01/09/2013 05:12 CEST - Us Open

Grande Pennetta a New York! Un sogno la semifinale?

TENNIS - Flavia Pennetta torna negli ottavi agli Us Open. Ha sconfitto l'amica e compagna di doppio Svetlana Kuznetsova 75 61. Ora sfiderà Halep (2-0 i precedenti per Flavia). In caso di vittoria, una tra Wozniacki, Giorgi, Vinci e Knapp. da New York, Ubaldo Scanagatta

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Us Open, Flavia Pennetta (Roberto Bartolozzi)
Us Open, Flavia Pennetta (Roberto Bartolozzi)
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Ci aveva perso 5 volte su 5 con la Kuznetsova, oggi n.29 e qui una volta campionessa dell’US Open 2004 (oltre che del Roland Garros 2009), ma stavolta Flavia Pennetta l’ha battuta giocando davvero alla grande, 7-5 6-1 in 1 ora e 23 minuti e per arrivare agli ottavi dovrà battere un’avversaria, la Halep, invece già battuta sia a Marbella 6-4 7-6 nel 2010 sia a Bastaad quest’anno 4-6 7-5 2-0  e ritiro della ventuneene rumena oggi classificata al 21mo posto Wta.
Una Pennetta che continua a stupire perché sembra _ ad un anno esatto dal’operazione al polso _ sembra che giochi meglio sia come servizio che come dritto rispetto a quando era salita a top-ten.
Francamente una resurrezione stupefacente. Non erano pochi quelli che solo pochi mesi fa la consideravano finita, pronta per la pensione. Ora un grande match con la Errani – ed un’Errani alle prese con qualche problema di tipo psicologico _ poteva non bastare a decretare la sua piena ripresa, ma quando i match giocati alla grande cominciano a essere già due e contro tenniste che sanno giocare anche molto bene, beh si può credere che il processo di…ringiovanimento sia in atto.

Serve davvero bene e contro una tennista che aggredisce le battute altrui con grandi risposte è riuscita a tenere sempre il servizio tranne che in una sola occasione, quando ormai aveva la partita in tasca, sul 7-5,5-0.

Questa era una dote che la Pennetta ante-operazione non aveva. Ha salvato 7 pallebreak  spesso con la battuta, servendo anche a 109 miglia orarie. Come sia riuscito a migliorarlo adesso proprio non so capire. Ma vi assicuro che è successo.

