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Coppa Davis

Lettera a Corrado Barazzutti

Nessuna considerazione, fin qui, da parte del Capitano azzurro riguardo a quanto successo con Andreas Seppi, nemmeno sul suo sito. Parlerà a Castellaneta? L'esortazione di Ubaldo Scanagatta

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Sul Corriere dello Sport, intervistato da Torromeo sul caso Seppi, Angelo Binaghi ha detto: "Il pallino è nelle mani salde del capitano che ha le qualità per risolvere il problema. Barazzutti come tecnico è due volte campione del mondo, come giocatore ha ottenuto grandi riusltati, siamo certi che saprà schierare la squadra migliore. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello dele motivazioni. Saprà svolgere il suo ruolo tutelando l'interessse di tutti".

Al di là delle espressioni usate da Binaghi (l'ultima, "L'interesse di tutti..." non mi pare indovinatissima) ero curioso di vedere se sul suo sito avesse pubblicato qualcosa al riguardo. Non che mi illudessi, però non si sa mai. Ho trovato, abbastanza prevedibilmente per la verità, soltanto l'asettica notizia di Seppi che riporto qui sotto, e priva di qualsiasi commento. Allora ho pensato di scrivergli il post che leggerete sotto, tipo lettera aperta, e che riproduco qui. Barazzutti non mi risponderà, fino a Castellaneta penso, ma almeno sarà contento che faccio pubblicità al suo sito, nel quale non si esprime sui casi che lo riguardano; e questo se è comprensibile da una parte è anche un peccato dall'altra, perchè proprio in quel caso potrebbe diventare interessante.

La Notizia su "L'Officina del tennis":

Il caso Seppi riguardante il prossimo impegno di Coppa Italia, con l’Italia di Barazzutti che sfiderà dal 5 al 7 marzo a Castellaneta Marina la Bielorussia, è stato finalmente risolto. «Sono costretto. Penso di esserci».

Morale della favola, il tennista altoatesino risponderà, senza entusiasmo, alla convocazione azzurra per la Coppa Davis. Il numero uno azzurro avrebbe voluto concentrarsi solo sugli impegni individuali nel 2010. La sua richiesta non è stata accolta dalla Federtennis. Seppi, dunque, farà parte del gruppo che dal 5 al 7 marzo affronterà la Bielorussia a Castellaneta. «Le problematiche sarebbero tante. Molte persone ci rimetterebbero, sarebbe troppo egoista pensare solo a me stesso», ha detto a Sky Sport 24, Andreas. «Negli ultimi anni ho avuto troppe responsabilità in Davis, ho chiesto quest’anno di concentrarmi un pò di più sui tornei. La richiesta non è stata accettata. È andata così», ha aggiunto il numero 1 del tennis azzurro.


La lettera aperta a Barazzutti
di Ubaldo


E Corrado Barazzutti che dice a tal proposito?

Ognuno in casa sua fa quel gli pare; ma se nemmeno sul suo sito, in un’occasione come questa, si pronuncia…beh,  uno che ci dovrebbe venire a fare? A fare i complimenti alle ragazze dopo una vittoria sono bravi tutti.
A me, anche se il dipendente deve spesso attaccare il carro dove vuole il padrone, non è piaciuta la sottomissione assoluta ai voleri del presidente FIT di Corrado, con il quale ho un rapporto conflittuale eppure anche di considerazione. Barazzutti avrebbe i mezzi e le capacità per vivere dignitosamente mantenendo la sua autonomia di pensiero e comportamenti. Io, come ho avuto modo di scrivere in maniera più esauriente nel mio sito, non riesco ad immaginare un capitano al mondo che vorrebbe avere in squadra un giocatore che non ne vuole far parte, quali che siano i motivi.
Un capitano non lo vorrebbe nè per i suoi compagni, nè per la decisione _ comunque imbarazzante _ che dovrebbe prendere. Convocarlo per lasciarlo in panchina _ e per punirlo in caso di mancata accettazione _ mi creerebbe problemi di coscienza enormi. Schierarlo pur non essendo convinto della sua idoneità psicologica nemmeno. Anche perchè sarei preoccupato anche di dover salvaguardare gli stati d’animo degli altri giocatori, che non hanno nessuna colpa se Seppi si è sentito di comportarsi così, nè se Binaghi ha deciso di assumere un atteggiamento intransigente.
A me sembra che Barazzutti stia facendo la parte del vaso di coccio che soprattutto cerca di non rompersi. Ma uno che è stato anche un campione, l’ultimo semifinalista di uno Slam, non può nascondersi dietro un dito, sia pure quello del padrone. Non sempre almeno.

Ubaldo Scanagatta

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