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15/07/2010 12:39 CEST - Atp Bastad

Seppi finalmente raggiunge i quarti

A distanza di quasi un anno l’altoatesino raggiunge i quarti di un torneo Atp. Lo fa, dopo 2 ore e 30 di gioco, nel giorno che commemora la presa della Bastiglia, al termine del derby contro uno Starace un po’ sottotono ma sempre combattivo. Ora rischio Soderling. Christian Turba

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In questo mercoledì 14 luglio, festa nazionale in Francia (presa della Bastiglia), il panorama tennistico presenta però delle tinte piuttosto italiane.
In attesa di vedere le nostre Brianti e Pennetta fare il loro ingresso in campo a Palermo, la giornata si apre infatti con un derby tutto tricolore, che in quel di Bastad vede opposti l’attuale numero 1 italiano, Potito Starace, e l’ex capoclassifica azzurro Andreas Seppi. Una vera e propria “bella” per due giocatori i cui head-to-head sono in perfetta parità (vittoria di Starace a Kitzbuehel nel 2007, impattata dal successo di Seppi nel torneo di New Haven dell’anno successivo): il vincitore della disfida troverà, nei quarti, il vincitore di un altro derby, questa volta svedese, che vede opposti gli idoli locali Robin Soderling e Andreas vinciguerra.

Quando c’è di mezzo di Seppi, il break in apertura di primo set è sempre preventivabile. Questa volta, però, l’altoatesino non subisce il break, bensì lo strappa, rimontando dal 40-15 con l’ausilio di 2 palle corte abbastanza inusuali nel suo repertorio e chiudendo, dopo un dritto di Starace uscito di pochi millimetri, con un’ottima accelerazione in rovescio lungolinea a campo aperto. Nel game successivo, l’allievo di Massimo Sartori tiene il servizio mostrando (deo gratias!) un gioco aggressivo e mettendo alle corte Potito con continue variazioni di angoli. Quanto al tennista di Cervinara, nelle battute iniziali del match sembra imballato e, strano a dirsi viste le sue caratteristiche, subisce la pressione da fondocampo imposta dal suo compatriota trentino: quest’ultimo, con un dritto incrociato a fil di riga, arriva anche a procurarsi una palla del doppio break sul 4-2, ma il numero 1 azzurro l’annulla grazie a un servizio vincente sulla linea e riesce poi a portare a casa il gioco. Seppi però continua a dimostrarsi molto solido, anche al servizio, e a costruirsi punti su punti. Al momento di chiudere i conti, come sua abitudine, s’impappina e va sotto 0-30, ma per sua fortuna Starace lo grazia spedendo per un soffio in corridoio due dritti incrociati (in risposta e al termine di un duro scambio da fondo), prima che Andreas s’improvvisi per un attimo novello Edberg con una demivolée incrociata calcolata col bilancino e concretizzi il set point grazie a un servizio vincente.

Il secondo set inizia in perfetto equilibrio: il numero 69 mondiale, nei suoi game di risposta, crea maggiori difficoltà a Seppi di quanto non faccia costui a situazioni invertite, ma al momento di concretizzare si di mostra un po’troppo difensivo e inoltre non riesce ancora a trovare completamente la misura del suo diritto incrociato (sbagliando tanti colpi per un nonnulla). L’ennesimo errore di questo tipo, in occasione della prima palla break del suo incontro (sul 30-40 del quarto game), lo induce a scagliare la racchetta a terra. Al di là di questo, però, il campano gioca decisamente meglio che nel primo set e , sul 2-2 0-15, produce il punto più bello della partita, una volée smorzata, giocata quasi all’indietro, in risposta a un ottimo passante in rovescio incrociato giocato da Seppi nei piedi dell’avversario. Molto efficace al servizio (89% di prime palle), Potito mantiene agevolmente i suoi turni di battuta e, anche quando va in leggera difficoltà (sul 3-3 40-30, da 40-0) ne esce grazie agli aces. Dal canto suo, l’atleta di Caldaro appare sempre più in difficoltà, difficoltà che si palesa nella sua interezza nel corso dell’ottavo game del set: con uno dei suoi marchi di fabbrica, il colpo a metà campo (in questo caso un rovescio) gettato in rete dopo essersi aperto gli spazi, Andreas concede due palle break all’avversario, e basta un nastro malefico che trascina in corridoio un dritto incrociato per fargli perdere il servizio. A questo punto, come un falco, Starace ghermisce la preda e conquista il secondo set col punteggio di 6-3.

L’atmosfera, all’inizio del set decisivo, è estremamente rilassata. I due, nel game d’apertura, giocano un punto molto divertente e combattuto, nel quale Starace rispedisce per due volte Seppi a fondo con due volée pallonetto e conclude con una demi-volée -meno difficile di quella del secondo set- sul passante in recupero dell’altoatesino: al termine, vanno a rete a stringersi la mano come se il match fosse finito. In un certo senso, la cosa corrisponde al vero: sull’1-1, Potito gioca un ottimo game di risposta, ribattendo alle accelerazioni del suo avversario con colpi sempre liftati e profondi, e chiude alla seconda palla break giocando uno splendido rovescio lungolinea all’incrocio delle righe, dopo aver rimandato al mittente tutti i suoi attacchi. Potito sembra ora padrone del gioco e manda Andreas dove vuole grazie al suo tiqui-taca da fondo, inducendolo sempre più spesso all’errore: quest’ultimo non gioca nemmeno male, ma quando sembra poter risalire la china (40-40, da 40-0 sotto, nel game successivo a quello del break) pensa di poter uscire dallo scambio con la palla corta e vanifica tutto.

