Probabilmente, per Francesco Passaro, queste sono le settimane più belle dell’anno: non smette mai di vincere. Battuto il connazionale, e amico, Luciano Darderi 7-6(3) 6-4, qualificandosi ai quarti di finale del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, il perugino affronterà la testa di serie numero 7 Bu Yunchaokete. Vincitore del titolo nel 2024, Passaro arrivava a maggio non con poca pressione: tanti punti da difendere, un sorteggio non favorevole a Roma, i tanti problemi fisici del 2025…E invece, ancora una volta, si dimostra capace di incredibile resilienza, non smettendo di vincere. Al termine del match ha parlato in conferenza stampa: queste le sue parole.
Roman Bongiorno, Ubitennis: Mi racconti cosa ti succede in queste due settimane? È una questione mentale, con un ambiente che ti carica particolarmente, o è la terra di Roma e Torino che ti piace particolarmente?
Francesco Passaro: “Sicuramente sono due tornei importanti, due tornei che si giocano in Italia e forse riesco a dare quel qualcosa in più. Essendo a un livello più alto riesco a esprimermi meglio. Poi ovviamente le condizioni a Roma e Torino mi piacciono molto, anche giocando un po’ più spensierato con giocatori di ranking più alto di me“.
Roman Bongiorno, Ubitennis: Poi l’anno scorso hai faticato un po’ di più nei mesi successivi, fra erba e cemento. Quest’anno arriverai a Genova contento se…?
Francesco Passaro: “L’anno scorso ho avuto un piccolo infortunio che mi ha tenuto fuori un mese e mezzo fra tutto, quindi sicuramente l’obiettivo principale è stare bene fisicamente, cercare di giocare con continuità. Anche quest’anno sono partito con qualche acciacco. Il livello ce l’ho, come ho ben espresso più di una volta, e ne sono consapevole. Voglio giocare con continuità nel circuito maggiore, questo tipo di partite mi fanno bene, sono esperienze da mettere nel mio bagaglio“.
Roman Bongiorno, Ubitennis: Non so se hai avuto modo di conoscere la storia del tuo avversario di ieri. Quanto il tennis influisce sulla sua vita privata? Come hai affrontato i momenti difficili che hai avuto?
Francesco Passaro: “Essendo il mio lavoro non è semplice scindere i momenti difficili in campo dalla vita privata. È importante avere accanto a te una persona, un team, una famiglia che ti sappia stare vicino in determinati momenti. Una delle cose più importanti è aprirsi, provando ad affrontare il problema e a non lasciare che questo si ingrandisca ancora di più. Ci sono passato anche io, l’anno scorso prima di Roma: sono riuscito a venirne fuori aprendomi col mio team, cercando di affrontare il problema a viso aperto e non negando la sua esistenza. Poi ovviamente se uno non sta bene e non è sereno non riesce a esprimermi al meglio neanche in campo“.
Roman Bongiorno, Ubitennis: Hai avuto modo di vedere Sinner e Musetti in questi giorni?
Francesco Passaro: “Sinner no, ma ieri ho visto Muso e… che dire. Un anno fa l’ho battuto! Ora diciamo che sta dove merita di essere. In primis è un ragazzo d’oro e credo che questo conti tanto. Poi ha un talento e una grinta che ora sta riuscendo a esprimere con più continuità. Si è meritato la top 10 ed è andato a prendersela con le mani e con i denti, facendo un po’ a schiaffi con gli altri: anche gli altri ragazzi che sono lì e lottano per quelle posizioni non sono scarsi. Ha fatto di tutto e sta facendo cose incredibili“.
Roman Bongiorno, Ubitennis: Aver battuto un giocatore così solo un anno fa, non ti fa sentire di meritare qualcosa in più? Dove senti di poter arrivare? A volte ci dimentichiamo che sei comunque giovanissimo, sei 2001, hai la stessa età di Sinner
Francesco Passaro: “Non voglio pormi limiti a livello di ranking. Il mio obiettivo primario è quello di stare bene e cercare di giocare con continuità e sto cercando di migliorare anche a livello di atteggiamento, cercando di essere più continuo nell’arco di tutto l’anno. Dovrò giocare partite di livello più alto che mi aiuteranno a crescere ancora di più e a maturare anche come ragazzo“.
D. Hai altre passioni oltre al tennis? Cosa fai per rilassarti nel tempo libero?
Francesco Passaro: “Ma si, ho più passioni: una è sicuramente l’Inter! Anche se qua siamo in territorio nemico… Rilassarmi con una squadra pazza come loro non è facile. Cerco di passare il tempo con le persone a me care, facendo le cose più semplici. Mi serve cercare di non pensare sempre al tennis, staccare un po’ la spina fa bene. Ogni tanto qualche mangiata… Mi piace mangiare!“.