Stessa cosa per il dritto. Lo sbaglia molto meno. Gli scambi con la Kuznetsova li ha tenuti alla grande, sulla diagonale del dritti “Forse muovo meglio la mano” dice Flavia prima di aggiungere: “Ma i colpi più costruiti, dritto e servizio, sono quelli che nei momenti di maggior tensione possono tradirmi”.
Ieri non l’hanno mai tradita.  La russa picchiava piatto, Flavia gliela liftava un po’ per non darle una palla pulita. E, se ascoltate l’audio della sua intervista, sentirete anche l’estrema lucidità con il quale descrive il suo piano tattico. A tal punto che mi è venuto da pensare, e gliel’ho pure detto: “Ma allora quelle cinque volte che ci avevi perso sapendo tutte ‘ste cose?” . E lei: “Non pensiamo a quelle cinque volte, pensiamo a questa.”
Nel primo set la Kuz che aveva cominciato a servire per prima è stata sempre avanti, anche se sul 2 pari la “Penna” ha avuto la pallabreak. Poi tutto è andato con i servizi fino al 5 pari quando c’è stato un game di 14 punti dopo il 40-15 iniziale per la Kuz. Scambi anche furibondi, con la Kuz che giocava colpi pesanti e la Penna che non arretrava. Di rovescio Flavia non ha sbagliato una palla, ma come detto anche di dritto è stata bravissima. I punti che ha perso sono quasi sempre stati conquistati dalla Kuz. Ma Flavia ha dimostrato anche una condizione atletica assolutamente sorprendente, se si pensa a quel che si diceva mesi fa. Arrivava sulle palle corte con una souplesse incredibile, staccava una mano dalla presa abitualmente bimane, giocava di rovescio lungolinea rasoiate con il taglio sotto la palla assolutamente mirabili. Chapeau.
Il game più difficile, e forse decisivo per stroncare le velleità della Kuz era però, vinto il primo set in 48 minuti nonostante uno 0-15 evitabile sul 6-5 e servizio, il secondo del secondo set, dopo il break alla Kuz a zero (favorito da un doppio fallo di abbrivio della russa cresciuta in Spagna). 18 punti con 4 pallebreak per la russa, annullate con bel coraggio (altra prerogativa che non è sempre stata sua: Flavia ha giocato grandi partite, ma talvolta anche con il freno tirato, ne ha recuperate altre quando la situazione era semi-disperata – i famosi sei matchpoint con la Zvonareva qui all’US Open ). Un dritto vicncente, un servizio a 107 miglia orarie..ma ancora più brava a tenere di testa quando avendo sbagliato un rigore sulla pallagame del 2-0 _ un dritto sopra la rete tirato lungo a campo aperto _ non si è disunita, ha annullato la quarta pallebreak con un altro bel servizio e poi ha portato a casa il game che ha “spezzato” in due il cuor fragile della muscolosissima amazzone russa. In 16 punti la Kuznetsova ne ha fatti 2. Ha perso un servizio a 15 e un altro a 0, mentre Flavia nel mezzo ha tenuto il servizio sul 3-0 a 15. Sul 5-0 per Flavia, come detto, la Penna si è concessa qualche seconda palla più timida, “ho messo il sedere un po’ più indietro…” e la Kuz l’ha aggredita con i colpi della disperazione. Poi la fine, con al Kuz che faceva registrare 35 errori gratuiti contro i 13 di una Flavia quasi perfetta. Flavia ha vinto 44 punti su 79 scambi da fondo secondo stats a mio avviso discutibili perché soggettive. Per me ne ha vinti più del 56%.
Nel frattempo alla Halep, vittoriosa sulla Kirilenko per 6-1 6-0 (!), colleghi poco preparati sulla Resurrezione della Penna, avevano chiesto alla rumena: -Come ti prepari per il match con la Kuznetsova? Cosa farai con Svetlana? – Vi risparmio la risposta, banale e …inutile.
Segnalo invece quelle della Penna sul conto della Halep: “Mi ricorda la Wozniacki, è un muro. Dritto e rovescio quasi uguali, un tantino meglio il rovescio, devo fare io il gioco perché lei recupera tutto…Non farà molti punti magari ma è difficile farglieli”.
Ma quel che importa adesso è che Flavia non dubita più di se stessa. A ritirarsi non ci pensa più. E’ in ottavi e potrebbe essere la prima italiana a centrare 4 volte i quarti nello stesso Slam.  Dopo mesi di dubbi e sofferenze: “Abbiamo mangiato tanti momenti brutti…e alla ripresa mi mancavano tante cose, l’essere lontana dalle competizioni, il senso della gara…e noi donne già siamo un po’ instabili, non abbiamo tanti punti fermi, non c’è stata una sola cosa che non andava bene, era un insieme di cose che andavano…messe assieme”.
Ora l’ha fatto. E se battesse la Halep, con la rumena certo in grande forma, beh nei quarti non è detto che non possa trovare un’italiana: lassù in quel quarto la Wozniacki è accerchiata dalle nostre. L’ex n.1 ha la Giorgi e poi la vincente del derby Vinci-Knapp. Anche in termini di quantità, di omogenità di …squadra, una azzurra in semifinale ce la meriteremmo.

PENNETTA - HALEP: 2-0

2013 WTA Bastad (SWE) Clay Flavia Pennetta Simona Halep 4-6 7-5 2-0 ret.
2010 WTA Marbella (ESP) Clay Flavia Pennetta Simona Halep 6-4 7-6(4)

 

Da New York, Ubaldo Scanagatta

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