[2] A. Sabalenka b. [13] E. Navarro 6-3 7-6(2)
Nulla da recriminare per Emma Navarro, alla sua prima semifinale allo US Open, sconfitta con lo score di 6-3 7-6 da una fantastica – come al solito – Aryna Sabalenka, che ha rischiato di combinarla grossa sul finale del secondo set, rimettendo in corsa l’avversaria, regolata poi nel tiebreak che ha consentito definitivamente alla numero due del mondo di approdare in finale, in attesa dell’esito della sfida tra Pegula e Muchova. La statunitense non ha sfigurato sulla diagonale di rovescio con Sabalenka, costretta ad utilizzare tutta l’energia a disposizione per sfiancare l’avversaria, a tratti ineccepibile.
Primo Set: Navarro mostra una smagliante condizione fisica, ma non basta contro la potenza di Sabalenka
Prova ad approcciare con coraggio Emma Navarro, sfruttando il buon dritto a disposizione, utile per muovere dalla comfort zone Sabalenka, che non si pone certo limiti negli spostamenti, picchiando in corsa la pallina e guadagnandosi subito il break iniziale. Nonostante il servizio perso, la statunitense conferma il coraggio intravisto, e con una risposta fulminea su un servizio non eccezionale della bielorussa, si presenta finalmente al match, ritornando on serve. La potenza di Sabalenka si fa sentire, ma non è da meno Navarro, che dopo un tentennante inizio, replica al rovescio della bielorussa con un bimane altrettanto più pesante, mediante un ottimo utilizzo degli arti inferiori, permettendo a Navarro di impattare con un timing ottimale. Come le grandi campionesse, Sabalenka, in un momento insolito di non-dominio, coglie al volo le lente seconde di servizio della giocatrice di casa, costretta a subire sequenze di risposte violente da parte dell’avversaria, che cinicamente, riottiene il break di vantaggio. Se la numero due del mondo impressiona sulla potenza che sprigiona dal piatto corde, è sublime la copertura del campo della statunitense, che si sposta lateralmente parando le pallate della bielorussa, costretta persino a cambiare strategia tattica nel corso dello scambio, optando talvolta per una palla corta fintata a regola d’arte. Navarro non compie alcun miracolo, e Sabalenka, tutt’altro che indisturbata, si porta avanti di un set, chiuso per 6-3.
Secondo Set: Sabalenka rischia di far capovolgere l’incontro. Il tie break, però, le assicura la finale allo US Open
Navarro disegna perfettamente il campo, trovando sempre più fiducia e approfittando di alcune palle “buttate via” da Sabalenka, tentata dalla ricerca ossessiva del vincente, a prescindere della posizione in cui si trova. Complicati i turni di servizio per la statunitense, messa costantemente sotto pressione da Sabalenka, la quale, non appena l’avversaria rallenta la battuta, è pronta a punirla con un vincente di velocità siderale, che non lascia scampo alla povera Navarro, ancora una volta in svantaggio di un break. Poco da recriminare fino a questo momento per la semifinalista americana, che sin dal primo punto ha mostrato una solidità da fondo campo, specialmente nel rovescio, che ha impensierito più volte la campionessa bielorussa, straripante senza confini. Aryna ha fretta di stringere la mano all’avversaria, che invece, aiutata dal pubblico, salva tre importantissime palle break, evitando il 2-5, e ad allungando ancora la semifinale. Una Sabalenka senza mezze misure tira a tutto braccio le risposte al servizio di Navarro, in un game destinato a diventare interlocutorio, prima di servire per chiudere l’incontro. La statunitense prova a rovinare i piani della numero due al mondo, riuscendoci alla grande, con una risposta fantastica che lascia di pietra Sabalenka. Tutto da rifare per la bielorussa, che potrebbe pentirsi amaramente del turno di risposta lasciato andare via con troppa sufficienza, e adesso deve reggere la grande pressione imposta non solo da Navarro, ma anche dal pubblico dell’Arthur Ashe, che si infiamma per portare la beniamina di casa al terzo set. La bielorussa non si disunisce e si assicura il tiebreak, nel quale, dopo i primi due preoccupanti punti, mette in campo la sua miglior versione, che annichilisce Navarro, stordita dai suoi violentissimi colpi, raggiungendo così la seconda finale consecutiva allo US Open. Bielorussa in attesa della sfida tra Pegula e Muchova.