“Non c’è molto da dire. Qui il gioco è molto semplice. Si tratta solo di servire bene e di rispondere meglio. In queste condizioni non c’è molto tennis”. Sono le parole di Andrey Rublev, intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla sconfitta contro Taylor Fritz nel match valido per l’accesso alla semifinale del Masters 1000 di Toronto. Al Sobeys Stadium, il russo si è arreso 6-3 7-6(4) dopo un’ora e 21 minuti di gioco. Uno score che segue il successo su Alejandro Davidovich Fokina, deciso dal ritiro dello spagnolo al terzo set e che si aggiunge all’altra eliminazione della tourné USA, che ha visto Rublev arrendersi a Learner Tien all’esordio di Washington. L’ex numero 5 al mondo è ora atteso sul cemento di Cincinnati, dove potrebbe ritrovare lo stesso Tien, impegnato a sua volta contro il primo qualificato al tabellone principale.
Rublev: “Fritz ha servito in modo incredibile”
Queste le parole del numero 10 ATP: “Taylor ha servito in modo incredibile e ha messo in campo ottime risposte. Al termine del secondo set ho giocato un brutto game sul 4-4. E lo stesso ha fatto lui. Così come quando stavo servendo e lui mi ha distrutto, perché era super concentrato. Quando l’ho brekkato, lui non ha giocato al meglio ed ero io quello super concentrato e così sono riuscito a fargli il break. Il tie-break è stato sfortunato. Mi mancavano tre dritti, ma non ho potuto fare di più. Lui è uno dei migliori giocatori al mondo. Ottiene sempre ottimi risultati come la semifinale di Wimbledon, dove ha giocato una grande partita contro Alcaraz. E anche a Washington è arrivato in semifinale (dove si è arreso a Davidovich Fokina, ndr). Gioca a un ottimo livello”.
Rublev: “Superficie troppo veloce, ma vale per tutti”
“Qui non ci sono le condizioni per giocare a tennis. In generale Fritz ha comunque giocato a un livello incredibile. Sta giocando contro i top e ne sta eliminando la maggior parte. Come affronterò il resto della stagione? Io mi sento sempre meglio. Penso di essere sulla buona strada. Devo solo continuare a fare lo stesso”. Rublev è poi tornato a criticare le condizioni di gioco sul cemento di Toronto: “La superficie è troppo veloce. Ma questo vale per tutti. Giochiamo tutti nelle stesse condizioni. La mia forza mentale? È molto importante. Questo è il passo successivo che serve per diventare un giocatore migliore, quindi ovviamente è importante”, ha concluso il russo.
(di Enrico Picone)