Notte di sorprese a New York. Il risveglio dei tanti appassionati italiani che non hanno potuto seguire la quarta nottata dello US Open sarà sicuramente un pochettino traumatico, viste le sorprendenti eliminazioni di Rune e Mensik. Chi invece non si ferma e continua a convincere è Mannarino, mentre un altro mancino ben più accreditato – Shelton – convince anche al secondo turno. Vediamo come sono andate le partite, che hanno fatto seguito alle precedenti vittorie di Fritz, Tiafoe, Machac (contro Fonseca) e del sorprendente Bonzi.
[Q] J. L. Struff b. [11] H. Rune 7-6(5) 2-6 6-3 4-6 7-5
Jan-Lennard Struff si concede una notte da leone in una annata invero grigia che ne sta decretando, per il momento, l’uscita dai primi cento giocatori del ranking, ritrovando il suo jet-tennis e contrastando il numero 11 del seeding Holger Rune fino alla vittoria finale. Il gigante tedesco si aggiudica il primo set al tie-break dopo aver annullato un set point durante il dodicesimo game, e il terzo, quando scrive 16 su 17 con la prima palla; Rune pareggia per due volte il conto dei set e il match approda al decider, che fino al 5-5 contabilizza solo una palla-break, annullata da Rune sul 3-3.
Il ritmo è altissimo anche nella quarta ora di gioco e Struff pare aver ritrovato la precisione combinata alla potenza dei giorni migliori, mentre Rune non incide come vorrebbe quando cerca di spostare il rivale per sabotarne gli appoggi; il set sembra correre verso il tie-break, ma per il ventiduenne danese l’undicesimo game è esiziale e termina con il break che prelude al 7-5 in favore del trentacinquenne tedesco. Struff ha servito 28 ace con un complessivo 82% di trasformazione dei punti giocati con la prima palla, andando a rete 58 volte con un bottino di 35 punti. Per Rune l’ennesima delusione-Slam con una sconfitta contro pronostico; Struff, alla decima partecipazione al torneo, entra per la terza volta al terzo turno, dove affronterà Frances Tiafoe.
[Q] U. Blanchet b. [16] J. Mensik 6-7(2) 7-6(5) 3-6 6-4 7-6(7)
Un’altra sorpresa arriva dal 26enne francese Ugo Blanchet, proveniente dalle qualificazioni e reduce da una buona vittoria all’esordio contro Marozsan, che però difficilmente si aspettava di replicere al secondo turno contro Jakub Mensik. Il ceco, n. 16 ATP, aveva subito perso il servizio nel terzo gioco della partita, riuscendo però a recuperare il break sotto 4-5 e a conquistare la prima frazione in un tie-break dominato dall’inizio alla fine. Mensik va poi due volte avanti di un break nel secondo parziale (sul 2-1 e soprattutto sul 6-5), ma in entrambe le occasioni subisce l’immediato contro-break e, questa volta, il tie-break gli è fatale.
Il terzo set potrebbe fare da spartiacque, con Blanchet che perde la battuta nell’unico game di tutto il parziale che vede arrivare a palla break il giocatore in risposta (il sesto), ma il francese continua a stare attaccato e trascina il suo avversario al quinto set, strappandogli il servizio nel decimo gioco del quarto. Nel quinto set si va punto a punto, con entrambi i giocatori che non mollano di un centimetro: la prima palla break del set offerta da Mensik è anche un match point per il francese (sul 6-5), che però non viene concretizzato. Poco male: nell’inevitabile tie-break decisivo Blanchet è il primo a tentare la fuga (6-3), viene ripreso (6-6) ma poi riesce definitivamente a staccarsi. Il n. 184 del mondo – guadagnerà una quarantina di posizioni avvicinandosi al best ranking di n. 139 – vince gli ultimi tre punti dal 7-7 e conquista per la prima volta in carriera l’accesso al terzo turno di uno Slam, dove affronterà Machac.
A. Mannarino b. J. Thompson 6-4 6-7(5) 6-3 6-3
Va in progressione la stagione sul cemento nordamericano di Adrian Mannarino, che ai percorsi di Toronto e Cincinnati avvicina anche il terzo turno a Flushing Meadows, livello che è il suo record e che ha già raggiunto per sei volte nella storia delle sue 15 partecipazioni. Il francese ha disposto in quattro set dell’australiano Jordan Thompson facendo leva su un servizio estremamente insidioso e vario che già aveva sorprendentemente tenuto in scacco Jannik Sinner a Cincinnati. Con 53 punti su 70 con la prima palla e otto palle-break annullate su nove concesse, Adrian ha vinto la prima frazione al decimo game con un break sul 4-4 ma, pur annullando un setpoint, ha ceduto la seconda al tie-break.
Un unico break caratterizza il terzo set, vinto dal francese per 6-3, e nel quarto Mannarino non concede palle-break, con la percentuale di prime palle in crescita nel corso del match e i meccanismi del suo tennis intelligente sempre più a punto; un primo break a suo favore arriva al termine del quinto gioco, un secondo sancisce il secondo 6-3 consecutivo a favore del mancino francese e lo invia alla sfida con Ben Shelton.
[6] B. Shelton b. P. Carreno-Busta 6-4 6-2 6-4
Due ore circa servono a Ben Shelton per estromettere Pablo Carreno Busta e guadagnare il terzo turno; il ragazzo spagnolo non ha forse più la consistenza per poter impensierire un tennista lanciato come il figlio di Bryan e si è arreso in tre set piuttosto rapidi. Autore soltanto di otto ace, Shelton ha avuto buoni numeri per entrambe le battute e ha limitato a due i doppi falli, numero che peraltro condivide con il suo avversario che però non ha ace all’attivo. Per entrambi i protagonisti il numero di errori gratuiti è di 25, ma Ben ha messo a segno 42 colpi vincenti contro i 18 dell’esperto iberico, chiudendo il terzo set con un break nel primo gioco.