(in collaborazione con Michelangelo Sottili)
Esordio sul velluto per la campionessa del 2021 Emma Raducanu, che batte la n. 65 WTA Ena Shibahara per 6-1 6-2 in sessantadue minuti. Emma non vinceva un match allo US Open dalla clamorosa finale di quattro anni fa e ora attende la vincente tra Veronika Kudermetova e la qualificata Janice Tjen. Si gira malamente la caviglia destra di Nuria Parrizas Diaz dopo aver risposto al servizio di Polina Kudermetova sul 2 pari 15-40. MTO immediato con la fisio che le fascia la caviglia gonfia mentre Polina si mantiene calda provando qualche battuta. Nuria torna in campo con le lacrime agli occhi, perde un paio di punti e poi si ritira. Al secondo turno, Kudermetova troverà la vincente tra la n. 1 del mondo Aryna Sabalenka e Rebeka Makarova.
Poca storia nel derby canadese, dove tds n. 31 Leylah Fernandez regola la classe 1990 Rebecca Marino 6-2 6-1 in sessantotto minuti. Marketa Vondrousova si complica un po’ la vita nel secondo parziale, facendosi recuperare sul 5 pari da 5-2 mentre cinque match point svaniscono. Si rifà però al tie-break e batte la qualificata Oksana Selekhmeteva 6-3 7-6(3), raggiungendo così McCartney Kessler, vincitrice di Magda Linette per 7-5 7-5.
L’indonesiana Janice Tjen ventitreenne numero 147 del ranking festeggia l’esordio nel circuito maggiore con le qualificazioni allo US Open e con un primo turno vincente ai danni nientemeno che di Veronika Kudermetova, vittima di Paolini a Cincinnati e favorita numero 24 a New York. La tennista russa, giunta forse un tantino affaticata all’appuntamento, non è venuta a capo della sconosciuta avversaria che dal canto suo ha mostrato di possedere potenza, capacità di utilizzo del rovescio slice e discreta propensione al gioco dalle parti del net: venti punti vinti su trenta discese a rete, compreso il matchpoint con la volée di rovescio. Grande sorpresa il 6-4 4-6 6-4 finale e match di trentaduesimo con Emma Raducanu.
La partita più drammatica della giornata è quello tra Moyuka Uchijima e Olga Danilovic, che la giapponese fa suo con il punteggio finale di 7-6(2) 4-6 7-6(9): nel set decisivo dapprima la ragazza serba manca tre matchpoint consecutivi sul 5-3 con la battuta a disposizione, poi ne manca tre di nuovo consecutivi sul 5-6, questa volta in risposta. Nel long tie-break i giochi sembrano fatti con Uchijima che sale 6-1, ma Danilovic reagisce e si porta sul 9-8, che le offre la settima palla-gara. Olga invia un dritto oltre la riga e finisce per perdere al primo matchpoint contro, con un doppio errore che pare un segno del destino. L’incredula atleta orientale sfida ora una tra Krejcikova e Mboko.
Vince al quinto matchpoint Alexandra Eala, che elimina la testa di serie numero 14 Clara Tauson con il punteggio di 6-3 2-6 7-6(11) e si inserisce nel trentaduesimo di finale obbiettivo anche di Liu e Bucsa, mentre la numero 25 del torneo Jelena Ostapenko, che in stagione ha perso il turno inaugurale sia a Melbourne che a Wimbledon, vince per 6-4 6-3 con la cinese Wang Xiyu e aspetta Ruzic oppure Townsend. Passa il turno la regina della scorsa edizione Aryna Sabalenka, che nel primo set con Rebeka Masarova deve recuperare un break e chiude 7-5 con una palla-set molto spettacolare che la vede salvare uno smash della rivale con ottimo colpo d’occhio e chiudere con un dritto dalla riga di metà campo: 6-1 il risultato del secondo parziale e secondo turno con la giovane Kudermetova.
McNally supera Teichmann 6-2 6-2 e incrocia ora Emma Navarro, vittoriosa su Wang 7-6(9) 6-3 mentre la neozelandese Sun si libera della colombiana Osorio per 6-4 2-6 6-0 e guarda alla partita tra Ahn e Mertens per scoprire la sua prossima avversaria.