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01/05/2011 20:22 CEST - L'approfondimento

Come sarà il ritorno di Flavia?

TENNIS - Il torneo “combined” di Madrid vedrà il ritorno in campo della Pennetta dopo l'infortunio alla spalla che l'ha tenuta lontana dalle competizioni per oltre un mese. Cerchiamo di capire quali siano le sue condizioni fisiche e le prospettive a breve termine, negli eventi sul rosso, oltre che per il resto della stagione. Cesare Boccio

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Nella giornata di ieri è iniziato il torneo di Madrid che presenterà tra le partecipanti anche la nostra Flavia Pennetta, assente dalle competizioni ufficiali dal 24 marzo, data della pesantissima sconfitta subita al secondo turno di Miami dalla Benesova. Alcuni giorni dopo, la brindisina si sottopose alla visita del prof.

Alex Castagna e ad una risonanza magnetica a Barcellona che evidenziarono la tendinite alla spalla destra e la necessità di dare forfait sia per il torneo di Marbella che per la semifinale di Fedcup, con conseguenze negative in termini di classifica Wta (perdita dei punti conquistati lo scorso anno vincendo il titolo) e per le sorti della squadra italiana. A questo punto, stante la delicatezza del problema occorso e la lunga durata della sosta, è lecito domandarsi in quali condizioni fisiche si presenterà a Madrid e, di conseguenza, quali possano essere le reali prospettive della nostra atleta nei tornei che si disputano sulla terra e, più in generale, per il resto della stagione.


Madrid


Ottimista e sorridente come sempre, negli ultimi giorni Flavia ha rilasciato alla stampa diverse dichiarazioni nelle quali ha dispensato prudenza, considerando un traguardo ambizioso anche il solo fatto di poter scendere il campo nei tornei sul “rosso”, a partire da Madrid dove la numero 20 del ranking affronterà la spagnola Arantxa Parra Santonja. Un primo turno che, almeno “sulla carta”, non si presenta particolarmente ostico, se si tiene conto dei precedenti tra le due che vedono l'italiana in vantaggio sul 4-0 senza aver perso nemmeno un set, anche se l'incontro potrebbe essere lievemente più duro del previsto poiché Flavia dovrà innanzitutto recuperare sicurezza sul piano della mobilità ed efficienza funzionale dell'articolazione colpita dall'infortunio. In un eventuale secondo turno troverà presumibilmente la solida tedesca Andrea Petkovic autrice, fino ad ora, di un'ottima stagione caratterizzata dalla finale di Brisbane, i quarti all'Australian Open e le semifinali a Miami. In questo caso i precedenti sarebbero favorevoli alla Petkovic (2-1) di cui l'ultimo risale, incredibile ma vero, proprio a Madrid 2010 con la sconfitta della Pennetta in due set per 7-6, 6-3. Per chi scrive è evidente che, tenuto conto del recentissimo recupero e del valore dell'avversaria (n.15 Wta), il superamento dei sedicesimi di finale sarebbe pressoché miracoloso, per cui è realistico pronosticare uno stop comunque non doloroso che servirà a Flavia per migliorare la sua condizione fisica in vista di Roma.


Stagione sulla terra battuta


Ragionando in termini più ampi relativamente alla stagione sulla terra, la Pennetta con ogni probabilità dovrà tenersi sulla difensiva anche a Roma dove prenderà parte al torneo non ancora al 100% visti i tempi di recupero molto ristretti. Al contrario potrebbe essere nuovamente in grado di ripetere l'ottimo risultato conseguito a Parigi 2010 quando raggiunse gli ottavi di finale perdendo dalla Wozniacki al terzo, disputando una partita di grande tenacia agonistica. Infatti il Roland Garros inizierà il 22 maggio e a quel punto i progressi alla spalla potrebbero essere già molto buoni. Un'ulteriore variabile fondamentale sarà il sorteggio, e la conseguente collocazione nel tabellone, che potrebbe consentirle di sfruttare un “corridoio” favorevole stante il periodo non propriamente florido del tennis femminile caratterizzato da un costante livellamento verso il basso. In effetti a ben vedere, Clijsters a parte, non esistono avversarie imbattibili e Flavia ha tutte le carte in regola per ben figurare, il che significa poter raggiungere verosimilmente quantomeno la seconda settimana del torneo.


