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06/09/2010 15:34 CEST - US OPEN 2010 - PREVIEW

Sfide da urlo al "SuperMonday"

La giornata di oggi ha in serbo una miriade di incontri interessanti, dal derby francese Gasquet-Monfils alla supersfida di bellezza (e molto altro) tra Wozniacki e Sharapova. Djokovic rischia grosso con Fish, mentre impegni più agevoli sembrano essere quelli di Federer e Soderling. Christian Turba e Daniele Vitelli

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UOMINI

ROGER FEDERER (SUI-2) - JURGEN MELZER (AUT-13)

Head-to-head: Federer conduce 1-0
2010 Wimbledon Erba R16 Federer 63 62 63


Seconda sfida consecutiva a livello di Grande Slam (dopo la mattanza di Wimbledon), e seconda in carriera, tra Roger Federer e Jurgen Melzer.
Lo svizzero, giunto a questo punto senza perdere set, cercherà di raggiungere la sua 26esima apparizione consecutiva ad un quarto di finale di uno Slam (arrivando così ad una sola lunghezza da Jimmy Connors) e di marciare spedito verso il suo 6° Us Open (in 7 anni), superando così Connors e Sampras fermi a 5 titoli conquistati, anche se un'eventuale vittoria non gli permetterebbe ancora di riconquistare il primo posto mondiale. Per Melzer la posta in palio é ancora più alta: l'austriaco, infatti, potrebbe essere il secondo tennista della sua nazione ( dopo Thomas Muster ovviamente) a raggiungere i quarti di finale del torneo di Flushing Meadows, migliorando così il miglior risultato agli Us Open, già raggiunto l'altroieri con l'accesso agli ottavi. Se dovesse vincere, inoltre, l'allievo di Joachim Nystrom affronterebbe o Soderling o Montanes, tennisti coi quali vanta un record positivo (3-2 ocn l'iberico e 2-0 con lo svedese)
Non ci dovrebbero essere problemi, però, per il nuovo protetto di Paul Annacone, che Nadal a parte non perde con un mancino dal torneo di Sydney del gennaio 2003 (in cui venne sconfitto da Squillari): Melzer, dopo due Masters Series disastrosi, ha faticato enormemente per conquistare gli ottavi, battendo al 5° sia il derelitto Tursunov che il lituano Berankis, e non pare in grado di poter impensierire lo svizzero, né in caso di tie-break (in cui Roger ha un record stagionale di 16 a 8) né in caso di arrivo al quinto set, di cui Federer è certamente un esperto (pur avendovi perso match importanti come la finale di Flushing Meadows 2009 con Del Potro e la semifinale degli Australian Open 2005 con Safin). L'austriaco peraltro non riesce a battere un Top 2 dal torneo di Vienna del 2002 (in cui sconfisse Tommy Haas). Le vie del Signore, però, sono infinite..

 

NOVAK DJOKOVIC (SRB-3) v MARDY FISH (USA-19)

Head-to-head: Djokovic conduce 5-0
2006 US Open Cemento R64 Djokovic 76(5) 64 36 76(3)
2008 Hopman Cup Cemento R2 Djokovic 62 67(4) 76(4)
2008 AMS Indian Wells Cemento FR Djokovic 62 57 63
2009 Wimbledon Erba R32 Djokovic 64 64 64
2010 Indian Wells-1000 Cemento R64 Djokovic 61 06 62

L'ottavo maschile più interessante della giornata, in linea teorica, è quello che oppone il numero 3 del sedding Novak Djokovic al beniamino di casa Mardy Fish. Si tratta della sesta sfida tra I due: il bilancio è largamente a favore del serbo, vincitore di 5 scontri su 5 – di cui il primo proprio a Flushing Meadows nel 2006 e l'ultimo lo scorso marzo a Indian Wells.
Per Djokovic, questa è l'occasione di raggiungere il 6° quarto di Slam consecutivo e il 13°negli ultimi 15 Major, nonché di accedere ai quarti di tutti gli Slam per il primo anno in carriera. In caso di vittoria, inoltre, il 23enne di Belgrado si proporrebbe come concorrente più accreditato (avendo precedenti positivi sia con Monfils che con Gasquet) per sfidare, in un'eventuale semifinale, quel Roger Federer che l'ha estromesso dalle ultime 3 edizioni dello Slam newyorkese, in finale nel 2007 e in semifinale nel 2008 e nel 2009. Ulteriore motivazione per vincere è il superamento del maledetto numero 17: vinto il suo 17esimo alloro in carriera a Dubai, l'allievo di Martin Vajda non è più riuscito a ottenere una sola finale durante la stagione in corso.
L'americano, invece, é al miglior risultato di Slam della stagione e cercherà di uguagliare il quarto raggiunto a Flushing Meadows nel 2008, massima prestazione in un Major assieme ai quarti degli Australian Open 2007. Finalista a Cincinnati e 3° classificato delle Us Open Series dietro a Murray e Federer, Fish sta avendo un'ottima stagione, coronata anche dai successi di Newport ed Atlanta, e si è presentato a New York con il best seeding di sempre in questo torneo (testa di serie numero 17). Già virtualmente numero 19 mondiale, in caso di vittoria l'allievo di David Nainkin eguaglierebbe il Career Best ranking di n. 17, a patto che Monfils perda il suo match di ottavi e che nessuno da dietro lo superi
Il pronostico sembra a favore di Nole, apparso rigenerato rispetto al match di debutto con Troicki e detentore di un buon record di 27-7 negli scontri con tennisti statunitensi. Bisogna, però, tenere in conto il fattore caldo, che potrebbe giocargli brutti scherzi soprattutto in caso di arrivo al quinto set, traguardo che quest'anno l'ha visto soccombere sia a Melbourne con Tsonga che a Parigi con Melzer, entrambe le volte dopo esser stato in vantaggio. Fish, d'altro canto, dovrebbe essere allenato al set decisivo dalle maratone vinte, in questo torneo, con Jan Hajek al 1°turno e Arnaud Clement al 3° turno, e vanta un invidiabile record di 19-5 nei tie-break disputati nel 2010, dato che potrebbe mettere pressione a un Djokovic dal servizio traballante: la sua condizione, però, è sembrata meno brillante di quella del numero 3 mondiale.

 

ROBIN SODERLING (SWE-5)-ALBERT MONTANES (ESP-21)

Head-to-head: Soderling conduce 2-1
2007 Roland Garros Terra R128 Montanes 76(4) 4-1 rit.
2009 US Open Cemento R128 Soderling 61 36 61 64
2010 Roland Garros Terra R32 Soderling 64 75 26 63

Soderling-Montanes sta diventando ormai un classico dei tornei dello Slam: il “boscaiolo” svedese e l'iberico, infatti, si sono affrontati sempre e solo al Roland Garros o agli stessi Us Open. Al primo head-to-head, vinto per ritiro dal numero 22 mondiale nell'edizione 2007 del torneo parigino, si sono poi susseguite due vittorie del tennista di Tibro, entrambe ottenute in 4 set, agli Us Open dell'anno scorso e, più recentemente, al 3°turno dello Slam francese di questa stagione.
L'allievo di Magnus Norman, unico svedese in tabellone e al suo ottavo Us Open, cerca di raggiungere il suo secondo quarto di finale consecutivo nello Slam newyorkese; ad attenderlo, in caso di vittoria, potrebbe trovare Roger Federer, per quello che ormai è un appuntamento fisso delle prove del Grande Slam (sarebbe il quinto scontro tra i due a partire dal Roland Garros 2009). L'anno scorso, ancora ai quarti di finale degli Us Open, lo svizzero la spuntò al tie-break del quarto set, dopo aver dominato i primi due parziali ma rischiando di subire una clamorosa rimonta: ancor più alla luce della vittoria ottenuta a Parigi lo svedese, unico giocatore insieme a Juan Martin Del Potro ad aver sconfitto sia Federer che Nadal in eventi del Grande Slam, non partirebbe certamente battuto, seppur sfavorito. Prima di arrivare a questo punto, però, il finalista del Roland Garros dovrà debellare l'”ispanofobia” che sembra affliggerlo nel 2010: vinto il torneo di Rotterdam a febbraio, infatti, lo scandinavo ha perso le successive finali disputate con 3 sudditi di re Juan Carlos, precisamente Verdasco ( a Barcellona), Nadal (ovviamente a Parigi) e Almagro ( nel torneo casalingo di Bastad). Chissà che non si sblocchi, quindi, con Montanes.
Montanes che, al miglior risultato di Slam della carriera, potrebbe dal canto suo raggiungere il primo quarto di finale di uno Slam alla 36esima partecipazione in un Major, terzo tennista di sempre dopo Fabrice Santoro ( 54 tornei) e Mark Woodforde (38). Sarebbe il degno coronamento di una stagione che ha visto l'iberico qualificarsi al 3°turno in tutti gli Slam cui ha partecipato: rappresenterebbe, inoltre, il raggiungimento quasi sicuro del suo best ranking, che già lo vede in linea teorica superare il n. 22 ed arrivare in 21esima posizione a questo stadio della competizione. Solo Lopez, Wawrinka, Gasquet e Robredo potrebbero infatti rinvenire da dietro e superalo, ma pare impossibile che tutti e 4 possano farcela contemporaneamente.
Il pronostico, inutile dirlo, è a favore di Robin. Lo spagnolo, pur vincitore su Federer a Estoril, ha un record di 3 vittorie su 16 contro i top 5, e a livello Slam ha perso da Djokovic in Australia, dallo stesso Soderling a Parigi e da Federer a Wimbledon. Inoltre, l'allievo di Narcis Pelach non é certo uno specialista di questi terreni, avendo vinto una sola partita (nel 2005) agli Us Open prima di questo torneo.
Un'incognita a suo favore, però, potrebbe essere un eventuale arrivo al quinto set. Soderling, nella stagione in corso, ha vinto tutti i match che l'hanno visto arrivare al parziale decisivo: prima della difficile vittoria con l'austriaco Haider-Maurer (75 63 67 57 64) al primo turno, aveva infatti sconfitto Tomas Berdych nelle semifinali del Roland Garros e David Ferrer agli ottavi dei Championships. Tuttavia, il catalano ha un ottimo career record di 5-1 ( migliorato con la rimonta operata lunedì scorso nei confronti di Przysiezny) e, con la sua tigna e il suo gioco regolare, potrebbe creare ambasce al numero 5 mondiale.

