M. Berrettini b. A. Popyrin 7-6(5) 6-3

Matteo Berrettini esordisce nel migliore dei modi a Vienna. L’azzurro, numero 59 del mondo, piega in due set, con il punteggio di 7-6(5) 6-3 Alexei Popyrin, 48 ATP, e sfiderà Cameron Norrie, vittorioso su Andrey Rublev, agli ottavi di finale. È la quarta partecipazione del tennista romano a questo torneo e nelle precedenti tre comparsate è sempre arrivato almeno ai quarti di finale.
Berrettini gestisce alla perfezione un match complesso, contro un avversario che serve bene, ma che pecca di personalità nei momenti importanti. Nel primo set Popyrin mette in campo 9 ace e il 74% di prime palle, con cui raccoglie 23 punti su 28. Nel tiebreak Matteo non si è fatto scoraggiare dal minibreak di svantaggio e riesce ad imporsi per 7-5 con tre punti consecutivi. Nel secondo parziale l’azzurro fa valere il maggior carattere e, con due break, scrive la parola fine. Popyrin negli ultimi punti è completamente fermo, scoraggiato pure da una chiamata sconclusionata.
Primo set: Berrettini spreca un set point, ma la spunta al tiebreak
Come da previsione, il servizio è elemento fondamentale in questo primo set per entrambi i protagonisti. Berrettini inizia tenendo la battuta a 30 con qualche difficoltà, dato che sul 30-30 Popyrin lo grazia sparando in rete un diritto in avanzamento piuttosto comodo. Per la prima palla break occorre attendere il nono gioco ed è l’australiano a procurarsela quando lo slice di rovescio di Matteo si ferma sul nastro. L’azzurro è costretto a servire la seconda, ma Alexei si incarta con la risposta di rovescio e manca di far partire uno scambio importante. Nel game successivo è Berrettini a portarsi a un passo dal break, con una possibilità che coincide con il set point. Approfittando di un netto passaggio a vuoto di Popyrin, che commette due gravi errori di rovescio e non è preciso sottorete, riesce per la prima volta a rendersi insidioso in risposta.
Il numero 48 del mondo reagisce con personalità, tentando la via del serve and volley: non ha neppure bisogno di giocare al volo, perché calcola bene la traiettoria della risposta di Berrettini, terminata lunga. La strategia dell’azzurro è l’aggressività. Pur mantenendo la calma, cerca sempre di verticalizzare o, dopo aver allontanato Popyrin dal campo con le accelerazioni di diritto, non disdegna la smorzata, visti che il suo avversario non è campione di spostamenti. Anche Alexei spesso si butta a rete, con fortune alterne. Il set si conclude allora al tiebreak. L’italiano si porta subito avanti di un minibreak, beneficiando di un’imprecisa volée di Popyrin. La reazione dell’australiano arriva tutta insieme. Sul 4-3 vince i due punti in risposta, con l’opportunità di chiudere con due servizi a disposizione. Tuttavia, si spegne sul più bello, prima con un banale diritto in rete e poi con un velenoso doppio fallo. Berrettini non sbaglia: con uno smash e due volée si prende il tiebreak per 7 punti a 5.
Secondo set: Popyrin esce progressivamente dal campo. Berrettini avanza e sfiderà Norrie
Nel secondo parziale gli equilibri rischiano di rompersi in avvio. Berrettini si guadagna una palla break nel terzo gioco, ma non riesce a far partire lo scambio con la risposta di rovescio su una seconda lavorata. Popyrin rischia, ma salva il turno di servizio. L’australiano, però, è in rottura prolungata e nel settimo gioco le palle break per Matteo sono due consecutive. Con l’ennesimo gratuito del game, Alexei cede la battuta. Sul 4-3 l’australiano riesce a portarsi sul 30-30 per quello che si rivela l’ultimo afflato della sua partita. Risponde con buona profondità, ma la chiamata elettronica si inceppa e, a causa di un “out” errato, il punto è da rigiocarsi. Berrettini serve allora una prima vincente e, seppur ai vantaggi, si innalza fino al 5-3. Popyrin esce inesorabilmente dal match e gioca l’ultimo game senza crederci più. Inanellando una serie di errori, regala la partita a Matteo per 6-3. Contro Norrie, Matteo ha vinto entrambi i precedenti: quest’anno all’Australian Open e nel 2021 sull’erba del Queen’s