[3] I. Swiatek b. [7] J. Paolini 7-5 6-4

Iga Swiatek onora un pronostico che la vede nettamente favorita e vince in due set, confermando che la svolta di Wimbledon ci ha restituito la grande campionessa che aveva dominato il ranking fino a un anno prima, ma nell’applauso finale non può non essere accomunata anche Jasmine Paolini, autrice di un torneo brillante e condotto con assoluta intelligenza e perspicacia. Anche oggi come in qualsiasi match della settimana, Jas ha contrastato con lucidità la campionessa polacca, che ha alternato momenti scintillanti ad altri ugualmente al fulmicotone ma frenetici e zeppi di errori. Di questi la prima causa, ne siamo convinti, è l’azione di Paolini, sempre presente a sé stessa, spesso perfetta nelle scelte e coraggiosa nei momenti opportuni.
Swiatek, dopo la partenza pessima, ha preso a comandare dall’inizio alla fine ma ha dovuto pagare pegno alla laboriosità della nostra rappresentante, che con un po’ di fortuna in più avrebbe potuto almeno forzare il primo set al tie-break. Non è andata così e Iga ha meritato il titolo, suo per la prima volta e che le consente di tornare al numero due del ranking, confermandola tra le favorite dell’ultimo slam della stagione. Paolini forse non sarà tra le prime favorite, ma la caparbietà con cui ancora una volta ha smentito chi parlava di declino, di anno irripetibile, ci fa pensare che chiunque la troverà dall’altra parte della rete dovrà giocare molto bene per non correre rischi. A Iga la coppa, a Jas, che torna al numero otto del ranking, un grazie e un arrivederci alla prossima sfida.
Primo set: Swiatek parte male, poi è un ciclone e vince 7-5
Servono cinque palle-game a Paolini, di cui tre consecutive, per aggiudicarsi il game iniziale al servizio; la battuta per ora aiuta poco e Swiatek si conferma ineguagliabile nel togliere il tempo alla rivale con la risposta. Iga vuole tenere alto il ritmo da subito ma ogni tanto la fretta la consiglia male e Jasmine si fa trovare pronta per approfittare delle disattenzioni altrui: trova una prima palla-break con una splendida risposta di dritto lungolinea e completa l’impresa che la porta sul 2-0 alla seconda occasione.
Jasmine tiene botta in maniera ammirevole e con la sua condotta sin lì impeccabile amplifica la partenza ricca di imprecisioni della testa di serie numero tre del ranking e nel game che la porta sul 3-0 dopo quindici minuti c’è anche un dritto inside in davvero perentorio. La quattro volte campionessa di Parigi raggiunge l’1-3 esplodendo finalmente una combinazione di rovesci impressionanti ma c’è anche un doppio errore; l’azzurra in risposta da destra spinge sul rovescio dell’atleta polacca e la sollecita sul drive con sviluppi interessanti ma nel frattempo Iga sta prendendo confidenza e toglie il fiato alla nostra portacolori, che concede due palle-break nel quinto game e restituisce il vantaggio accumulato con uno smash oltre la riga di fondo.
Swiatek sembra aver raggiunto la temperatura ideale e, come se non bastasse, cresce in efficacia anche in battuta; l’atteggiamento è quello di chi vuole chiudere gli scambi con tre colpi al massimo e ora per Paolini tenere la profondità è questione tennisticamente vitale. Swiatek è padrona assoluta della fase centrale del set e con un parziale di 12-3 si porta sul 4-3 con un break di vantaggio.
La ragazza toscana riesce a pungere ancora sul dritto la rivale con la risposta ma Swiatek serve con le palle nuove e fa la differenza con due ace e un servizio vincente; anche Jasmine ottiene qualcosina in più dal colpo di inizio gioco ed è brava a cambiare campo sul 4-5, sempre con un break da recuperare.
Jas ingaggia una lotta strenua che le consente di annullare una palla-set alla rivale con lo schiaffo al volo; non solo, un doppio errore di Iga le offre la palla del 5-5. L’opportunità sfuma ma la pressione di Jasmine entra nella testa di Swiatek che subisce il pressing dell’azzurra in profondità e cede il servizio alla seconda chance. Qui dimostra di essere fatta di ferro e si rifà immediatamente, tornando a servire per il set sul 6-5; Jas è bravissima a spingere l’augusta rivale a dare il meglio nel forcing e l’impegno le costa qualche errore forse evitabile ma anche comprensibile e Swiatek chiude 7-5 in 56 minuti.
Secondo set: Swiatek continua a spingere con veemenza e chiude al decimo game
Per Swiatek perfetto equilibrio errori non forzati/colpi vincenti, 19 e 19, mentre Paolini si ferma a un discreto 65% di prime palle in campo. Forse servirebbe l’80% con una avversaria del genere perché Iga non si concede la pausa di chi vince un set piuttosto lottato e pone la battuta di Jas sotto assedio già nel game di apertura, pescando il break.
L’atleta di Varsavia non vuole far ragionare Paolini e ne teme l’incisività in risposta, di nuovo però la fretta la tradisce e alcune imprecisioni in manovra agevolano l’azione vincente di Jas con il rovescio; Iga impressiona per il gioco di gambe e per la cadenza che può imporre, ma a tratti è anche disordinata e Paolini ne trae il massimo profitto, trovando immediatamente il contro-break. Per la testa di serie numero tre c’è ancora qualche scelta sbagliata, come quando si intestardisce a coprire con il dritto palline estremamente basse, ma purtroppo per Paolini la prima battuta sta regredendo e per Iga riprendere a spingere da posizione avanzata è un invito a banchetto: c’è un nuovo break e per la favorita della vigilia al cambio di campo il tabellone dice 3-2 e palla in mano.
Sembra il momento della fuga definitiva e l’efficacia del servizio di Swiatek lo lascia credere ma Jas disputa un sesto game outrageous, come dirà poi il led wall: annulla la palla del 2-4 e sulla palla-break esce vincente dallo scambio più elettrizzante della serata, ribaltando il pressing feroce della rivale e chiudendo con un passante di dritto in corsa straordinario. La corsa a braccia alzate di Paolini dopo il colpo vincente ci ricorda l’esultanza di Jimmy Connors dopo il passante di rovescio a Paul Haarhuis in quello che forse è il punto più famoso della storia dello US Open. Momento mirabile che però costa qualcosa in termini fisici e mentali, perché Swiatek bussa ancora con veemenza e ritrova il vantaggio di un break per il 4-3 che di nuovo la candida a lepre del set.
Forse l’andamento del set mette stress anche a Iga, che esordisce nell’ottavo game con un doppio fallo; Jasmine lo avverte e si spinge con coraggio fino al 15-40 ma questa volta la campionessa polacca ritorna con il medagliere ben lucidato e ribalta il punteggio, assicurandosi il diritto di servire per il trofeo sul 5-4. Per Jasmine c’è ancora lo spazio per uno scambio a campo aperto condotto al meglio, ma Iga non cede nient’altro e chiude con un ace.