Italiano English Français
HOMEPAGE > > Le Williams ci saranno

14/09/2010 15:21 CEST - Federation Cup

Le Williams ci saranno

A San Diego le “sorellone” non mancheranno. Le parole di Mary Joe Fernandez, nel giorno della riconferma a capitana della squadra di tennis USA di Fed Cup per il prossimo biennio. I suoi commenti su Schiavone e Pennetta. Ubaldo Scanagatta

| | condividi

NEW YORK _ Mi sa che le Williams stavolta ci saranno. Sì, saranno a San Diego il 6 e il 7 novembre per la finale rivincita di Fed Cup contro l’Italia di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, veri infortuni permettendo.

Mary Joe Fernandez, confermata oggi capitana di Fed Cup per il prossimo biennio dalla presidente dell’USTA Lucy Garvin (quella che il papà di Malivai Washington considera adatta a fare la “capa” della girlscout e poco più…e devo dire che non mi ha fatto una grande impressione) “per aver portato la squadra di Fed Cup in finale due anni consecutivi per la prima volta in dieci anni”, ha fatto capire che ci conta. E una successiva precisazione dello spokesman dell’USTA Tym Curry (“Una giocatrice può partecipare alle Olimpiadi se si è resa disponibile ad almeno una convocazione per ciascun dei quattro anni che precedono i Giochi o nell’anno stesso dei Giochi”) ha fatto capire che …o stavolta o mai più.

Infatti per le Williams sarà molto più comodo e semplice prendere parte a una Fed Cup in patria (non a caso per la finale è stata scelta la California dove sono di casa…o quantomeno hanno anche lì una casa) che non in una trasferta chissà dove. Se mettono una partecipazione in cassaforte in questo 2010 poi basterà loro _ che negli ultimi anni hanno sempre dato buca _ partecipare ad un altro incontro per giocare nel 2012 alle Olimpiadi di Londra.

In più hanno la possibilità di vincere la Fed Cup, sfruttando i risultati ottenuti dalle altre (Oudin, Mattek Sands, Huber, hanno battuto la Russia a Birmingham), acquisendo con poco sforzo un titolo comunque di prestigio da anni sfuggito alle americane (di cui ricordo la venuta ad Ancona, quando Silvia Farina battè l’”americana” Seles giocando una gran partita, ma l’Italia dovette arrendersi alle Williams.

“Quel che vogliono le nostre ragazze è vincere la Fed Cup e se per vincerla abbiamo più chances con la presenza di Venus …che potrebbe essere n.2 del mondo se vince l’US Open e Serena che resterà comunque n.1, tutte le ragazze sono d’accordo che è meglio che giochino loro”.

Le convocate saranno cinque, le due Williams, la Oudin, la Mattek-Sands e la Huber, e anche se dieci giorni prima della finale dovrà comunicare chi sono le quattro e chi la riserva, di fatto il regolamento consente fino a un’ora prima del sorteggio di sostituire una delle quattro selezionate.

Di fatto, quindi, la selezione delle quattro non significa un bel nulla, se non una dichiarazione d’intenti che può essere smentita.

Mary Joe ha fatto capire, rispondendo ad una mia precisa domanda (“Patrick McEnroe per la Davis ha sempre puntato su due singolaristi e il doppio dei Bryan…te Mary Joe preferisci avere una riserva in più per il singolare o almeno una per il doppio se una delle due Williams si infortunasse o fosse stanca?” ha fatto capire che a Liezel Huber non vorrà rinunciare: “Può fare benissimo coppia sia con Serena sia con Venus, quindi la sua presenza in squadra è molto importante”.

Insomma scommetterei che Huber e Oudin affiancheranno le Williams mentre la Mattek-Sands sarà la riserva.

Mary Joe (ascoltate l’audio dell’intervista in inglese che ho registrato) ha accennato alla vittoria di Venus su Francesca, “l’ha sempre battuta, è un risultato che ci dà fiducia”, più tardi a me in “esclusiva” ha detto che non sapeva proprio come spiegarsi perché Flavia, sulla carta più debole di Francesca, fosse riuscita a battere diverse volte Venus e Francesca mai. Si è poi sperticata, da vera diplomatica qual è, in elogi sia per Francesca (“il suo anno migliore a 30 anni…proprio quest’anno doveva succedere?!”) sia per Flavia, ha concordato con me sul fatto che la WTA non avrebbe mai dovuto programmare il Masters B di Bali con la finale di Fed Cup, ha parlato della forza del gruppo Italia (anche Silvia Errani, eh sì, l’ha chiamata Silvia come la Farina, e la Vinci sono ottime giocatrici sia in singolo sia in doppio), ha ricordato la famosa frase di Billie Jean King (“Convoca chi ha davvero voglia di giocare per la propria nazione…darà il meglio di sé, ma l’importante è vincere…”) e che ….

beh, ma se vi dico tutto qui, chi ascolta più l’audio che trovate qui sotto?

Aggiungo solo che un gruppo di attempate signore di San Diego mi ha detto che lo stadio è grande ma vecchio e tutt’altro che bello _ ci gioca a basket la squadra del College _ nonostante Mary Joe si affannasse a decantare le lodi di San Diego e dintorni. Che effettivamente sono bellissimi. La Jolla è una spiaggia e un posto che meritano.

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Ubaldo con Rino Tommasi dopo il Super Saturday agli US Open 2010

Quote del giorno

"E' stato bello.. voglio dire, eccetto per quel 99,9% di pubblico che tifava contro di me".

Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison

Accadde oggi...

8 Settembre 1969

Rod Laver completa il quarto Grande Slam della storia del tennis (il suo secondo dopo il 1962) battendo Tony Roche 7-9 6-1 6-3 6-2 nella finale degli US Open giocatasi lunedì causa pioggia .

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker