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Il serve & volley nel 2009

La stagione dei volleatori tra delusioni (Feliciano Lopez su tutti), piccole imprese (Ram, Zverev, Kontinen) e inaspettati ritorni, come quello di Taylor Dent. Stefano Broccoli

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Tra i grandi numero uno del recente passato la presenza di giocatori di attacco è notevole:John Mcenroe era ancora il primo giocatore del mondo nell'estate del 1985. Pochi anni dopo ai vertici sono saliti Stefan Edberg, Boris Becker e Pete Sampras, tutti tennisti dalle spiccate attitudini offensive. Roger Federer si faceva conoscere al mondo sui campi dell'England Club battendo il 7 volte campione Sampras con un gioco da erbivoro puro e nel 2003 vinse il suo primo titolo a Wimbledon seguendo costantemente a rete la prima. In tempi più recenti l'ultima finale di WImbledon giocata " da erba" è stata quella tra Amelie Mauresmo e Justine Henin nel 2006 in cui le due contendenti hanno mostrato degli scambi che non hanno fatto rimpiangere le volleatrici del passato. Dai tempi di Becker e di Edberg ma anche da quelli di Sampras e del primo Federer le cose sono decisamente cambiate: il progressivo rallentamento delle superfici, l'evoluzione delle racchette e soprattutto delle corde, il costante miglioramento delle prestazioni fisiche degli atleti e della ricerca della palla hanno complicato le cose ai giocatori che prendono la via della rete. Gli adepti del serve & volley sono sempre di meno e più in difficoltà nel proporre i loro schemi offensivi ma i loro exploit fanno sempre notizia. Il serve and volley e più in generale il gioco di rete rimangono tra le tattiche più divertenti e spettacolari che il tennis possa proporre. Nel tennis videogame di oggi tra le frustate di Del Potro e il top spin esasperato di Nadal c'è ancpra spazio per un match come l'ormai famoso Dent-Navarro degli Us Open. Radek Stepanek è uno di quelli che può maggiormente sorridere del suo 2009. Pochi i rimpianti di questa sua annata,forse solo il recente match di Coppa Davis con Ferrer perso al quinto dopo aver dominato i primi due set. In molti forse conoscono il ceco solo come un tennista antipatico e scorretto, non proprio avvenente e vestito con completini improbabili, famoso per la sua racchetta esagonale e i suoi fidanzamenti con Hingis e Vaidisova. Rischia di passare in secondo piano il gioco spettacolare e insolito che il tennista ceco riesce a proporre: serve & volley, magnifiche smorzate, attacchi in controtempo e più in generale un'intelligenza tattica che si riscontra in pochi altri casi nel tennis odierno. Nel 2009 Radek è partito subito col botto vincendo Brisbane su Verdasco (che da li a poco avrebbe fatto semifinale a Melbourne battendo peraltro proprio il ceco), e ripetendosi poco dopo a San Jose su Mardy Fish. La continuità il ceco la mantiene anche nei mesi successivi ma è nella seconda parte di stagione che ritrova il picco del suo rendimento: ottavi agli Us Open, quarti a Shangai e semifinale a Parigi-Bercy e a Basilea dove per poco non riesce a battere Novak Djokovic. In Davis conduce la Repubblica Ceca in finale grazie al match capolavoro in cui batte 16-14 al quinto Ivo Karlovic che quel giorno realizza 78 ace, prima di capitolare in finale contro Ferrer dopo aver incantato per due set. Tutti questi risultati hanno consentito a Stepanek di chiudere la stagione al numero 12 del mondo, classifica di tutto rispetto che evidenzia una grande costanza del ceco e conferma che un gioco d'attacco fatto d'intelligenza e di variazioni può essere ancora redditizio.
