28/12/2013 18:46 CEST - ATP

Federer: da Melbourne con Edberg per 10 settimane!

Esclusiva intervista  di Roger Federer a Andreas Schmid del giornale di Basilea.“Io Roger sarò con  Edberg: sono un giocatore interessante da allenare".  Dallo svedese a Becker, dalla gravidanza di Mirka alla Davis, Djokovic con Boris, Lendl con Murray... Nuova Wilson per lui. Traduzione di Francesco Cangiano

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Edberg nuovo allenatore di Federer
Edberg nuovo allenatore di Federer
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Alla stesura di questo articolo e notizie relative di contorno hanno collaborato Andreas Schmid del Basler Zeitung, Francesco Cangiano che l'ha tradotta, Claudio Giuliani che ha pubblicato tempestivamente la notizia e condotto varie ricerche. Va rngraziato anche il  lettore


 


Sono le 8 di mattina ora locale svizzera, nel giorno di Santo Stefano. Come d'accordo suona puntuale il telefono. Dall’altra parte della linea: Roger Federer. “ Ciao, come va?”
Cosi’ comincia la star mondiale del tennis una conversazione che durerà una buona mezz’ora e si schiarirà la voce diverse volte.
-Un raffreddore?
“ Si', ma e’ in fase finale di guarigione”, spiega lui. Quindi nessun motivo per preoccuparsi.

Federer sara’ prontissimo, così almeno dice di essere  lui, per la nuova stagione. E' volato ieri a Brisbane dove domenica comincia il torneo sul cemento dell’ATP, categoria 250. Li’ il giocatore di Basilea è  testa di serie numero 1,il favorito quindi,  un ruolo che negli ultimi difficili mesi non ha piu’ ricoperto.


-Roger  lei ha sorpreso i propri fans nelle ultime settimane con alcune novita. Cosi’ come con la notizia uscita proprio alla vigilia di Natale, che diventera’ nel 2014 padre per la terza volta.
Quando succedera’ esattamente?

“Non mi piace dare dettagli precisi a questo riguardo, non ne parlo volentieri, anche se tutti me li chiedono. Alla fine è un qualcosa di molto personale. Importante adesso e’ che Mirka stia bene e che affronti di nuovo una serena e buona gravidanza. Così come l’ultima volta. All’epoca, nel 2009, affronto’ senza problemi il match drammatico in 5 sets contro Andy Roddick, ed era all’ottavo mese. Non credo che fosse una cosa scontata. Finora sta bene, speriamo che le cose restino cosi’.

-E quando il terzo erede arriverà che cosa prevedete di fare?

“…Saremo abbastanza flessibili, per poter reagire ad ogni occorrenza. Questa e’ un aspetto positivo del calendario dei tornei ATP:  si puo’ improvvisamente e velocemente reagire qualunque cosa accada. . Quando succede qualcosa di importante, allora gioco un po’ meno per poi giocare nelle settimane successive molto di piu’. Quest’anno ho inserito di mia iniziativa nel mio programma i tornei di Amburgo e Gstaad. Questo genere di  cambiamenti dell’ultimo momento sarà possibile anche nella nuova stagione”.

-Cambieranno molte cose per lei quando diventerà padre di tre bambini anziche’ di due soltanto?

“No, non penso particolarmente. La domanda trovera’ una risposta durante i primi sei mesi o un anno dopo la nascita. Mi ricordo ancora bene che cosa pensavamo prima della nascita delle nostre gemelle: 'Sara’ dura!' ci dicevamo.  Alla fine invece e’ andato tutto bene, E adesso crescendo, le cose stanno diventando sempre piu’ facili. Per questo motivo ho molta meno paura adesso riguardo a quel che il futuro ci riservera’, ripensando ad allora”.


- Ci ha sorpreso anche la notizia, della sua collaborazione con Stefan Edberg, segnalata già durante la sua preparazione. Come e’ accaduto?

“Tempo fa ho pensato a questa cosa: non sarebbe una cosa incredibile se il mio idolo di allora trascorresse una settimana con me? Se dopo la cosa non avra’ un prosieguo, so what! Almeno avremmo trascorso un paio di giorni interessanti insieme, parlato del mio tennis e forse avro’ ricevuto qualche input da lui. Edberg ha riflettuto molto sulla mia richiesta, perche’ ha poca esperienza come coach e la cosa era nuova per lui. Sono stato molto molto contento quando alla fine  mi ha detto di voler accettare la mia proposta.”

-Stefan Edberg diventerà un asset fisso del suo team di allenatori?
"Ne stiamo parlando. Saremmo molto lieti, se durante la nuova stagione, lui venisse a far parte per qualche settimana del nostro. staff. (Poche ore dopo questa dichiarazione fatta ad Andreas Schmidts, sul proprio sito Roger Federer ha annunciato ufficialmente che Stefan Edberg sarà con il suo team fin dal prossimo Australian Open, con un accordo che lo vedrà impegnato per una decina di settimane). Severin Luthi resta  il mio primo coach.. Pierre Paganini rimane il mio preparatore atletico, e Stephane Vivier il mio fisioterapista.