 


GAEL MONFILS (FRA-17) v RICHARD GASQUET (FRA)

Head-to-head: 2-2
2004 Metz Cemento indoor QF Gasquet 75 61
2005 Metz Cemento indoor QF Monfils 76(3) 62
2007 Australian Open Cemento R32 Gasquet 60 46 75 63
2009 Metz Cemento indoor SF Monfils 64 63

Lo scontro tutto transalpino, giusto premio di una prima settimana ottima per i cugini d'oltralpe, rappresenta già di per sé un record: infatti, mai prima di ora due giocatori francesi si erano incontrati ad uno stadio degli Us Open così avanzato. Il precedente massimo è rappresentato dal match di 3° turno disputato tra Tsonga e Benneteau lo scorso anno.

A livello di Slam, questo è il secondo scontro tra i due giocatori: il primo, al 3° turno degli Australian Open 2007, se lo aggiudicò Riccardino vincendo per 6-3 al quarto set. Curiosamente, gli altri 3 confronti si sono svolti tutti in quel di Metz, tappa settembrina del circuito indoor, con un bilancio di 2 vittorie a 1 per Monfils (campione uscente dell'Open de Moselle, tra l'altro). Pur essendo praticamente coetanei (Gasquet è nato a luglio 1986, mentre Gael ha compiuto 24 anni mercoledi scorso), i due non si sono mai affrontati a livello junior, a causa dell'estrema precocità del numero 38 mondiale, vincitore di Roland Garros e US Open junior nel 2002, 2 anni prima che il suo connazionale riportasse 3 dei 4 Slam (con l'eccezione degli stessi us Open)

La posta in palio di questa sfida, inutile dirlo, è alta. Entrambi I tennisti possono infatti accedere per la prima volta ai quarti di finale in questo torneo, consegnando alla Francia un quartofinalista a distanza di 10 anni esatti (Arnaud Clement, 2000). Monfils, al 3°ottavo di finale consecutivo, sarà ovviamente affamato di vittoria, dopo le sconfitte rimediate da Fish nel 2008 e da Nadal nel 2009 e dopo la stagione sin qui deficitaria a livello di Slam (due terzi turni e un secondo). Gasquet, anch'egli al suo 3°ottavo di finale newyorkese dopo quelli del 2005 e del 2006, ha però altrettante motivazioni per proseguire il suo cammino, tanto più che non vinceva un solo match negli Slam dagli Australian Open 2009 e non arrivava alla seconda settimana da Wimbledon 2008. Nella più fantasiosa delle ipotesi, inoltre, l'allievo di Gabriel Markus potrebbe essere il 3° giocatore della storia, dopo Stefan Edberg ed Andy Roddick, a riportare sia il titolo junior che quello senior di Flushing Meadows. Aggiungiamo, infine, che in caso di vittoria affronterebbe Djokovic e Fish, contro i quali ha un bilancio complessivo di 3-3 (essendo sotto 2-1 col serbo ma conducendo con lo stesso score sull'americano). Il bilancio dell'allievo di Roger Rasheed è invece completamente in rosso (0-4 con Djokovic e 0-1 con Fish).
Come ogni derby che si rispetti, il pronostico è veramente difficile. Sia Monfils che Gasquet non hanno particolarmente brillato nell'estate americana, ritrovandosi solo in occasione di questi Us Open: entrambi, inoltre, sono promesse ancora inespresse del tennis francese e vorranno a tutti i costi far ricredere i connazionali sul loro valore. Il parigino è leggermente più “esperto” a livello di Slam, avendo già conquistato i quarti di finale per due volte (entrambe al Roland Garros), mentre Richard vanta “solo” le semifinali ottenute nel 2007 a Wimbledon. Certo, però, il biondo di Beziers sembra davvero in forma e deve ancora perdere il suo primo set del torneo; inoltre, a differenza del connazionale (solo finalista a Stoccarda) lui ha già vinto un torneo nel 2010, sconfiggendo Verdasco nella prima “reedition” del torneo di Nizza.
Due consigli per Gasquet: eviti il 5° set, in cui Monfils ha un bilancio di 7 a 2 (compresa la vittoria con Kendrick al 1°turno) a fronte del suo misero 4-11, e soprattutto cerchi di chiudere subito nel caso di 2 set a 0 di vantaggio, onde evitare rimonte come quelle subite da Youzhny a Melbourne e da Murray a Parigi.
 

DONNE

[1] CAROLINE WOZNIACKI (DEN #2) vs. [14] MARIA SHARAPOVA (RUS #17)

HEAD TO HEAD: Sharapova leads 2-0
2008 DOHA HARD O QF SHARAPOVA 60 61
2008 ROME CLAY O R16 SHARAPOVA 64 76(3)

Qualcuno la definirebbe una finale anticipata. E non si allontanerebbe di molto dalla realtà. La vincente di questo match appare, infatti, come favorita per il posto in finale della parte alta del tabellone. Di fronte la giocatrice più in forma del momento e prima testa di serie Caroline Wozniacki, e la vincitrice del 2006 Maria Sharapova. La danese ha mostrato, nei primi tre turni, una condizione da rullo compressore: solo 3 game concessi in altrettanti incontri. Meglio di lei in uno slam aveva fatto solo Mary Pierce nel 1994 al Roland Garros, quando concesse solo 2 giochi per arrivare allo stesso livello della competizione. Anche i tornei della stagione estiva sul cemento hanno mostrato una Wozniacki tritatutto, con due titoli vinti, a Montreal e New Haven, e una striscia di 17 incontri vinti e una sola sconfitta a partire da Wimbledon. Per la numero 1 del tabellone, questo è il sesto quarto turno consecutivo a livello di tornei dello Slam, dimostrazione di quella straordinaria continuità risultati, che le ha permesso di raggiungere il numero due del ranking, pur senza aver raggiunto le semifinali negli Slam disputati nel 2010. Dall’altra parte della rete, Maria Sharapova proverà a dare fondo a tutte le sue qualità di colpitrice, per spingersi, per la prima volta dal Roland Garros 2009, ai quarti di finale in una prova dello Slam. Impresa non impossibile per la siberiana che dopo aver sofferto nel primo turno con l’australiana Groth, ha superato agevolmente i due turni successivi che l’hanno condotta a questa sfida. Match aperto, come detto, con Maria costretta a rischiare di più per abbattere il muro che la danese è solita alzare sulla linea di fondocampo.

