[1] J. Sinner b. R. Gasquet 6-3 6-0 6-4
Jannik Sinner si qualifica al terzo turno del Roland Garros dopo aver sconfitto Richard Gasquet (38 anni, numero 166 del ranking mondiale) con il punteggio di 6-3 6-0 6-4 in un’ora e 57 minuti di gioco. Si conclude così, sul palcoscenico più prestigioso e contro l’avversario più importante, la carriera monumentale – durata oltre 20 anni – dell’ex ragazzino prodigio del tennis francese. La partita, di fatto, non è mai cominciata e, dopo un primo set contrassegnato dal cuore di Richard e dalle fotografie del rovescio più stiloso del 20esimo secolo, il numero 1 ha preso tranquillamente il controllo degli scambi e del punteggio, approfittando dell’affanno atletico dell’avversario, ormai ad un passo dai 39 anni. Nel terzo parziale Richard ha messo in campo tutto quello che aveva ed è riuscito a lottare e a dare spettacolo, salutando il tennis con le ultime – meravigliose – chicche della carriera. Il torneo di Sinner, tra un paio di giorni, inizierà ad entrare davvero nel vivo: al terzo turno, infatti, se la vedrà con il numero 34 Jiri Lehecka, che nella mattinata di Parigi ha sconfitto in quattro set Alejandro Davidovich Fokina.
Il numero 1 del mondo, grazie alla vittoria, di oggi, diventa il primo giocatore nell’Era Open a vincere tutte le sue prime 18 partite negli Slam contro giocatori di casa: 4-0 all’Australian Open con giocatori australiani, 7-0 al Roland Garros con i francesi e 7-0 allo US Open con tennisti americani.
Primo set: il cuore di Gasquet non basta, Sinner annulla tre palle break e chiude
Il pubblico delle grandi occasioni accoglie sul Philippe Chatrier il numero 1 del mondo e il grande idolo di casa, all’ultimo torneo (e quindi potenzialmente all’ultimo match) della carriera: Gasquet lascia subito andare il rovescio più bello degli ultimi 20 anni di tennis ma Sinner prova a strappare il punteggio, portandosi rapidamente sul 4-1, 15-40. Il francese difende il turno di battuta, reagisce con un parziale di 7 punti a 1 e riesce a piazzare qualche granello di polvere negli ingranaggi del tre volte campione slam. Jannik supera le prime difficoltà della partita, vola sul 5 a 2, ma, nel nono game, chiamato servire per chiudere il parziale (5-3), commette qualche sbavatura di troppo, perde improvvisamente le misure con il rovescio, regala ossigeno agonistico all’avversario ma riesce a riprendersi, annullando tre palle break (di cui due consecutive) e vincendo il set per 6-3 dopo 40 minuti di gioco. Per lui 10 vincenti, altrettanti errori gratuiti e un’ottima percentuale di prime palle in campo (76%): il kick carico funziona e allontana Gasquet dalla riga di fondo.
Secondo set: Gasquet è già in affanno, Jannik domina
Il serbatoio delle gambe di Gasquet sembra già entrato nella fase della riserva e Sinner prende rapidamente il controllo degli scambi e del punteggio: gli scatti del francese diventano sempre più faticosi, la palla si allontana, Jannik si tranquillizza, mette a segno il break in apertura e domina per 6-0 in meno di mezz’ora di gioco, concedendo le briciole a un avversario visibilmente in affanno.
Terzo set: Gasquet si inventa le ultime chicche della carriera, Sinner vince la partita
Il francese, dopo aver difeso il primo turno di battuta da 0-30, riesce finalmente a scuotersi e a recuperare le energie giuste: Gasquet trova la forza per dare spettacolo, conduce il punteggio, attacca in controtempo e si gode l’ultimo set della carriera. Sul 4 pari, però, Jannik decide che è arrivato il momento di chiudere, cambia passo, gioca un game ordinato e porta a casa il break decisivo al termine di uno scambio molto intenso, per poi vincere, qualche minuto dopo, per 6-3 6-0 6-4 in poco meno di due ore di gioco.