Quando tutto sembra poter volgere verso la Campania, però, il numero 1 italiano si distrae e concede due palle-break: la seconda è quella buona, grazie alla volée incrociata di Seppi. Tutto da rifare? Nemmeno per sogno, perché il tennista di Caldaro si fa di nuovo agganciare dai lift esasperati (e per lui esasperanti..) del beneventino e cede il suo servizio a 15. L’altoatesino, però, non si scompone e, al rientro dopo il cambio campo, aumenta la sua aggressività per cercare di scardinare il muro eretto da Starace: quest’atteggiamento gli procura una palla break, ottenuta con un’accelerazione di dritto incrociato sulla linea e prontamente sfruttata con l’ausilio di un errore del campano. Dopo 3 game in cui il giocatore al servizio si è fatto brekkare, Seppi tiene il proprio turno di battuta e, giocando 2-3 accelerazioni di dritto a fil di linea e con coefficiente di rischio massimo, si porta sul 5-4. Finalmente l’altoatesino sembra convinto dei propri mezzi e, grazie a un rovescio lungolinea vincente ed un errore di Starace, si procura un match point: il numero 69 del mondo gliel’annulla con una prima in kick, che per il traballante “ rovescio in salto” seppiano è come la kriptonite, poi chiude il game al termine di due punti molto combattuti.

Il game ha tanto il sapore di occasione sprecata che si pagherà, sapore che si sente ancora di più quando, nel game successivo, Seppi si ritrova sotto 30-40 per “colpa” della pressione imposta da fondo da Starace: quando molti, compreso il sottoscritto, sono già pronti a intonare il “de profundis” ad Andreino, però, costui ne esce alla grande, mettendo a segno un aces e prendendosi un rischio incredibile, a ragione, quando colpisce uno schiaffo al volo invece di aspettare che la palla scenda e colpire un comodo dritto.
Sul 6-5 Seppi, allora, la pressione per Starace può essere altissima. Costui, però, ne esce nel migliore dei modi, conquistando un game interminabile senza mai concedere una palla break, malgrado i numerosi vantaggi pari e alcuni rovesci da “circoletto rosso” dell’altoatesino. Si arriva così al tie-break decisivo e, prontamente, Seppi concede un mini-break spedendo in rete un facile attacco di rovescio. Starace però si fa subito recuperare il vantaggio e, sul 2-1, dà vita a un siparietto poco edificante con l’arbitro, quando con un napoletano colorito contesta la decisione di quest’ultimo di far ripetere il punto in seguito all’overrule su un rovescio del campano erroneamente giudicato lungo. Alla fine, il punto viene ripetuto e Seppi lo vince, ma nel punto successivo il biondo di Caldaro commette un doppio fallo e si ritrova sotto 3-2. Recuperato anche questo mini-break, Andreas vince un punto delicato dopo uno smash non chiamato dall’arbitro ma che sembrava essere uscito, poi si porta 5-4 e, sul 5-5, approfitta di un rovescio in corridoio di Starace per procurarsi il secondo match point. Con grande freddezza, Potito annulla anche questo con una palla corta millimetrica, dopo che forse Seppi avrebbe avuto l’occasione di sfondare col rovescio incrociato. Gli errori si pagano, e subito dopo un rovescio affossato in rete consegna il primo match point a Starace: Sembrerebbe la volta buona per mettere fine alla contesa, ma lo smash di Starace, effettuato indietreggiando, finisce lungo di pochi centimetri, ed è dunque Seppi a procurarsi la terza occasione, ancora sul suo servizio, giocando un punto all’attacco.
C’è due senza tre, e sull’ennesimo attacco in dritto lungolinea di Seppi, il tennista di Cervinara non riesce a tenere in campo il colpo difensivo: dopo oltre due ore e mezza di gioco tirato, dunque, Andreas può sollevare le braccia al cielo, mentre un accigliato (forse con l’arbitro, ma va detto che la decisione di far rigiocare quel punto sembrava corretta) Potito se ne va velocemente dal campo senza far troppi saluti.

Dunque, nel giorno che commemora l’inizio della Rivoluzione Francese, una piccola rivoluzione si compie a Bastad: dopo quasi 12 mesi (torneo di Umago 2009) Andreas Seppi raggiunge il terzo turno di un torneo ATP. Lo fa con una buonissima partita, sfoggiando finalmente un gioco aggressivo e dimostrando di saper prendersi i rischi al momento giusto: ora, nel caso di un Soderling vincente, l’impegno per lui sarebbe improbo, ma l’importante è che Andreas metta in mostra la stessa attitudine dimostrata contro giocatori diversi da un italiano come Starace, contro il quale, inconsciamente, l’allievo di Massimo Sartori può far pesare il fatto di esser stato per due anni il primo degli italiani. Un passo indietro, invece, per il campano, dopo la netta vittoria con Serra: Starace, grande difensore, non può però accontentarsi di fare il “muro” ma deve tornare a quello spirito d’ iniziativa, quegli attacchi di dritto in controtempo e quelle palle corte stupende che a maggio gli avevano permesso di sfiorare la finale a Nizza.

Secondo turno
[3] D Ferrer (ESP) d F Fognini (ITA) 63 75
A Seppi (ITA) d P Starace (ITA) 64 36 76(7)
P Cuevas (URU) d P Riba (ESP) 64 62


Atp Stoccarda - Risultati secondo turno
[2] J Melzer (AUT) d [WC] M Zverev (GER) 75 75
H Zeballos (ARG) leads [4] J Ferrero (ESP) 76(1) 66 - sospeso per oscurità
[5] A Montanes (ESP) d J Chela (ARG) 75 36 62
S Greul (GER) d [7] G Simon (FRA) 64 75

Christian Turba

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker