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01/09/2010 08:26 CEST - US Open 2010

Delusioni e rischi a NY

Le prime giornate frenetiche dello US Open riservano uscite premature, la conferma del tennis femminile italiano e la voglia di spettacolo tutta americana. Alcuni big rischiano. Da New York, Rino Tommasi

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NEW YORK - Dopo l’indigestione di tennis nostrano della prima giornata (sei giocatrici in campo) ne abbiamo avuto una in cui abbiamo mandato in campo soltanto Fabio Fognini e Romina Oprandi che cerca faticosamente di recuperare il terreno ed il tempo perduto a causa di alcuni fastidiosi infortuni.

Facendo un passo indietro per completare il bilancio della giornata d’esordio, è stato un peccato che Alberta Brianti, buon esempio di una ragazza che interpreta il tennis con passione senza avere grandi qualità, abbia finito per perdere contro la francese Parmentier dopo essere stata in vantaggio per 5 a 3 nel terzo set.

Flavia Pennetta ha tranquillizzato tutti sul conto di un piccolo fastidio al piede controllando con sicurezza un’avversaria senza esperienza e senza colpi, mentre la Errani ha respinto la generosa sfida di Tathiana Garbin, che a 33 anni è ancora in grado di farsi valere.
Nella prima sessione serale ha esordito senza fanfare Roger Federer che ha tenuto a distanza l’argentino Dabul concedendosi anche un pezzo di bravura (un recupero con un colpo tra le gambe) che la televisione ha riproposto con insistenza. Un colpo simile, che richiede qualità atletica ma anche fortuna, lo aveva giocato circa 30 anni fa Yannick Noah ed era diventato uno spot televisivo.
In attesa di Nadal, che ha giocato ieri notte, mi ha deluso ancora una volta il lettone Ernests Gulbis, al quale la critica concede l’alibi di essere ricco e gli perdona alcune sconfitte difficili da giustificare sul piano del gioco.

Ha perso anche il cipriota Baghdatis, che sembrava in grado di tornare sui buoni livelli che qualche anno fa gli avevano consentito di raggiungere la finale all’Australian Open, battuto invece da un altro ex finalista di quel torneo, il francese Clement che ha tenuto bene le difficili condizioni ambientali.

Ha rischiato qualcosa Jelena Jankovic che è da qualche anno tra le prime del mondo ma che cerca ancora l’acuto di una vittoria importante.
 

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker