23/09/2012 18:24 CEST - ATP Metz

Due finali azzurre: non accadeva da 32 anni

TENNIS - E' la terza volta che due azzurri si giocano il titolo la stessa settimana. E' successo nel 1976 Bastad (Barazzutti e Zugarelli) e Gstaad (Panatta); e nel 1980 Bordeaux (Ocleppo) e Ginevra (Panatta). Stefano Tarantino

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Andreas Seppi
Andreas Seppi

Grand'Italia nel week-end tennistico ATP.

Alla finale raggiunta da Fognini in quel di San Pietroburgo risponde un grandissimo Andreas Seppi che supera in tre set uno stanco Monfils (3-6 6-1 6-4) e giunge così alla terza finale dell'anno, la quinta in carriera.

Il tennista italiano ha prevalso grazie alla maggiore freschezza atletica, venendo fuori alla distanza mentre Monfils dopo un primo set quasi perfetto ha inevitabilmente pagato dazio dopo il lungo match dei quarti disputato ieri contro Kohlschreiber.
Non dimentichiamoci inoltre che Monfils rientrava proprio a Metz dopo 4 mesi di inattività e anche questo ha naturalmente pesato sull'esito del match.

Ma ciò nulla toglie alla fantastica settimana disputata da Andreas Seppi che giunge con pieno merito all'atto conclusivo del torneo.
Il tennista altoatesino ha giocato anche oggi con gran giudizio e con molta attenzione, ha saputo far sfogare l'avversario nel primo set, ma non ha appena ne ha avuto la possibilità e venuto fuori con decisione, iniziando a servire con efficacia, prendendo l'iniziativa negli scambi da fondo campo, trovando colpi vincenti che nel primo set avevano latitato.

Andreas mantiene quindi la promessa del dopo Italia-Cile:” Questo periodo della stagione mi è sempre piaciuto, proverò a raccogliere buoni risultati per provare ad entrare nei primi 20”.....siamo sulla strada giusta.

In finale il nostro tennista se la vedrà con il nr. 7 del mondo e campione in carica Jo-Wilfried Tsonga che ha superato in tre set un coriaceo Davydenko, battuto 6-0 3-6 6-4.
Il francese ha dominato per una buona quarantina di minuti non facendo vedere palla all'avversario e giocando a ritmi e con una potenza impressionante.
Bravissimo il russo che al primo calo di concentrazione del francese si è rimesso in partita portando la contesa al terzo set.
Alla fine l'ha spuntata il francese, ma Davydenko non ha demeritato.

Tra Seppi e Tsonga sono 3 i precedenti, conduce il francese per 2-1. Certo il francese oggi è sembrato per lunghi tratti ingiocabile, ma siamo sicuri che Andreas si giocherà sino in fondo le sue possibilità.
 

Seppi b Monfils 36 61 64

E' la quinta sfida tra i due semifinalisti, tre i precedenti a livello circuito principale, uno a livello challenger.
Ha sempre vinto Monfils, Andreas in due sole occasioni ha vinto un set, a Marsiglia nel 2010 e nel challenger di Sunrise nel 2007.

Il tennista italiano sta giocando la migliore stagione della sua carriera certificata dal best ranking raggiunto a giugno alla posizione nr. 24 (attualmente nr. 28).
L'azzurro ha vinto il torneo di Belgrado (battuto il francese Paire in finale), ha raggiunto la finale a Eastbourne (battuto da Roddick), ha fatto quarti a Doha, Rotterdam, Bucarest e Roma e poi ricordiamo i fantastici ottavi al Roland Garros persi al quinto set contro Novak Djokovic.

La stagione di Monfils è invece stata molto travagliata causa l'infortunio al ginocchio che lo ha fermato per più di quattro mesi (il francese è rientrato proprio con il torneo di Metz).
Peccato perché il francese, sceso al nr. 44 del ranking, aveva iniziato bene l'anno con due finali, entrambe perse. La prima a Doha (battuto da Tsonga) e la seconda a Montpellier (sconfitto da Berdych).

Il match inizia con Monfils che sembra partire meglio.
Il francese fa male con il servizio mentre Andreas sui suoi turni di battuta fa un po' più fatica.
I due palleggiano lungamente da fondo campo cercando con i loro colpi di aprirsi il campo per poi effettuare l'accelerazione vincente.
Seppi sembra inizialmente soccombere sugli scambi lunghi, poi però l'azzurro trova maggiore profondità nei colpi ed inizia a far male con il rovescio.

Ma sul servizio Andreas soffre non poco, così nel quarto game infila tre gratuiti di seguito (tra cui un doppio fallo) ed offre due palle break a Monfils sul 15-40. Il francese però non ne approfitta, Seppi le annulla e tiene la battuta.
L'azzurro purtroppo si ripete nel sesto game, prima si viene a trovare 0-30, poi recupera sul 30 pari ed infine con due brutti gratuiti di rovescio concede break ed allungo a Monfils.
Gael così porta a casa il primo set senza problemi chiudendo con un ace nel nono gioco per il 6-3 definitivo dopo 33 minuti.

Molto efficace il francese al servizio (94% di punti con la prima palla, solo 5 punti concessi all'avversario), troppo falloso Andreas (appena 3 vincenti e ben 14 gratuiti).

Secondo set, Andreas serve e tiene la battuta (a zero per la seconda volta consecutiva), Monfils va alla battuta e sale 30-15 grazie all'ennesimo gratuito di rovescio di Seppi che perde (cosa non usuale per lui) la pazienza e scaglia la racchetta a terra.
Non sappiamo se sia quel gesto a causare la svolta, sta di fatto che improvvisamente l'azzurro entra prepotentemente nel match mentre il suo avversario scompare letteralmente dal campo.
In quello stesso game Seppi si procura subito una palla break, ma il francese la annulla con un servizio vincente e poi tiene la battuta.

Ma dall'1 pari inizia un'altra partita.
Seppi ora serve in maniera incisiva e picchia da fondo campo, Monfils probabilmente accusa un po' la fatica del match di ieri con Kohlschreiber ed annaspa.
Andreas nel quarto game centra il break alla seconda opportunità con una gran risposta seguita da un diritto vincente.
Monfils forse preferisce lasciare il secondo set e dare tutto nel terzo, Seppi vola in men che non si dica sul 6-1 lasciando 4 punti nei restanti 3 game all'avversario.
Nettamente ribaltate (come ovvio) le statistiche nel secondo set, l'azzurro non perde nemmeno un punto quando mette la prima e chiude con 13 vincenti e 7 gratuiti (Monfils 3-7 e 46% di punti il primo servizio).
 

Il francese conferma la nostra tesi e nel set decisivo parte ben concentrato, ma nei movimenti sembra un po' limitato e comunque non riesce a tornare ai livelli del primo set.

Tutto regolare sino al 2 pari, i due semifinalisti non concedono niente quando servono.
Nel quinto game Monfils ha 3 palle per tenere la battuta ma le spreca, commette due doppi falli consecutivi e offre una palla break al tennista italiano che la sfrutta grazie ad un gratuito dell'avversario.

Il match ora è nelle mani di Andreas, Monfils è stanco fisicamente ma soprattutto mentalmente, non ne ha più. I gratuiti del francese aumentano in misura vertiginosa, il nostro tennista comanda a piacimento gli scambi e gioca ogni colpo con molta attenzione.
Monfils dopo gli scambi lunghi si ferma nell'angolo e rifiata quasi piegandosi sulle gambe, oramai l'unico rischio è che Seppi si possa distrarre, ma la finale è lì ad un passo.

Andreas va a servire per il match sul 5-4 ed il francese prova a guastargli la festa.
Seppi sente la tensione e commette due gratuiti
, il secondo dopo che Monfils gli ha risposto su un diritto con un colpo in mezzo alle gambe. Il francese sale così prima 0-30 e poi 15-40, due incredibili palle per il controbreak.
Sulla prima l'italiano è fortunato, il nastro devia la palla in maniera decisiva.
Sulla seconda ci pensa un esausto Monfils con un gratuito di diritto dopo uno scambio estenuante.
Ma non finisce qui, Seppi ha una voleé facilissima sulla rete per andare a match point ma la manda fuori di metri, terza palla break per il francese.
Ancora scambio durissimo, ancora errore di Monfils.
Finalmente Andreas decide che è ora di finirla, diritto vincente per andare a match point e poi voleé in tranquillità per la vittoria finale.

Bravissimo Andreas, la TOP20 non è più un miraggio.

 

Tsonga-Davydenko 60 36 64

Nella seconda semifinale si affrontano la testa di serie nr. 1, Jo-Wilfried Tsonga, e la testa di serie nr. 8, il russo Nikolay Davydenko.

Sono solo i due precedenti, entrambi vinti dal russo, ma i due non si affrontano dal 2008 e le cose nel frattempo sono un po' cambiate.

Tsonga è al nr. 7 del ranking (anche nr. 5 a fine febbraio), stabilmente ai vertici da un pò di tempo a questa parte e sta disputando un'ottima annata.
Il tennista francese ha vinto a Doha, fatto semifinale a Marsiglia, Wimbledon e Winston-Salem, quarti a Dubai, Miami, Montecarlo, Roma, Roland Garros ed al Torneo Olimpico.
Come si può notare grandissima continuità di risultati per il nr.1 transalpino, che a Metz è campione in carica avendo vinto il titolo l'anno scorso.

Davydenko invece (nr. 3 nel 2006) è lontano dai fasti di un tempo, quest'anno per lui solo due semifinali, a Rotterdam ed a Nizza. Il russo quindi cerca la prima finale della stagione.

Il match propone una netta contrapposizione di stili, gioco d'attacco ed esplosivo per il francese, gioco da fondo a campo e lunghi scambi per il russo.

Il primo set è sportivamente parlando una carneficina.
Tsonga gioca in maniera a dir poco spaventosa, non sbaglia niente, infila un buon numero di vincenti e non permette mai a Davydenko di entrare in partita.
Il francese sale facilmente 3-0, Davydenko ha 3 palle per tenere il servizio nel quarto game ma non le sfrutta. Tsonga con un gran passante di rovescio sale a palla break e con un diritto anomalo di inaudita potenza va sul 4-0.

Il nr. 7 del mondo gioca sulle righe, Davydenko non sa che pesci prendere e va fuori giri, Tsonga chiude in 30 minuti il primo set 6-0, perdendo solo 6 punti sul proprio servizio (il bilancio totale del set è 29-15 per il francese).
Tsonga piazza 13 vincenti e commette solo 4 gratuiti (3-11 per Davydenko).

Il russo offre sempre palle break quando serve e la cosa si ripete pure nel secondo game del secondo set.
Tsonga però non ne approfitta e finalmente il russo conquista il primo gioco del match.

Il francese ora abbassa un po' il ritmo (è anche naturale), Davydenko tiene meglio il campo ed inizia a farsi rispettare negli scambi.
Si procede regolari sono al 3 pari, poi arriva all'improvviso il primo passaggio a vuoto di Tsonga.
Il tennista locale incappa in due doppi falli nel settimo game e cede la battuta a zero, Davydenko non sta a guardare e prende la palla al balzo confermando il break per il 5-3.
Tsonga prova a reagire e sale 40-0 nel turno di battuta successivo ma poi commette altri disastri in serie, Davydenko infila cinque punti consecutivi e si aggiudica il secondo set 6-3 rimettendo l'esito del match in discussione.

Incredibile come il francese sia riuscito a rimettere in partita il suo avversario.

Il terzo set è di conseguenza molto equilibrato, Davydenko già ieri sera ha rimontato una partita quasi persa con Karlovic (6-0 al terzo ed un match point annullato nel secondo set), una volta rimessosi in carreggiata il russo combatte come può e non molla più una palla.

Tsonga ha subito un'occasione ad inizio terzo set per strappare il servizio al suo avversario, ma sbaglia con il dritto e Davydenko alla fine tiene la battuta.
Chi serve concede le briciole a chi riceve, non ci sono più grossi sussulti sino al 4 pari.
Nel nono game Davydenko commette un doppio fallo e concede una palla break a Tsonga che se la sfrutta va a servire per il match. Il russo con coraggio viene a giocarsela a rete, il passante del francese finisce fuori.
Ma Tsonga capische che è il momento di rompere gli indugi, grandissima risposta di diritto incrociato e seconda palla break. Davydenko annulla anche questa vincendo uno scambio da fondo campo. Il russo ha anche una palla per il 5-4 in suo favore ma un diritto anomalo di Tsonga la cancella.
Davydenko prova di nuovo a venire a rete, ma stavolta l'attacco è debole ed il francese passa con un diritto all'incrocio delle righe. Il russo completa la frittata, schiaffo al volo scellerato e palla in corridoio, c'è il break.
Tsonga va a servire per il match ben deciso, game a zero e chiusura con servizio vincente.

Per il francese sarà la 14esima finale della carriera, la seconda dell'anno. Il bilancio sin qui è 8-5.


 


 
 


 

Stefano Tarantino

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