Jannik Sinner batte per la prima volta in stagione Carlos Alcaraz, dopo una battaglia durata due ore e venti e conclusasi col punteggio di (5)6-7 6-3 6-3.
Dopo un inizio in cui lo spagnolo sembrava aver trovato soluzioni tattiche nuove per mettere in difficoltà l”ormai già grande rivale, l’inerzia del match ha piano piano cominciato a cambiare sponda, a favore di chi questa partita l’ha giocata meglio dall’inizio alla fine.
L’azzurro porta così a casa il montepremi da 6 milioni di dollari, riuscendo finalmente nell’impresa di battere Carlos Alcaraz dopo le tre sconfitte stagionali.
Il match
Risalito da 0-30 grazie a una serie di prime palle ai limiti della perfezione, Sinner chiarisce le intenzioni: è qui per vincere.
Nel gioco successivo aumenta la spinta in risposta, infila due dritti vincenti spettacolari e, sopra di tre quindici, conquista il break alla seconda chance.
Per l’azzurro, 15 prime su 17 nei primi 6 giochi.
Nonostante un Sinner quasi impeccabile, due brutti errori in uscita dal servizio lo costringono a concedere il controbreak. Alcaraz, molto arretrato in risposta, riesce a far partire e comandare lo scambio, sfruttando la momentanea minor lucidità dell’avversario.
Sopra cinque giochi a quattro, Sinner non riesce a concretizzare le occasioni per chiudere il set in risposta, dando, però, l’impressione di dover faticare meno del proprio avversario per conquistare ogni punto.
Forse l’eccessiva fiducia convince l’altoatesino a qualche dropshot di troppo, permettendo allo spagnolo di insinuare dubbi nel gioco del numero 1 al mondo. Ancora una volta, la prima palla corre in aiuto: tempo di tiebreak.
Lo spagnolo alza il livello, conquista un primo minibreak, ma l’azzurro risale in parità. Sotto 5-6, però, l’italiano non riesce a sfondare la granitica difesa del rivale, incappando in millimetrico gratuito che lo costringe a dichiarare la resa nel primo set.
Granitica è la difesa di Carlitos, ma la solidità mentale di Sinner non è certo da meno: parziale ripreso sulla scia delle ottime cose fatte nel set precedente, aggredendo lo spagnolo senza mai concedergli tempo di manovra e profondità. Così facendo, senza sbagliare nulla, l’altoatesino si porta nuovamente avanti di un break, in un game dove un errore della regia del torneo aveva costretto alla ripetizione del punto che avrebbe portato lo spagnolo sopra 40-15.
Uscendo da un game complicato in cui si era visto sotto 0-40 e a un passo dal 4 a 1, Alcaraz torna a mettere grande attenzione su ogni palla, conquistando a zero la parità e ribaltando l’inerzia di un set che sembrava finito. Nonostante il possibile contraccolpo mentale, Sinner conquista un’altra palla break, vedendosela annullare da un Alcaraz quasi eroico, meritevole degli applausi avversari dopo un punto spettacolare. Alla seconda occasione, però, lo spagnolo strappa col dritto: deve rincorrere nuovamente.
A subire il k.o. psicologico, ora, è proprio Alcaraz: comincia a sbagliare tanto, tantissimo, e si arrende al secondo break che sancisce la fine del set per sei giochi a tre.
Alcaraz, sconfitto in 14 degli ultimi 16 punti, deve ora provare a far fronte a ogni energia mentale rimanente, per restare aggrappato e non concedere una completa rottura.
Annulla la prima palla break del nuovo parziale, continuando a sperare in nuovo drastico ribaltamento d’inerzia. Serve, però, cominciare a sbagliare meno, per provare a insinuare nuovi dubbi in un Sinner che non sembra voler concedere alcuna opportunità.
L’equilibrio è ora sovrano: qualche errore in più per Sinner, comunque superiore a un Alcaraz in difficoltà dal punto di vista tattico, rispetto a un inizio di match in cui proprio i cambiamenti in risposta e su colpi ricchi di spin, avevano fatto la differenza.
L’ennesimo vuoto mentale, e tecnico, del fuoriclasse 2003, regala all’italiano due palle break: doppio fallo, e rottura fu.
Sull’onda dell’entusiasmo, Jannik non sbaglia più nulla, e Alcaraz non può che alzare bandiera bianca.