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25/06/2010 21:14 CEST - Wimbledon

Federer inizia a fare sul serio

Finalmente una prestazione convoncente di Roger che ha ben giocato contro Clement. Djokovic si trova Hewitt negli ottavi e non sarà un match scontato. Venerdì 3 italiani in gara con possibilità concrete per Pennetta e Fognini. Rino Tommasi

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La natura non fa sconti. John Isner, the marathon man come l’americano è stato immediatamente battezzato, ha pagato lo sforzo della sua impresa ed è stato battuto in tre rapidi set dall’olandese De Bakker che aveva avuto anche lui un primo turno tribolato (16-14 al quinto la sua vittoria) ma se l’era cavata in una sola sessione. La cosa più clamorosa, e che da l’idea di come fosse conciato Isner, è che dopo aver messo a segno 112 aces nella sfida infinita con Mahut, oggi non ne ha realizzato nemmeno uno. Gli rimane la soddisfazione di essere entrato nel Guiness dei primati con buone probabilitàdi rimanerci per tutta la vita.

Per Roger Federer buona la terza. Dopo aver lasciato due set al colombiano Falla ed uno al serbo Bozoljac ha liquidato rapidamente il francese Clement, che sta giocando gli ultimi tornei della propria carriera. Si sta riproponendo ad ottimo livello l’australiano Lleyton Hewitt che ha vinto questo torneo nel 2002, l’Open degli Stati Uniti nel 2001 dominando Sampras, un paio di Masters ed è stato numero uno in classifica prima dell’avvento di Federer. Hewitt ha battuto in tre set il francese Monfils ed ora minaccia il cammino del serbo Djokovic, che ha eliminato lo spagnolo Montanes. Un altro giocatore che ha condiviso con Hewitt la fase di passaggio tra l’era Sampras e l’era Federer, vale a dire Andy Roddick, ha avuto i suoi problemi per superare il tedesco Philipp Kohlschreiber un giocatore che pare costruito apposta per guasatare qualche pronostico.

Nel singolare femminile è stato formalizzato il più interessante incontro degli ottavi di finale, il derby belga tra Kim Clijsters e Justine Henin. La Henin, che ha vinto sette titoli dello Slam ma mai questo torneo, ha battuto in due set la russa Nadia Petrova. Dal momento che gli organizzatori di Wimbledon hanno voluto ignorare le indicazioni del computer nel designare le teste di serie avrebbero potuto evitare che un incontro di questo valore si svolgesse al quarto turno.

Venerdì ci giochiamo quello che resta, dopo cinque giornate di Wimbledon, del nostro tennis, nel senso che vanno in campo i tre italiani che hanno raggiunto il terzo turno. Non essendo riuscita, per sua stessa, onesta dichiarazione, a gestire il grande trionfo di Parigi Francesca Schiavone, abbiamo in corsa Flavia Pennetta e Sara Errani nel femminile, il solo Fabio Fognini nel maschile. Credo che ci siano buone possibilità di fare ancora qualche passo avanti, in particolare la Pennetta, favorita contro la ceka Klara Zakopalova, potrebbe raggiungere addirittura i quarti di finale. Sul suo cammino troverebbe infatti la rumena Dulgheru oppure l’estone Kaia Kanepi, entrambe largamente alla sua portata anche se lei dice che l’erba le piace poco.

Poche speranze invece per Sara Errani anche se le qualità agonistiche della romagnola impediscono di considerarla battuta prima di andare in campo. Gioca contro la polacca Agnietzka Radwanska, che ha lasciato solo due games alla nostra Brianti, quindi avrebbe bisogno di un miracolo per passare il turno. In quanto a Fognini è incoraggiante che sia riuscito a vincere, dopo quella contro Monfils al Roland Garros, una partita di cinque set. L’avversario, l’americano Russell, non era di prima grandezza , anzi ci si poteva attendere una vittoria più rapida e meno complicata ma non mi pare il caso di fare i difficili anche perché il suo avversario, Julien Benneteau, è giocatore solido ma non impossibile, in termini di classifica e di esperienza.

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker