Come spesso gli accade, Carlos Alcaraz ha ottenuto una vittoria a suon di colpi spettacolari, ma senza far mancare cali importanti nel corso del match. Per essere appena tornato dopo 3 settimane di pausa, comunque, non è un inizio così pessimo. L’avversario del suo match d’esordio è stato il bosniaco Damir Dzumhur, sconfitto per 6-1 2-6 6-3.
Intervistato da Tennis Channel, in merito alla sua prestazione lo stesso Alcaraz ha ammesso: “Devo migliorare, ho iniziato molto bene la partita, ma qui se ti distrai mentalmente tutto diventa più complicato”. In una giornata in cui ci sono difficoltà e il livello non rispecchia le reali capacità del giocatore, è facile notare come Carlos non ceda mai e cerchi sempre di credere in se stesso. “Durante gli allenamenti, parliamo dell’importanza di essere completamente concentrati e di pensare in modo positivo in ogni momento. Se le cose non vanno bene, penso che devo continuare a fare quello che sto facendo, perché alla fine migliorerò e le cose andranno nella direzione giusta. So che alla fine queste cose funzioneranno”.
Proprio come hanno funzionato nella stagione sulla terra battuta, il cui apice è stato la finale del Roland Garros vinta contro Jannik Sinner. Quei mesi appena passati sono stati “il meglio dell’anno fino a ora, senza alcun dubbio”. Di certo sono risultati che danno grande fiducia al più giovane numero 1 ATP della storia, che cerca di ritrovare l’apice del ranking dopo una seconda metà di stagione non troppo brillante nel 2024. “Ho passato tre settimane a casa, riflettendo su questi mesi. So che il mio tennis c’è, e cercherò di metterlo in campo in questo swing americano“.
Una pausa di riflessione e relax indispensabile per Alcaraz per concentrarsi sugli obiettivi futuri e su come raggiungerli: “Nel tennis a volte è molto difficile prendersi del tempo per riflettere. Si gioca torneo dopo torneo, settimana dopo settimana, e bisogna essere concentrati ogni settimana, è difficile pensare a tutto questo. Ho bisogno di passare del tempo con i miei cari, a casa, senza fare nulla. Per me è necessario per poter tornare più motivato e affamato. Dopo Wimbledon mi sono preso una settimana di riposo completo, sono andato nel sud della Spagna e poi sono stato due settimane a casa. A volte pensavo: ‘Cosa devo fare?’ È una cosa a cui non ci si abitua.”
Il torneo è ancora lungo, la possibilità di perdere è sempre dietro l’angolo, ma lo spagnolo sa che non può permettersi passi falsi per avvicinarsi a Sinner in classifica. “Vorrei continuare a giocare in modo molto aggressivo. Le condizioni sono molto veloci, quindi se sei in grado di attaccare presto, tutto diventa molto più facile. Vorrei far faticare miei avversari, e continuare a sentirmi meglio. Questo torneo è fantastico, la gente è straordinaria, vorrei giocare più partite qui e continuare a sentirmi meglio giorno dopo giorno”.