-Può essere che per il fatto di avere anche  Edberg nel suo team,  il suo gioco diventi ancora piu’ offensivo?

“No, No. La gente si  immagina cose sbagliate quando dimostra di pensarla così. Se tu ti allenassi con Thomas Muster, non vorrebbe dire che in futuro cominceresti a colpire tutte le palle stando tre metri dietro la linea di fondo. Esattamente allo stesso modo non vuol dire che scenderai continuamente a rete e giocherai sempre tutte volée, se hai lavorato insieme a Stefan Edberg. Ogni giocatore ha il suo stile  le sue idee con cui confrontarsi. Io ascolto volentieri. Ero sempre contento di ricevere gli input dei miei precedenti allenatori. Ma sono io che alla fine devo mettere in pratica le cose. Col mio tipo di tennis posso scegliere di giocare come preferisco, non solo a rete ma anche da dietro. Per questo motivo penso che sono un tennista piuttosto interessante da allenare”.

-Che cosa l’ha colpita di piu’ di Edberg?

“Beh, di certo io non saro’ mai in grado di poter giocare le volée esattamente come le sa fare lui. Lui ha trascorso tutta la sua vita tennistica a rete,andando sempre all'attacco. E cosi’ ha raggiunto tutti i suoi successi. Io ho incontrato negli scorsi anni varie volte Edberg e non sono mai  rimasto  deluso dai nostri incontri. Stefan si comporta sempre molto bene, ha un approccio sempre positivo, direi gioioso, alla vita. Questo per me e’ molto importante”.

-Lei avrebbe potuto lavorare anche con Boris Becker…

“Vero, ma sono arrivato un pochino tardi (e lo dice accompagnando la frase con una risata). Boris... era gia’ impegnato” (aggiunge a mezza voce, poco convinto)..

-Qual è stata la sua prima reazione, quando ha sentito che Boris Becker è diventato il nuovo allenatore di Novak Djokovic?

“Quando io e Boris ci vediamo, facciamo sempre una chiacchierata. Comunque sono rimasto sorpreso  della cosa anche io,esattamente come gli altri. Non avrei mai pensato che tornasse in prima lineadavvero  attivo nel mondo del tennis e che tornasse a viaggiare cosi’ tanto. E anche che desiderasse stare ogni giorno sul campo da tennis. Anche se lui ha sempre lavorato molto come commentatore per Sky e per la BBC a Wimbledon”.

 

-Boris Becker vive nel frattempo in Inghilterra. Anche perche’ lui si sente incompreso in Germania. Infatti i commenti riguardo al suo nuovo lavoro come allenatore di Djokovic sono stati negativi in Germania, diversi addirittura  pessimi quando non  maligni...

“Mi dispiace per questo. Perche’ cio’ che ha fatto Boris sui campi da tennis, non l'ha fatto nessun altro. Becker ha avuto una carriera incredibile. Cosa e’ successo poi, sono suoi affari privati”.


- Andy Murray lavora insieme a Ivan Lendl, Stan Wawrinka con Magnus Norman, Djokovic con Becker, Lei ora prenderà consigli da Edberg. E’ questo un nuovo trend nel tennis, collaborare con le Stars degli anni ottanta-novanta?

“Io posso parlare solo per me: con Stefan Edberg possiamo parlare allo stesso livello.  Ha avuto anche lui grandi successi e sa che cosa vuol dire giocare ad alti livelli. Trovavo eccitante intrattenermi con un giocatore di quella generazione che lei ha appena citato. A parte Peter Lundgren, non ho mai collaborato con un giocatore di quella generazione. Paul Annacone, Tony Roche o Jose’ Higueras sono tutti piu’ vecchi”.

-In estate ha provato per la prima volta una racchetta con l'ovale più ampio, una Wilson che però  ha smesso di usare dopo aver perso prima del previsto dal torneo di Gstaad. Adesso durante la preparazione ha provao  un nuovo modello. Tornerà a giocare in Australia  con quello?

“Si andro’ in Australia con un modello simile a quello del mio primo tentativo. In realta’ volevo riprovarlo dopo gli US OPEN. Ma ho avuto tanto da fare con me stesso e il mio gioco che ho preferito lasciaro stare. Adesso ho avuto piu’ tempo per cambiare qualcosa e per lavorare ai dettagli insieme al mio sponsor Wilson”

-Uno si potrebbe domandare: 'Ma perchè mai devo cambiare una racchetta, se con quella  ho vinto così tanto?

“E’ una realta’ che il tennis e la tecnologia delle racchette cambiano e si sviluppano continuamente. Comunque bisogna pensarci due volte prima di cambiare una racchetta. La racchetta e’ troppo importante. Adesso pero’ sento che e’ il momento adatto per tentare questo cambiamento. Ho giocato due settimane e mezzo ininterrottamente con la nuova racchetta e ho fiducia che funzionerà bene per me. Sento bene la nuova racchetta in mano.  Ma la verita’ verà dal campo. Vedremo come funzionera’ la cosa nei tornei in Australia.”

