Battendo Carlos Alcaraz a Riad, Jannik Sinner si è assicurato il premio di sei milioni di dollari destinato al vincitore della finale e anche un oggetto quantomai adeguato come insegna del potere reale, e pazienza se a New York Jan è stato detronizzato da Carlos Alcaraz; in Arabia Saudita, che, come sappiamo, è una monarchia assoluta, non adottano mezze misure e il re è lui, e un re come si deve abbisogna di uno scettro acconcio.
La Golden Racquet di Riad destinata al vincitore della manifestazione è, da fonte ufficiale, stata commissionata apposta per l’evento compreso nella Riyadh Season, la serie di iniziative di intrattenimento nella capitale araba che vanno da ottobre fino a marzo dell’anno seguente; è composta di quattro chili d’oro a 24 carati e 10 persone hanno lavorato alla sua produzione per circa 164 ore. Completamente realizzata a mano per l’occasione, nelle chiacchiere del dopo-finale i commentatori di Netflix, tra cui Tim Henman e Feliciano Lopez, hanno scherzato per la sorpresa di maneggiare una racchetta tanto pesante.
Quattro chili d’oro si avvicinano come valore a mezzo milione di euro; ora non sappiamo se sia interamente fatta di materiale aureo, il valore della stessa è comunque rimarchevole e forse è un bene che a maneggiarla sia l’asso altoatesino, di cui non si ricorda alcun lancio dell’attrezzo durante le situazioni più complicate di un match di tennis.
Abituati agli investimenti massicci e magari un tantino pacchiani di chi investe petrodollari in quantità per manifestazioni anche divertenti e con un occhio allo sportwashing, forse non tutti si ricordano che una volta gli arabi eravamo noi, e il tennis ne fu un esempio sportivo abbastanza vistoso.
I Campionati della Comunità Europea furono, dal 1982 al 1991 un torneo a inviti con sede ad Anversa che, oltre a un ricco montepremi, prevedeva la consegna di una racchetta d’oro e diamanti, pietra del cui taglio la città è storicamente maestra; più precisamente, il pezzo pregiato sarebbe andato al giocatore capace di vincere per tre volte in cinque anni. Lendl vinse la prima edizione e McEnroe la seconda, Ivan si prese la terza e nel 1985 i due si incontrarono proprio nell’atto conclusivo.
Lendl perse il primo set per 6-1 ma ritornò con slancio e vinse i set seguenti per 7-6(5) 6-2 6-2 (si giocava al meglio delle cinque partite), coprendo così di pietre preziose un anno che lo aveva già visto superare definitivamente in classifica l’americano. La fonte Wikipedia descrive il premio non in denaro come una “racchetta d’oro punteggiata di 1420 diamanti, del valore di un milione di dollari”.