[11] SVETLANA KUZNETSOVA (RUS #13) vs. DOMINIKA CIBULKOVA (SVK #45)

HEAD TO HEAD: Kuznetsova leads 3-1
2007 ROLAND GARROS CLAY O R32 KUZNETSOVA 62 63
2008 INDIAN WELLS HARD O R32 KUZNETSOVA 61 46 63
2008 BEIJING HARD O QF KUZNETSOVA 62 64
2010 SYDNEY HARD O R16 CIBULKOVA 75 62

Per avanzare ai quarti di finale per la terza volta nel torneo che l’ha vista vincitrice nel 2004 e finalista nel 2007, Svetlana Kuznetsova dovrà vedersela con la slovacca Dominica Cibulkova, che in questo Us Open ha ritrovato improvvisamente una condizione accettabile, dopo alcuni mesi di crisi, durante i quali non ha mai superato il secondo turno nei tabelloni principali disputati a partire da Wimbledon. Per lei, che è la tennista con la classifica più bassa rimasta in corsa, questo è il primo ottavo di finale a New York, il terzo a livello di Slam. Difficile che la solida slovacca riesca a migliorarsi ulteriormente, anche se con la Kuznetsova di quest’anno non si può essere certi di nulla. La russa, infatti, ha avuto una stagione a dir poco tribolata, che l’ha portata, a causa della carenza di risultati, ad uscire dalle prime 10. Se i segnali di ripresa esibiti nell’estate americana dovessero essere confermati, Svetlana è la principale canditata a sfidare nei quarti la vincente del big match Wozniacki-Sharapova.

[31] KAIA KANEPI (EST #32) vs. [15] YANINA WICKMAYER (BEL #18)

HEAD TO HEAD: Kanepi leads 2-1
2008 SEOUL HARD O QF KANEPI 61 64
2008 JAPAN OPEN HARD O R16 KANEPI 36 61 60
2010 FED CUP WEEK2 CLAY I R2 WICKMAYER 62 46 61

Meeting a sorpresa tra valchirie dal braccio atomico, comunque non nuove ad exploit negli Slam: Yanina raggiunse le semifinali proprio qui un anno fa, mentre l'estone si è piazzata nei quarti all'ultimo Wimbledon ed al Roland Garros 2008. La sfida si presenta molto aperta, in virtù dei precedenti equilibrati e di un tasso d'esperienza tutto sommato simile a questi livelli. La Kanepi sembra più in forma -- durante l'estate ha vinto il suo primo titolo a Palermo e raggiunto gli ottavi a Montreal -- mentre la Wickmayer è più solida mentalmente, soprattutto al momento di "uccidere" le partite: al turno precedente è sopravvissuta ad un matchpoint a sfavore contro Patty Schnyder, mentre Kaia ha sofferto più del dovuto per chiudere i conti con una Jankovic fino a quel momento dominata. Se saprà mantenere i nervi saldi, però, l'atleta di Tallinn ha ottime chances di progredire ancora.

ANDREA PETKOVIC (GER #38) vs. [7] VERA ZVONAREVA (RUS #8)

HEAD TO HEAD: First meeting

Prima sfida tra la picchiatrice tedesca e la finalista dell’ultima edizione dei Championships. In palio un posto nei quarti di finale, che per entrambe sarebbe il primo della carriera agli Us Open. La Petkovic, infatti, è al primo quarto turno in un major della sua carriera, dopo essersi spinta al massimo fino al secondo turno, ed è una delle due tenniste non accreditate di una testa di serie rimaste in tabellone. Pur non avendo brillato durante la stagione di preparazione all’ultimo slam della stagione, come dimostrano i due primi turni di Montreal e New Haven ed il secondo turno di Cincinnati, a New York la tedesca ha trovato la condizione per superare la numero 17 del tabellone Nadia Petrova, al primo turno, e l’ostica Bethanie Mattek al secondo, prima di approfittare del ritiro della cinese Peng nel turno successivo. Dovesse arrivare ai quarti, Andrea sarebbe la prima tedesca dai tempi di Anke Huber, che vi riuscì negli Us Open 2000. A provare ad impedirglielo ci sarà una delle cinque russe rimaste ancora in gara, Vera Zvonareva. Per la tennista di Mosca concrete possibilità di migliorare il suo record nel torneo e di chiudere nel migliore dei modi una stagione straordinaria a livello di Slam, che l’ha vista, oltre che in finale a Wimbledon, anche al quarto turno degli Australian Open. Chiaramente favorita, la Zvonareva deve cancellare i brutti ricordi dell’ultimo ottavo giocato a New York, quando fu eliminata da Flavia Pennetta che le annullò ben 6 match point prima di sconfiggerla per 60 al terzo.

Christian Turba e Daniele Vitelli

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5 Settembre 1990

Pete Sampras mette fine alla campagna di Ivan Lendl per il record di nove finali consecutive agli US Open con un 6-4 7-6 3-6 4-6 6-2 nei quarti di finale.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker