Davanti a una folla di 12.500 persone che hanno intonato con grande entusiasmo la Marsigliese, si è concluso a Nimes, nella Francia meridionale, l’UTS Bastide Médical Nimes, il secondo evento stagionale del tour di “tennis alternativo” ideato da Patrick Mouratoglu che ha richiamato parecchi Top 20 nella città della Provenza.

Si è imposto il norvegese Casper Ruud in finale contro Tomas Machac per 12-13 16-14 15-14 15-11, impedendo al ceco di conquistare il secondo successo consecutivo dopo il trionfo nella tappa di Guadalajara.
Ma più che il fatto agonistico in sé, questo fine settimana ha fatto registrare la presenza di più di 20.000 persone nelle tre giornate, portando il tennis in una località nuova e in uno scenario da cartolina.




Il torneo esibizione infatti si è disputato nell’anfiteatro romano di Nimes, una struttura circolare risalente ad oltre 2000 anni fa che ha reso le partite di tennis simili alle battaglie tra gladiatori.
“Quando si pensa a ciò che è accaduto qui in passato, è difficile non sentirsi come un gladiatore – ha detto Ruud dopo la vittoria – […] Giocare in questo stadio è stata un’esperienza davvero bella. Ho avuto la fortuna di giocare su tutti i campi centrali dei Grandi Slam, ma devo dire che è stata una sensazione incredibile entrare qui e sentirsi come se si stesse giocando in un posto dove qualcuno ha combattuto per la propria vita 2000 anni fa, non credo che possa essere più storico di così”.
La prossima tappa dell’UTS si terrà per la prima volta in Asia, ad Hong Kong l’ottobre prossimo.