Il rapporto tra Iga Swiatek e Wimbledon non è mai stato idilliaco. Tra la tennista polacca e il torneo più prestigioso del tennis mondiale non è mai scattata la scintilla, se così si può dire. Il suo miglior risultato ai Championships restano i quarti di finale del 2023 dove è ucita per mano di Svitolina. In questi giorni sono circolate voci che mettevano in dubbio la partecipazione di Swiatek a Wimbledon, uscite dopo la sua sconfitta al Mutua Madrid Open. Queste speculazioni vedrebbero la cinque volte campionessa Slam saltare l’intera stagione su erba per concentrarsi sullo swing dei tornei nordamericani.
Tuttavia la nativa di Varsavia ha categoricamente negato queste affermazioni, ribadendo il suo impegno a partecipare a Wimbledon. Durante la conferenza stampa degli Internazionali d’Italia, Swiatek ha affrontato queste voci con i giornalisti, liquidandole come false e sottolineando la sua determinazione a competere sui campi in erba. “Ci sono così tante teorie in questo momento, direi soprattutto dei media polacchi, su di me, che non sono vere. Penso che vi piaccia scrivere articoli che attirino l’attenzione. Lo capisco. Fa parte del lavoro. Ma di sicuro non salterò Wimbledon. Voglio davvero imparare a giocare meglio sull’erba. Ogni anno è un’opportunità. Giocherò a Wimbledon, sicuramente, a meno che non mi infortuni”.
La volontà di Swiatek è quella di migliorare il suo gioco su una superficie che non le ha mai concesso sconti. Il suo record su erba recita 18-8 e dimostra la sua scarsa attitudine su questo tipo di campi veloci; inoltre non ha mai vinto un torneo su erba in carriera, con il suo miglior piazzamento che resta la semifinale a Bad Homburg del 2023 – dove si ritirò prima di giocare.
Sebbene Swiatek abbia mostrato una notevole costanza nel raggiungere le fasi finali dei tornei a cui partecipa, non ha ancora conquistato un titolo quest’anno. La polacca attribuisce parte delle colpe al suo perfezionismo, riconoscendo la necessità di bilanciare le alte aspettative su di lei con le performance sul campo. Che sia la volta buona per lei di una stagione all’altezza del suo curriculum anche sui prati verdi?