Obiettivo top ten?


Nonostante la stagione sia iniziata tra alti e bassi (buoni gli ottavi di Melbourne anche se ha lasciato l'amaro in bocca la sconfitta dalla Kvitova e la semifinale di Dubai, mentre è stata del tutto insoddisfacente la tournée statunitense) non è affatto un mistero che la Pennetta abbia programmato il 2011 in funzione della sua volontà di tornare tra le top ten del ranking di singolare, riducendo drasticamente i tornei di doppio. Avendo già frequentato i piani alti della classifica negli ultimi due anni, Flavia non deve dimostrare nulla in termini di capacità tecniche e di maturita tecnico-agonistica; lei ha già nel suo DNA la mentalità da giocatrice di altissimo livello e deve soltanto ritrovare la continuità di rendimento che l'ha sempre contraddistinta. Pertanto l'obiettivo non è affatto fantasioso ma poggia sulle sue reali potenzialità. In particolare, sarà molto importante fare incetta di punti nei tornei nordamericani (San Diego, Toronto, Cincinnati, New Haven e Us Open) che nel 2009 hanno rappresentato una base importante della sua classifica allorquando vinse a Los Angeles e raggiunse le semifinali a Cincinnati e New Haven, oltre che i quarti a New York. Nel caso riuscisse davvero a conseguire degli ottimi risultati nei mesi estivi, nulla le sarebbe precluso.


Il sogno di un titolo dello Slam


Qualcuno dei lettori penserà che l'aspirazione di Flavia Pennetta di tentare di vincere un torneo dello Slam sia del tutto inverosimile e frutto della più fervida immaginazione, ma il discorso non è dissimile a quello relativo all'obiettivo di rientrare tra le prime dieci. Lo scorso anno nemmeno il tifoso più accanito della Schiavone avrebbe scommesso un euro sul trionfo parigino della nostra giocatrice, e poi tutti sappiamo cosa accadde...Ebbene, la domanda che dobbiamo porci è: cosa manca a Flavia per eguagliare Francesca? Sul piano tecnico sono due giocatrici diversissime, esuberante e fantasiosa tatticamente Francesca, solida da fondo e maggiormente consistente sul piano atletico Flavia (meno esposta ad improvvisi cali di rendimento). In termini di valore assoluto non ci sono differenze evidenti, il livello è sostanzialmente lo stesso; probabilmente la Pennetta deve migliorare su un aspetto di ordine tattico, ossia evitare di restare imbrigliata nella monotonia del gioco adottato dalle migliori. In altri termini, se riuscirà a variare maggiormente il gioco nel corso delle partite, pur mantenendo una continuità di base nel rendimento da fondo campo, potrà davvero aspirare a conquistare un titolo o quantomeno ad avvicinarsi al “sogno”. Detto questo, nel 2011 (del Roland Garros si è detto sopra), l'unica vera chance che mi sembra di poter teorizzare è costituita da Flushing Meadows dove Flavia si è sempre trovata a proprio agio (intendiamoci...le possibilità sono pochissime ma, come si suol dire, tentare non nuoce). Per il resto, Wimbledon non è storicamente un torneo a lei molto favorevole perciò sembra difficile si possa invertire questa tendenza.


In conclusione
Fermi restando gli obiettivi sopra analizzati, cerco di sbilanciarmi e di tentare di fare una previsione realistica sul 2011 della Pennetta. A mio parere ha buone possibilità di rientrare tra le top ten, mentre per il titolo dello Slam è più opportuno spostare lo sguardo oltre l'orizzonte temporale di quest'anno, perchè l'infortunio ha comunque deteriorato la sua condizione atletica e la continuità di rendimento che costituisce una delle sue caratteristiche peculiari. Ad ogni modo, perchè escludere un grande torneo a New York? Se Flavia godrà di una buona condizione atletica, i quarti o addirittura le semifinali saranno alla sua portata.


 

Cesare Boccio

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