Dopo il successo contro Jasmine Paolini con tanto di match point annullati, Elina Svitolina si è fermata contro Iga Swiatek, che ha allungato a 26 la sua striscia di vittorie consecutive al Roland Garros. Nonostante la sconfitta, Elina valuta il torneo “buono, soprattutto considerando che non mi sentivo molto bene prima dell’inizio. Mi ero ammalata un po’, quindi sono arrivata con aspettative basse. Giocare un quarto di finale, fare belle partite, lottare tanto… ci sono sicuramente molte cose positive da portare via da questo torneo”. Via alle domande.
D. Abbiamo visto che c’era molto vento sul campo centrale. Quanto ti ha disturbato oggi?
“Ovviamente è stato difficile, ma lo era per entrambe le giocatrici. Mi è sembrato che da un lato fosse più complicato giocare rispetto all’altro, e abbiamo dovuto gestire questa situazione. Iga ha giocato bene nel primo set, chiudendolo 6-1, e ha gestito meglio le condizioni nel primo rispetto a me. Poi ho cercato di concentrarmi completamente su come giocare a favore e a sfavore di vento. Giocare contro Iga qui non è facile di per sé.”
D. Cosa ti porti da questa partita? Perché è molto difficile giocare contro Iga, ma nel secondo set le sei rimasta attaccata e lei è probabilmente la miglior giocatrice sulla terra battuta. A livello personale, quale aspetto positivo trai da una partita come questa in cui sei stata vicina per più di un set?
“Tanti aspetti positivi per me, non solo da questa partita, ma in generale da tutto il torneo. La stagione su terra è stata molto buona. Ho giocato bene contro tipi di giocatrici diversi e ho vinto molte partite. Non importa su quale superficie, giocare contro Iga rappresenta una grande sfida. Devi giocare il tuo miglior tennis contro di lei, in particolare qui, dal primo all’ultimo punto per batterla. Come ho detto, sono contenta di riuscire a mettere alla prova le migliori giocatrici, ed è per questo che mi alleno: per trovare un modo per batterle, per tornare in top 10. Questo è il mio obiettivo, e sto lavorando sodo per raggiungerlo.”
D. Dopo questa partita, cosa puoi dire del gioco di Iga? Nelle settimane precedenti aveva avuto delle difficoltà, ma ora sembra aver ritrovato fiducia. Come valuti il suo gioco dopo averla affrontata oggi?
“Penso che stia giocando bene. Negli ultimi match tra noi, ha giocato molto bene, anche nella partita che abbiamo fatto a Miami, due set duri. Oggi non ho giocato bene nel primo set, ma poi nel secondo il livello è salito. Mi sembra che stia colpendo bene. È difficile dirlo con certezza, perché non guardo tutte le sue partite, ma contro di me gioca davvero bene.”
D. Hai detto di aver avuto un’ottima stagione su terra e vinto tante partite, con grande costanza. Quanto ti senti vicina all’obiettivo di tornare in top 10 e lottare per i titoli più importanti?
“Mi sento piuttosto vicina. Anche in termini di classifica, non sono così lontana. E anche a livello di gioco mi sento costante e solida. Per essere in top 10 devi essere costante settimana dopo settimana. Ci sono momenti difficili e partite complicate, ma è importante anche sapersi riprendere in fretta e ritrovare una buona forma. Vinco molti match, sto giocando bene contro le migliori. Non sono lontana, ma devo ancora lavorare su alcuni aspetti per mantenere questo livello. Devo trovare quel qualcosa in più per superare il muro dei quarti di finale, arrivare in semifinale e poi in finale. Per farlo devi perfezionare il tuo gioco.”
D. In semifinale vedremo Iga Swiatek contro Aryna Sabalenka. Cosa ne pensi? Chi sarà la favorita?
“È difficile dirlo. Sono entrambe giocatrici di altissimo livello. Stanno giocando molto bene in questo torneo, e si sono affrontate molte volte in passato. Penso che sia un 50-50, ma Iga ha vinto qui più volte. Sembra essere tornata in grande forma, penso che lei abbia un piccolo vantaggio su questo campo, visto quanto ci ha vinto. È molto in fiducia qui.”
D. Hai appena parlato dell’obiettivo top 10. È quello il traguardo finale per te, o c’è qualcosa di più? Ora sei molto vicina, al numero 13.
“No, non è il traguardo finale. L’obiettivo finale è vincere uno Slam, arrivare in cima alla classifica WTA. Ma cerco di fare un passo alla volta, con calma. Per me è importante anche sedermi ogni tanto e capire quanto ho fatto, quanto ho lavorato. Rientrare dopo la gravidanza non è facile, quindi a volte voglio solo rilassarmi un attimo, darmi una pacca sulla spalla e dire, ‘ok, sei in una buona posizione, stai facendo bene’. Non ci sono molte persone a esserci riuscite e io sono sulla buona strada. Quindi continuo a lavorare, continuo a fare quello che so fare, e le cose buone arriveranno. Sento di avere buone possibilità di giocare bene, di lottare per i titoli contro le migliori, altrimenti non sarei qui a competere, ma sarei a casa a godermi la pensione.”
D. Voglio restare sul tema del rientro. Sembra che tu abbia cambiato approccio in campo: sei molto più aggressiva e coraggiosa nei colpi. Cosa è cambiato in te, e com’è cambiato il tennis femminile? Ti ha spinto a diventare più offensiva? Perché sembra che tu stia giocando il miglior tennis della tua vita, ma la classifica ancora non lo riflette. Puoi parlare del livello attuale e di eventuali cambiamenti nel tuo gioco?
“Sento che il tennis è migliorato molto in termini di potenza. Ma non solo. Ora le giocatrici si prendono più rischi. Prima era più simile a una partita a scacchi, si costruivano di più i punti. Ora gli scambi sono più brevi, più veloci. I servizi sono più potenti. Devi trovare subito il modo di aprire il campo o di chiudere lo scambio. Sì, bisogna prendersi più rischi. Dopo la gravidanza, per me era importante ritrovare quella potenza in più dentro di me, e ho cercato di costruire il mio gioco attorno a questo. Sento che il mio servizio è molto migliorato, anche in velocità. E mi sto concentrando su questi piccoli dettagli che possono aiutarmi a tornare tra le prime 10.”
D. Hai appena parlato del tuo ritorno. Ti piacerebbe giocare più a lungo di Gael? Lui ha già 38 anni. Proverai a superarlo in longevità? E tornando alla partita di oggi: nel secondo set hai creduto di poter fare lo stesso tipo di rimonta che hai fatto contro Jasmine?
“Per la prima domanda, no, non vorrei giocare così a lungo, perché voglio avere altri figli. Voglio una pensione felice e non giocare così tanto (ride), anche perché sono nel tour da tantissimi anni. A volte può essere difficile, solitario, e ci sono momenti complicati. Ho tante cose fuori dal tennis. Quindi per me va bene fermarmi prima dell’età che ha ora Gael. E riguardo alla partita di oggi… no, non ho davvero pensato alla rimonta. Ho cercato di concentrarmi punto per punto. Ovviamente dovevo credere di poter vincere il secondo set, perché era equilibrato, eravamo 5 pari. Iga non ti regala niente, devi guadagnarti ogni punto con grande fatica.”
