[1]J.Sinner b. [23]A.Bublik 6-1 6-1 6-1

NEW YORK – Sessione serale sull’Arthur Ashe Stadium che si apre con Jannik Sinner opposto ad Alexander Bublik, con il quarto di finale contro Lorenzo Musetti nel mirino. Il kazako si presenta al match con una striscia di ben 55 game di servizio tenuti consecutivamente, che però viene brutalmente interrotta dall’azzurro fin da subito.
Jannik risponde a qualsiasi cosa gli tiri l’avversario, ed entra subito negli scambi a ritmo altissimo. Il risultato sono due break consecutivi, e poi un terzo che va a chiudere il primo set per 6-1 in suo favore, in 23 minuti. Alexander appare letteralmente traumatizzato, non riesce a produrre praticamente nulla del suo estroso gioco, prova appena un paio di palle corte che Sinner prende facilmente, sparandogliele nelle caviglie. Un doppio fallo con sia la prima che la seconda palla servite da sotto evidenzia la confusione mentale di Bublik, che non accenna a scuotersi, mentre Jannik continua solidissimo a bombardarlo da fondocampo.
Il secondo set prosegue nello stesso modo, arrivano altri due break per l’azzurro, il pubblico inizia a mormorare perplesso. Alexander scuote la testa, commette doppi falli a ripetizione (10 in due set), il secondo 6-1 per Sinner arriva quando sono passati appena 51 minuti.
Quando un bel recupero in avanti di Jannik gli porta il break (il sesto in totale) in avvio di terzo set, la vicenda pare segnata definitivamente. Un ulteriore servizio strappato a Bublik da Sinner, che vola 3-0, fa ufficialmente partire il conto alla rovescia. Il kazako ormai la “butta in caciara”, fa qualche bel punto, serva ancora da sotto, arriva anche a una palla break che però Jannik gli annulla col servizio, ma in un’ora e 21 minuti Sinner archivia la pratica con il 6-1 finale.
“But I’m not that bad!”, dice ridendo Bublik a rete.
Tutta l’attesa è ora per lo storico quarto di finale contro Musetti, i precedenti sono 2-0 per Jannik (in un’occasione Sinner si ritirò prima di scendere in campo).
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