Bilanci di fine anno

Del Potro il più futuribile?

Nonostante la sconfitta al Master, Del Potro resta il miglior prospetto. Djokovic e Murray promettono ma fino ad oggi non hanno rotto il duopolio. Antonio Taviani

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Fine stagione tempo di bilanci e previsioni.
Quando Djokovic fece il suo ingresso nel giro che conta ricordo che in occasione dell'uscita dei draws dei tornei importanti l'attesa era quasi totalmente concentrata su "da che parte capiterà Nole", visto e considerato che era l'unica vera e plausibile alternativa ad una finale Federer-Nadal.
L'Australian Open 2008 vide concretizzarsi tutto questo con il primo successo in un major del serbo e in quell'occasione in molti videro in lui il futuro numero 1 o comunque quello che avrebbe potuto insidiare Rafa prima e Roger poi.
Quasi 2 anni dopo troviamo Djokovic esattamente là dove l'avevamo lasciato.
Pur avendo ottenuto i risultati che conosciamo, il suo tennis è parso "arrivato" nel senso che non dà attualmente l'impressione di ulteriore margine che gli possa consentire di essere il leader del tennis mondiale.
Vero che può battere chiunque, ma è altrettanto vero che da Federer al top perde quasi regolarmente, stesso dicasi per Nadal (quello pre-infortunio).
Passando a Murray, coetaneo di Djokovic, in meno ha quello 0 alla voce slam e se continua a giocare alla Mecir può darsi che anche il prossimo sia la fotocopia di quest'anno.
Quasi imbattibile sul duro e 2 su 3, vedi il palmares a livello master 1000, negli slam è clamorosamente mancato in ogni dove.
Se dovessi azzardare quale possa essere il suo primo slam, beh dico Wimbledon, dalla sua ha risposta, tocco e variazioni, semprechè si decida a frequentare di più la rete visto che ha la mano per farlo.
Da verificare se, impostando un tennis più offensivo riuscirà a mantenere intatte le doti che lo hanno portato comunque ad essere un top e cioè una sempre eccezionale lucidità tattica e una difesa/contrattacco paragonabile solo a quelle di Nadal (sempre quello "vero").
Certo è che come per Djokovic, col passare delle stagioni anche gli avversari si adatteranno a trovare le contromisure.
Nadal per essere competitivo dovrà tornare come prima e questo ce lo possiamo augurare, ma in questa fase è pleonastico fare previsioni.Non so quanto l'imminente finale di Davis possa aggiungere o togliere a livello di verifica dello stato di forma di Rafa, qualunque sia il risultato.Piuttosto preferirei attendere fino al prossimo Roland Garros, con l'Australia dove difenderà il titolo, i 1000 americani e la stagione sulla terra in Europa, dove mi auguro per lui, faccia scelte oculate a livello di programmazione (Barcellona e almeno uno tra Montecarlo e Roma da evitare).In ogni caso la speranza per il tennis è che il Rafa 2010 non sia quello che abbiamo visto da agosto fino a questo Master.
Federer si presenterà la prossima stagione ancora da numero 1, certo è che farà di tutto per essere al meglio in Australia, che a mio parere dirà molto su quello che sarà il futuro di Roger.
Ok che giochi per aggiornare i libri di storia, quindi super selezione di obiettivi, ma posto e accettato questo, non potrà permettersi di giocare come a Londra, con partenze ad handicap e svariati quanto prolungati passaggi a vuoto.
Per chi ama il tennis la speranza ovviamente è che abbia,come dice, davvero voglia di continuare a lottare e a faticare in allenamento e in partita per esprimere il livello di gioco a cui negli anni ci ha abituato e che vorremmo ricordare e rimpiangere il più tardi possibile.
Immagino che più che mantenere il primo posto in classifica, gli obiettivi cardine della sua stagione saranno il tentativo di ripetersi a Parigi,soprattutto qualora Nadal sia "giocabile", e naturalmente Wimbledon dove potrebbe eguagliare Sampras con 7 titoli.
E arriviamo a parlare del protagonista del titolo e cioè Juan Martin Del Potro.
Al contrario di Djokovic e Murray attualmente dà l'impressione di essere quello più futuribile.
Più giovane di un anno ma con una già robusta esperienza ad alti livelli e con all' attivo il successo agli US Open che lo ha proiettato nella dimensione di quelli che debbono essere considerati tra i favoriti all'inizio di qualsiasi torneo, nel suo caso eccezion fatta per Wimbledon, salvo miglioramenti al momento non pronosticabili.
Il suo tennis è assolutamente devastante,i piedi per uno della sua stazza sono già a buon punto,anzi proprio questo aspetto lascia intendere ancora margini di progresso.
Il Federer che ha battuto a New York era quello "vero" e già a Parigi non c'era andato poi così lontano.
A Londra l'ho visto gestire meglio anche i back bassi sul rovescio,ma ancor più che nel match vinto con Federer mi ha impressionato nell'incontro perso con Murray dallo 0-5 del primo set fino al 2-2 del terzo dove era assolutamente ingiocabile.
Altro fattore determinante la "cattiveria" e nessun timore reverenziale verso chicchessia.
Ha già oltretutto dimostrato di avere tenuta fisica e mentale in match duri e su palcoscenici importanti,sarà da verificare quando davvero avrà il peso del pronostico tutto su di lui magari alla vigilia di uno slam.
Dire quando Del Potro o chi per lui sarà numero 1 ovviamente è impossibile,troppe volte ho chiesto a Babbo Natale una sfera di cristallo, ma ogni volta mi ha risposto dicendo che erano finite...ma come dicevo all'inizio siamo a fine stagione e presto ne inizia un'altra e allora possiamo giocare a "l'avevo detto io....."
E voi chi prendete?

Antonio Taviani

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