“Le parole non possono descrivere la sensazione di essere là fuori a competere – e vincere la mia prima partita dopo un periodo così lungo – nello sport che amo. Grazie per tutto il vostro supporto e il vostro amore, significano il mondo per me“. Ha così commentato sui propri canali social la protagonista del nostro articolo.
Non disputava un incontro ufficiale dal 15 maggio, quasi cinque mesi dopo eccola di nuovo lì: nel suo palcoscenico prediletto, il campo da tennis. Simona Halep è tornata, quantomeno lo ha fatto ricalpestando il cemento di Hong Kong con una racchetta in mano e con esso riassaporando – nuovamente – quelle vibrazioni che il ritorno dopo una lunga pausa rende fisiologiche per una sportiva di tale calibro.
Il debutto nel WTA 125 situato nel Sudest della Cina, in un territorio che in passato è stato una colonia britannica, è stato positivo: vittoria in tre set, 6-2 4-6 6-4, contro l’australiana Arina Rodionova. La tennista rumena ha approcciato al torneo dichiarando di voler ritrovare ritmo competitivo e sicurezza agonistica nei propri mezzi per costruirsi di nuovo i mezzi necessari in grado di consentirle di tentare la scalata al vertice che per tanti anni è stata la sua confort zone.
Segnali, dunque, incoraggianti per la due volte campionessa Slam: in netto contrasto con il recente passato, dove lo sconforto prevaleva su tutto il resto e le dichiarazioni sul diverso trattamento del suo “caso” rispetto a quello più famoso del globo terraqueo tennistico la facevano da padrone. Ora il prossimo passo si chiama Anna Blinkova, ma l’aspetto più importante per Simona è che – finalmente – adesso si sia ritornati a parlare “solo” di tennis.