-Prima del 2013 lei  disse che sarebbe stato un anno di transizione. Che cosa si aspetta per il 2014?


“Niente, devo soloaspettare l’inizio. Le mie sensazioni di pancia dicono che verso  Marzo-Aprile sarò in piena forma. Allora recuperero’ cio’ che ho lasciato indietro lo scorso anno. Le scorse settimane ho fatto esattamente tutto cio’ che volevo fare. In questo momento funziona tutto. E’ stato diverso nella stagione scorsa, perche’ i dolori alla schiena mi hanno costretto tsia a fermarmi sia a rallentamenti negli allenamenti.. Adesso ho finalmente potuto di nuovo provare alcune cose, alle quali avevo  dovuto rinunciare nella primavera e nell'estate scorsa”.

-Nessun obiettivo concreto allora per il 2014?

“Dico semplicemente questo: molte cose sono possibili. Alla fine della stagione le cose sono andate molto meglio che durante l'anno. Nonostante i miei problemi ho finito l’anno al numero 6 del mondo: per quello che ho passato  e’ incredibile e questo mi dà fiducia, morale”.

- Nella stagione scorsa, avrebbe potuto risparmiarsi critiche e  polemiche  se subito  avesse detto: 'Non ho potuto giocare bene, perche’ ero infortunato'. Invece così come ha fatto e’ emerso su maggiormente, sui media, un altro concetto-sospetto: Federer perde perche e’ troppo vecchio....

“Dopo una sconfitta non voglio tutte le volte trovare una scusa. Questo anche per una forma di rispetto nei confronti del mio avversario. Forse anche lui ha può aver avuto problemi simili ai miei. Preferisco lottare da solo e uscire dal mio buco. Solo quando i problemi fisici durano a lungo, allora ha più senso parlarne. Come ho fatto lo scorso anno a Gstaad….”

-… dove sarebbe stato meglio per lei ritirarsi e non giocare nemmeno, no?

“Si ha ragione,, in futuro staro’ piu’ attento ad ascoltare il mio corpo. Anche se a me non fa piacere cancellarmi all'ultimo momento da un torneo e’ sicuramente meglio essere onesti con se stessi e dire: 'Amici, cosi’ non ha senso'.  Non mi sono ancora mai ritirato durante un matche  vado molto fiero di questo. Ma d'altro canto non devo sforzare il mio fisico quando questo dimostra di avere  problemi”.

-Parliamo ancora una volta di Coppa Davis. La Svizzera gioca a fine gennaio a Belgrado contro la Serbia. Lei Roger la giocherà?

“Sara’ molto difficile, soprattutto dopo le novita’ degli ultimi giorni. Ecco perche’ sono in contatto sempre con Severin Luthi e Stanislas Wawrinka. Sono contento che lo spirito di squadra e il rapporto siano cosi’ buoni. Questo rende tutto piu’ facile”.

-Marc Rosset crede che le chances di vincere la Davis Cup sarebbero buone come non mai...

“Credo che le buone chances ci siano state anche prima. Ma al contempo va detto che per me  la Davis Cup e’ un argomento difficile da affrontare. Mi costa molte energie e impegno prendervi parte. Bisogna pesar bene che cosa si vuole e che cosa no. Onestamente è abbastanza improbabile che io possa giocarla”.

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Questo qui di seguito è il messaggio che Roger Federer ha postato tramite la sua pagina Facebook, dando così quell'ufficialità alla collaborazione fra lui e lo svedese Stefan Edberg che nell'intervista a Andreas Schmidt aveva soltanto lasciato trapelare.

"Sono felice di annunciare che a partire da Melbourne, Stefan Edberg si unirà a Severin Lüthi nel mio coaching team. Severin, che fa parte della mia squadra da oramai 7 anni, passerà gran parte delle settimane con me mentre Stefan è d'accordo nel lavorare almeno 10 settimane a partire dagli Australian Open. Lui è stato un mio eroe tennistico di gioventù e sono veramente felice di passare tempo con lui, oltretutto imparando da lui"

 
"Sono davvero entusiasta di entrare a far parte del team di Roger e spero che insieme potremo tirar fuori il suo miglior tennis", ha commentato Stefan Edberg, che insieme a Boris Becker, nuovo coach di Nole Djokovic, e ad Ivan Lendl, coach di Andy Murray da quasi due anni (31 dicembre 2011), darà vita ad un revival anni '80-'90 sugli spalti dei tornei più prestigiosi al mondo.
 
"Roger avrà un calendario pieno il prossimo anno e quindi entrambi volevamo che avesse un team solido alle spalle," ha aggiunto Severin Luthi, che segue a tempo pieno l'ex numero 1 del mondo dal marzo del 2009. "Voglio continuare a migliorare ed innovare il gioco di Roger e non vedo l'ora di iniziare a lavorare con Stefan. Come Roger, ho un tremendo rispetto per Stefan e sono sicuro che porterà tanto in seno al nostro team così che Roger possa continuare ad inseguire titoli nel 2014."

 

 

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