Frances Tiafoe (27 anni, numero 28 del ranking ATP) ha dato ufficialmente forfait per gli ultimi tornei del 2025 (si trattava ovviamente di una serie di indoor europei, da Bruxelles a Metz, passando per Vienna e Parigi), chiudendo di fatto con un mese di anticipo la propria, deludente, stagione.
Il tennista statunitense, reduce da cinque sconfitte consecutive – l’ultima delle quali, all’esordio di Shanghai, con Yannick Hanfmann – ha vissuto un’annata piuttosto complicata, nel corso della quale ha superato solamente a Houston (terra battuta, finale persa con Brooksby) i quarti di finale di un torneo ATP. Sempre sulla terra rossa – e per certi versi in maniera sorprendente – ha raggiunto il risultato che in qualche modo ha salvato la sua stagione, perlomeno a livello di ranking, e ci riferiamo a quarti di finale del Roland Garros, quando eliminò il numero 72 Safiullin, il numero 99 Carreño Busta, il numero 23 Korda e il numero 66 Altmaier, prima di arrendersi in quattro set a Lorenzo Musetti.
Nel 2024 – dopo aver perso diverse posizioni in classifica rispetto al best ranking di numero 10 del giugno del 2023 – riuscì a ritrovare sé stesso, nel pieno di un altro momento di grande difficoltà, grazie alle certezze del cemento di casa: semifinale a Washington (in contemporanea con le Olimpiadi di Parigi), finale a Cincinnati e, ancora, semifinale allo US Open.
Nel corso dell’ultima estate ha difeso solamente 400 di quei 1650 punti, crollando in maniera netta (dall’undicesima alla 29esima posizione): a Mason si è ritirato con Rune agli ottavi di finale, a New York ha addirittura perso con il qualificato Struff al terzo turno e nemmeno l’aria della Coppa Davis è riuscita a scuoterlo. Nello spareggio valido per la qualificazione alle Finali di Bologna Tiafoe ha combinato un disastro, raccogliendo appena 10 game in totale nei due singolari con Lehecka e Mensik, condannando la propria nazionale a una clamorosa eliminazione.
La trasferta asiatica è stata una trasferta stanca, e, prima di perdere all’esordio di Tokyo con Fucsovics (54 errori gratuiti), il talento nato a Hyattsville aveva già tracciato il bilancio giusto: “La mia stagione non è stata all’altezza, è stata davvero mediocre, per utilizzare un eufemismo. Ho perso molti match combattuti, ho faticato a mettere insieme tre o quattro vittorie di fila, non ho avuto quei due o tre grandi guizzi che normalmente riesco a inventarmi ogni anno. Un anno fa ero lì, a un set dalla finale degli US Open, ma da quel giorno non sono più riuscito a giocare con la fame giusta. Nel tennis devi lottare ogni settimana, e credo che sia proprio quello che mi è mancato, ho giocato con troppo nervosismo”.
E la testa di Frances, già dal giorno di quell’intervista concessa al portale olympics.com, era rivolta, inconsciamente, al 2026: “Ho intenzione di sfruttare i tre mesi che restano nella stagione per costruire le basi per il prossimo anno, in cui rinascerò. Potete aspettarvi una versione diversa di me, un Tiafoe ancora sorridente ma che si prenderà maledettamente sul serio, e spero che questo mi porti dove voglio arrivare”.
Il tennis lo aspetta, perchè ha bisogno del suo talento.