[1] J. Sinner b. J. Lehecka 6-0 6-1 6-2

Jannik Sinner vince, anzi, stravince contro Jiri Lehecka con il punteggio di 6-0 6-1 6-2. Un risultato e una partita che ricorda il 6-0 6-1 rifilato a Casper Ruud ai quarti di finale degli internazionali di Roma di quest’anno.
Stavolta si parla di Slam, ma per Sinner non fa differenza. Jannik è un rullo compressore e smonta man mano la comunque flebile speranza che Lehecka conservava per questa gara. Appena tre game per il ceco, che lascia così dopo aver battuto Jordan Thompson e Alejandro Davidovich Fokina.
Primo set: Sinner di un’altra categoria, Lehecka non racimola game
(di Andrea Binotto)
Sul Suzanne Lenglen Sinner incastona subito quattro prime nel gioco inaugurale. Tenuto il servizio a 0, il numero uno al mondo mette pressione in risposta a Lehecka. Il ceco è spesso costretto a forzare, commette un doppio fallo e lascia più volte nelle mani dell’azzurro il pallino dello scambio. Arriva quindi il break immediato da parte del 23enne azzurro, che senza perdere punti in battuta allunga sul 3-0 a suon di schemi vincenti.
Non sbaglia una palla il tre volte campione Slam. Trova sempre molta profondità con traiettorie che obbligano l’avversario ad accorciare. E infatti presto arriva il secondo break, sigillato con una risposta vincente fulminea atterrata nei pressi della riga di fondocampo. Ci prova il numero 34 ATP a entrare in partita. Nel quinto gioco arriva a palla break spingendo bene con il dritto, ma Sinner torna a essere impeccabile in battuta. Tre prime una dietro l’altra e il 5-0 è cosa fatta. Molto simile alla versione messa in mostra contro Casper Ruud a Roma, Jannik imprime un ritmo forsennato allo scambio, anche quando è in difesa. Lehecka non sa come risolvere la questione e con l’ennesimo break subito cede il parziale 6-0 dopo solamente ventidue minuti.
Secondo set: solo un game di consolazione per Jiri
(in collaborazione con Andrea Binotto)
Gli scambi si allungano in apertura di seconda frazione. Ma il risultato non cambia. È quasi sempre il finalista di Roma a portarsi a casa il punto. Sinner sembra aver alzato ancor di più il livello del suo tennis. Torna a procurarsi chance in risposta e alla terza opportunità concretizza per poi salire senza alcun problema sul 3-0. Jiri è ancora a bocca asciutta. L’unico modo per il ceco per fare i punti è con gli ace, ma quando non arrivano ci sono i break, uno dopo l’altro, con il 4-0 per Sinner. Dopo 55 minuti, il Suzanne-Lenglen dedica un’ovazione a Lehecka che per la prima volta mette a referto un game, il momentaneo 5-1 prima del set chiuso in 33 minuti per Sinner che non si discosta tanto dalla prestazione fatta nel primo set.
Terzo set: Jannik completa l’opera
Se qualcuno poteva pensare che il game vinto da Lehecka avrebbe dato fiducia al ceco, si sbagliava di grosso. Infatti in apertura di terzo set Sinner mette a referto l’ennesimo break, tra l’altro a zero, con il punto numero tredici di fila a servizio per l’altoatesino. Al 70esimo minuto arriva il secondo game di Lehecka, sempre a servizio, Sinner continua a spingere, Jiri cambia approccio e cerca di andare più a rete, mossa che premia quantomeno con un game. Tutto ciò però dura poco poiché sul 4-2 arriva ancora un altro break, permettendo così a Sinner di servire per il match dove chiude a “15” e trionfa.