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15/09/2010 18:08 CEST - DAVIS CUP

Soderling & Co: i nostri avversari

A Lidkoping i nostri dovranno compiere un’impresa contro la Svezia di Soderling, lontana dai tempi migliori ma che ci ha sempre battuto sul rapido e può contare su due punti quasi sicuri.Ecco chi ci aspetta in questo weekend. Riccardo Nuziale

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Edberg, Borg e Wilander sono un lontanissimo ricordo, eppure per vincere ci servirà comunque un’impresa.
Perché giocheremo fuori casa, perché la superficie avvantaggia loro (negli scontri diretti siamo in vantaggio 11-8, ma nelle uniche due occasioni in cui si è giocato su campi veloci la Svezia ha dominato 4-1) e perché 2 punti, in teoria, sono già loro. Se certamente i loro anni d’oro appartengono ad un passato non riesumabile (almeno non a breve termine) e gli infortuni hanno negli ultimi 10-15 anni stroncato le carriere dei giocatori migliori (Enqvist, Larsson, Pim Pim Johansson), la Svezia rischia di essere comunque un ostacolo insormontabile per la nostra nazionale. A livello teorico, ripetiamo, i nostri dovranno sperare di far propri i tre punti “disponibili”, perché in due occasione l’assegnazione della vittoria sembra scontata. Vediamo più approfonditamente i nostri avversari.


ROBIN SODERLING
: Il grattacapo maggiore per i nostri è naturalmente il numero 5 del mondo. Se è vero che in coppa Davis gli equilibri possono essere stravolti e quindi giocatori sulla carta inferiori riescono talvolta ad imporsi su avversari apparentemente imbattibili (senza contrare la testa non esattamente affidabile dello svedese, per quanto negli ultimi due anni sia diventato molto più equilibrato e costante), non si vede come Soderling possa negare al suo team i due punti dei suoi singolari. In Davis non ha mai perso incontri indoor (sette vittorie su sette), l’unica sconfitta sul veloce risale al suo primo incontro assoluto in nazionale, nel 2004, quando perse nettamente contro Hewitt (si giocò però all’aperto). Gli stessi scontri diretti contro i nostri due probabili singolaristi non sono incoraggianti: con Fognini è avanti 2-0 (entrambe le volte sulla terra, Bastad 2008 ed Amburgo 2009), sebbene il ligure sia riuscito in ambedue le occasioni a portare lo svedese al terzo; con Bolelli 2-1 (primo incontro vinto da Soderling sulla terra di Bastad nel 2007, poi nel 2009 una vittoria per parte: a Montecarlo vittoria di Simone al terzo, al challenger di Sunrise vittoria di Soderling in due). Nel doppio vanta due presenze, una vittoria e una sconfitta, ma non è certo il Soderling doppista la preoccupazione principale di Barazzutti.


ANDREAS VINCIGUERRA: Infortuni a ripetizione l’hanno praticamente portato ad essere ormai un ex giocatore (attualmente è n. 561 del mondo), in Davis ha un tutt’altro che entusiasmante record di tre vittorie e otto sconfitte, ma non va dimenticato che Vinciguerra ebbe una carriera juniores di tutto rispetto (finalista agli Australian Open e n.6 del mondo) e anche da pro non fu assolutamente disprezzabile (best ranking n. 33 nel 2001 e un trofeo vinto, nel 2000 a Copenaghen). I campi indoor sono i suoi preferiti, i campi dove ha ottenuto i risultati migliori; inoltre quest’anno, nelle pochissime partite ATP giocate, ha messo in difficoltà giocatori come Becker, Nalbandian e lo stesso Soderling. Non ci sono precedenti né contro Fognini né contro Bolelli. Inutile dire che le speranze qualificazione per i nostri passano soprattutto da questi due singolari.


SIMON ASPELIN e ROBERT LINDSTEDT: La coppia del doppio (potrebbe subentrare Soderling, ma è improbabile), sebbene molto poco affiatata (nel circuito hanno altri compagni e in Davis hanno giocato insieme solo due volte, con un bilancio di una vittoria e una sconfitta), è composta da due specialisti di spessore. N. 24 Lindstedt, n. 29 Aspelin (come best ranking hanno rispettivamente la quindicesima e la settima posizione mondiale), sono entrambi finalisti di Slam (Lindstedt a Wimbledon quest’anno in coppia con Tecau, Aspelin ha addirittura vinto l’edizione 2007 degli US Open con Knowle) e vincitori, in totale, di 22 titoli. Anche in questa partita i nostri partiranno sfavoriti, ma Starace e Bracciali (o Bolelli), per sperare nell’impresa, non avranno che un solo risultato disponibile: la vittoria.
 

Riccardo Nuziale

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker