Alexander Zverev è stato eliminato da Lorenzo Musetti nei quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia: il campione in carica, nel corso della conferenza stampa post-partita, ha pesantemente criticato le condizioni di gioco, soffermandosi in particolare sulle palline, giudicate da lui troppo “pesanti”.
“Le palle erano un disastro, veramente troppo grandi. È da tre o quattro anni che ne parliamo, ma il problema persiste. Giochiamo con certe palle a Montecarlo, Madrid, Monaco, poi arriviamo a Roma e cambia tutto. Qui sono enormi, difficili da spingere, difficili da mandare fuori dalla racchetta. Per chi, come me, cerca punti rapidi col servizio e con colpi aggressivi, non è semplice“, ha dichiarato Sascha, probabilmente influenzato dall’adrenalina di una sconfitta molto dolorosa.
Il tedesco, non esattamente – per utilizzare un eufemismo – il tennista più offensivo del circuito, ha poi in qualche modo lanciato una frecciatina a Lorenzo Musetti, probabilmente infastidito dalla terza sconfitta consecutiva con il talento di Carrara. La stretta di mano l’abbiamo vista tutti e non era esattamente affettuosa: “Lui gioca tutte le volte in maniera simile quando gioca sulla terra: si difende bene e dipende dall’errore dell’avversario”, ha detto il n. 2 del mondo (ma da lunedì sarà n. 3).
Zverev che accusa un avversario di “aspettare solamente l’errore dell’avversario” e dopo questa – forse – le abbiamo sentite tutte. Non è stata una settimana facile per il campione in carica, che aveva cominciato uno dei suoi tornei preferiti con l’ottimismo, l’orgoglio e l’autostima del numero 2: “Sì, sono felice sia tornato Jannik, almeno da adesso in poi avrò meno pressione addosso, non è facile essere la testa di serie numero 1, mi sono sentito circondato”, e viva l’ambizione. E poi, ancora, dopo la vittoria all’esordio con Camilo Ugo Carabelli un giornalista aveva trovato il coraggio di chiedere a Zverev se fosse (addirittura!) soddisfatto della sua prestazione, considerando le difficoltà dei primi 1000 della stagione. Non l’avesse mai fatto: “Ho appena vinto un torneo a Monaco…” battendo al massimo il numero 15 Shelton, non esattamente un terraiolo, aggiungiamo noi, “…questa è una domanda davvero stupida”.
Senza dimenticare le lamentele di Madrid nei confronti del nuovo Live Electronic Live Calling, con tanto di fotografia: c’è chi dice che Zverev – anche in quel caso – abbia fatto il solito Zverev, inventandosi un segno farlocco. In ogni caso, al turno successivo, era arrivata una sconfitta netta con Cerundolo. Non proprio il miglior modo per presentarsi a Parigi, dove difende la finale del 2024.