Se Stepanek è da anni una certezza ad alti livelli,il già citato Taylor Dent ha dovuto fare più volte i conti con i suoi innumerevoli problemi fisici, sistemati i quali è riuscito piano piano a riproporsi nel circuito maggiore. La ritrovata vena di Dent si è evidenziata nella primavera americana in Florida a Delray Beach e soprattutto a Key Biscayne dove,dopo aver superato le qualificazioni,ha battuto tennisti del calibro di Almagro e Robredo perdendo solo nel quarto turno con Roger Federer in un match dal punteggio secco ma piacevole. Dopo la sconfitta inaspettata al primo turno di Wimbledon con Gimeno-Traver,Taylor si è fatto vivo nella seconda parte dell'anno con l'ottimo terzo agli Us Open battendo fra l'altro due atipici spagnoli volleatori: Feliciano Lopez e Ivan Navarro. Gli ottimi risultati nei challenger americani successivi come la vittoria a Tulsa, Knoxville e la finale a Champaign gli hanno consentito di rientrare finalmente nei 100 e issarsi fino alla 76esima posizione del ranking. In un anno Taylor Dent è riuscito a scalare ben 800 posizioni ed a rientrare nelle zone di classifica che più gli competono. La stagione 2010 inizia per lui con i migliori propositi e agli Australian Open sarà di diritto nel tabellone principale. A tratti si si è rivistto anche Micheal Llodra: non più ai livelli del 2008 quando vinse a Rotterdam e ottenne il suo best ranking(n.36)ma comunque capace di mostrare sprazzi di gioco notevoli. Concentrati quest'anno nei due tornei indoor casalinghi di MArsiglia e Lione dove la sua vittima prediletta è stata Gilles Simon con cui sembra trovarsi perfettamente a suo agio(4-0 negli scontri diretti).Il parigino non è giocatore di grande continuità ma le sue volèe sono un qualcosa di raro nell'attuale panorama tennistico e resta un piacere apprezzarlo quando è on fire.Llodra ha chiuso la stagione dignitosamente,al numero 67 del ranking.Il 2009 è stato anche l'anno di Rajeev Ram e Sergiy Stakhovsky capaci di entrare prepotentemente nei 100.L'estemporaneo ucraino ha trovato due ottime settimane autunnali in Russia:a Mosca ha perso solo dal futuro campione Youzhny mentre a San Pietroburgo ha ottenuto un insperato successo battendo anche Marat Safin alla sua penultima apparizione prima del ritiro. L'annata di Rajeev Ram è vissuta sul successo ottenuto nel tempio newportiano della hall of fame in fianle su Querrey e proseguita con alcuni ottimi risultati nei challenger autunnali (vittoria ad Aachen in Germania) che lo hanno portato all'attuale 79esima posizione della classifica mondiale. Tra gli "attaccanti" particolarmente deludente l'annata di Feliciano Lopez. Molti primi turni e pochi risultati di rilievo per lui tra cui spicca sicuramente la semifinale ottenuta nel Master 1000 di Shangai. Ma oltre a questo e all'ennesima Davis conquistata c'è ben poco nella stagione dello spagnolo,ben lontano dai livelli raggiunti nell'anno precedente. Il serve & volley del 2009 ha vissuto anche sui quarti a Roma di Mischa Zverev, sull'Haas erbivoro capace di vincere ad Halle battendo Djokovic, sulle ritrovate discese a rete di Federer nel primo set e mezzo della finale di New York. E poi le piccole imprese del giamaicano Dustin Brown,il gioco "a tutto campo" di stampo federeriano messo in mostra da Amer Delic agli Australian Open, i primi lampi di un nuovo giovane adepto del serve & volley,il finlandese Henri Kontinen. Anche nel 2009 i sostenitori del gioco d'attacco si sono presi le loro piccole soddisfazioni;del match Dent-Navarro si è già parlato tanto. C'è chi l'ha definito come ill miglior match dell'anno,preferendolo addirittura ad incontri come Nadal-Federer o Nadal-Verdesco degli Australian Open o altri che non l'hanno gradito per il livello di secondo piano dei due protagonisti. Di certo il match è stato uno spettacolo diverso oggi come oggi, divertente e di rara intensità,esempio di come il serve & volley possa ancora coinvolgere migliaia di appassionati. L'auspicio per l'anno che verrà è di vedere tanti altri match di quel livello,magari anche in turni più avanzati di un grande torneo.

Stefano Broccoli

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