[4] T. Paul b. [3] G. Dimitrov 6-4 6-3
Quarto titolo in carriera, terzo della della stagione dopo Dalls e Queen’s, per Tommy Paul che ha ragione di un Grigor Dimitrov solo a tratti coraggioso negli scambi e che ha sofferto troppo sulla seconda di servizio, tra le ottime risposte dell’avversario soprattutto con il rovescio e qualche doppio fallo davvero poco opportuno. 6-4 6-3 in un’ora e 25 minuti il punteggio per Paul che con questo successo al BNP Paribas Nordic Open supera Dimitrov (di 35 punti) nella Corsa alle ATP Finals di Torino, soffiandogli la decima posizione. Davanti a lui Alex de Minaur, mentre l’ottavo posto di Andrey Rublev è a 495 punti.
Primo set – Dimitrov paga i (pochi ma “precisi”) doppi falli
Tommy sceglie di partire in battuta, un paio di incursioni a rete con tanto di tocco delicato per tenere il turno, compito che non riesce invece a Grigor, complici l’assenza della prima di servizio e un avversario aggressivo che poi consolida per il 3-0. Dimitrov trova la prima e muove il punteggio, si fa sentire in risposta ma, nonostante una brutta volée, Paul mantiene le distanze. Fa ancora male con la risposta, lo statunitense che è uno dei migliori ribattitori del Tour, anche se le due occasioni da sinistra di strappare ancora la battuta bulgara si scontrano con la maggiore solidità di Grisha.
Il momento è favorevole all’ex numero 3 del mondo che raccoglie abbastanza da guadagnare la palla del rientro, ma questa volta è suo l’errore non forzato – non forzato dall’avversario, ma dal tentativo di uscire con lo slice dalla diagonale sinistra. Si rimane nel game, puntazzo di Dimitrov che tira un vincente di dritto in corsa a chiudere un lungo scambio, sembra voler prendere il controllo del punto con il dritto ma torna subito timido e viene punito dal bimane lungolinea, colpo che funziona benissimo. Arriva la terza chance, il serve&volley viene punito e, dal possibile 5-1 è 4-3, servizio Bulgaria.
L’aggancio è momentaneamente mancato – pesante la seconda fallita sul 30 pari –, Tommy non chiude sul 5-3 per le ottime risposte di Dimitrov che tuttavia, di nuovo, non raggiunge l’altro: due doppi falli, altri due errori in palleggio e Paul, dominante negli scambi brevi, mette le mani sul set.
Secondo set – Paul solido al servizio e pericoloso in risposta
Boris Becker twitta che il giovane commentatore tedesco di SkySport si è dimenticato di lui quando ha ricordato i più noti vincitori del torneo – Boris è pure quello che, insieme a McEnroe, ha alzato più trofei, quattro. Nel frattempo, Dimitrov continua a faticare con la seconda battuta, poi l’errore monomane offre il 15-40, rimediato comandando il punto dietro alla prima e con una seconda al corpo per una volta efficace nell’annullare l’insidiosissima risposta di rovescio made in Usa.
Non l’annulla all’ottavo gioco, quando il bimane a uscire risulta imprendibile su un 15-40 figlio anche del quarto doppio fallo.
Nessun passo falso per Paul che chiude agevolmente con la battuta a “15” (terzo punto perso nel set), ampliando il divario nei punti fino a quattro colpi, 48-27, mentre il 9 su 25 di Dimitrov con la seconda racconta da sé buona parte della sfida.