La battaglia legale attorno al progetto di espansione dell’AELTC (All England Lawn Tennis Club) vive un nuovo capitolo decisivo. La Corte d’Appello ha infatti concesso a Save Wimbledon Park il diritto di presentare ricorso contro la decisione dell’Alta Corte, che lo scorso luglio aveva confermato il via libera urbanistico della GLA (Greater London Authority). Una mossa che riapre ufficialmente il contenzioso e che rimette in discussione la trasformazione dell’area dell’ex Wimbledon Park Golf Club.
Il progetto dell’AELTC, approvato nel 2024, prevede la costruzione di 38 campi da tennis in erba, un nuovo stadio da 8.000 posti e la creazione di 27 acri di parco aperto al pubblico. Si tratterebbe dell’ampliamento più significativo nella storia moderna dei Championships, destinato – secondo il Club – a garantire una sede permanente per le qualificazioni e a modernizzare l’intero impianto, mantenendo Wimbledon competitivo rispetto agli altri Slam.
Gli attivisti di Save Wimbledon Park, però, continuano a definire la loro iniziativa “una lotta fra Davide e Golia”. Ritengono che il parco, classificato come sito storico e associato al celebre architetto paesaggista Lancelot “Capability” Brown, sia soggetto a vincoli e trust che ne limiterebbero l’utilizzo. Secondo il gruppo, la sunnominata GLA non avrebbe valutato adeguatamente questi aspetti nella decisione di concedere l’autorizzazione edilizia. Una seconda causa, parallela, è già stata calendarizzata per gennaio 2026 per accertare l’esistenza concreta di tali vincoli.
Nel provvedimento che apre le porte al ricorso, è stato evidenziato come le argomentazioni degli oppositori presentino “questioni discutibili con reali prospettive di successo”, una formulazione che ha immediatamente richiamato l’attenzione dei media britannici. BBC, Guardian, Telegraph, Daily Mail e vari quotidiani londinesi hanno riportato la notizia, sottolineando come lo scontro non sia più un semplice affare locale, ma un caso di rilevanza nazionale e internazionale.
Dal canto suo, l’AELTC ha replicato di essere fiduciosa che la Corte d’Appello possa confermare la linea già espressa dall’Alta Corte. Il Club continua a sostenere che il progetto garantirà nuovi spazi verdi alla cittadinanza e rafforzerà la posizione di Wimbledon come il più prestigioso torneo di tennis al mondo. Anche un portavoce della GLA ha ribadito che l’espansione porterebbe vantaggi ambientali, economici e sociali alla capitale, oltre a creare nuovi posti di lavoro. Tuttavia, viste le procedure in corso, le autorità non rilasceranno ulteriori dichiarazioni.
Resta da fissare la data dell’udienza, che dovrebbe articolarsi su due giorni. Fino ad allora tutto rimane sospeso: il futuro dell’espansione di Wimbledon dipende ora dal verdetto della Corte d’Appello, che potrebbe confermare il progetto o ribaltare un processo decisionale che sembrava ormai avviato verso l’esecuzione.
