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18/09/2010 14:04 CEST - Coppa Davis

Prima giornata senza pathos

Due singolari a senso unico tra Italia e Svezia. Barazzutti ancora polemico con Ubaldo (che poi stuzzica Enqvist sul doppio svedese. Alcuni retroscena ). Ascolta l'intervista esclusiva di Ubaldo con il doppista svedese Linstedt Da Lidkoping Ubaldo Scanagatta

 

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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
LIDKOPING _ Ho vissuto giornate di Coppa Davis decisamente più emozionanti. La prima di Svezia-Italia è stata come Lidkoping, tutt’altro che affascinante. Due incontri a senso unico, con Vinciguerra che non ha strappato che sei games a Starace proprio come Fognini a Soderling.
Il primo singolare è durato un po’ di più, 1h e 44 minuti, il secondo appena 1.13, un tempo quasi record per un match tre su cinque. Si dirà che Soderling è più forte, troppo più forte su una superficie come questa, e per questo _ con ben 18 aces in 12 turni di servizio _ ci ha messo meno tempo per vincere. Però da Fognini era lecito aspettarsi qualcosina di più, se non altro in termini di impegno. Ma, si sa, Fabio è fatto così. Si è buttato giù, scuoteva la testa, la racchetta, nel terzo set non si è nemmeno battuto. Così un Soderling freschissimo potrà scendere tranquillamente in campo in doppio e fare probabilmente la differenza anche in una specialità non sua e poco praticata. Ma sia lui sia il finalista di Wimbledon Lindstedt servono benissimo e strappargli la battuta sarà difficilissimo.
Karim Nafea ha sentito le prime dichiarazioni di Barazzutti e Fognini in tv.
Fognini a Supertennis: Sono arrabbiato perché non c’è stata partita e non ho avuto chance. Speravo di fare meglio, ma il servizio ha fatto la differenza. Sono arrabbiato anche per il break del secondo set che è arrivato in maniera un po’ casuale. Io ci tenevo a questa partita perché sapevo di potergli dare fastidio.
Barazzutti (a Supertennis): “Dopo la prima giornata tutto secondo le previsioni, siamo ancora in corsa per tornare in serie A. Cerchiamo di giocarci le nostre possibilità. Fabio non era contento perché pensava di poter fare bene, però non deve essere arrabbiato perché Soderling oggi ha dimostrato di essere un grande giocatore ed oggi la partita era difficile. In ogni caso domani il doppio è decisivo perché Soderling è difficilissimo da battere”.
Starace a differenza di Soderling (che non ha mai perso il servizio) ha subito un break e dovuto cancellare dieci palle break. Questo spiega la diversa lunghezza dei due match.
Il doppio deciderà e non c’era dubbio alcuno che questo dovesse accadere.
Segue (dopo le interviste, ora in corso, dei protagonisti)

Eccomi di ritorno dalle interviste. Quella con Soderling l’ho condotta quasi tutta io, incalzando sia lui sia Enqvist in un modo che gli svedesi parevano quasi preoccupati. Poi però sono venuti da me a congratularsi…per aver tentato di mettere Enqvist alle corde sulla scelta del doppio. La conversazione con Enqvist è proseguita fuori onda, più tardi, quando gli ho ricordato che l’avevo visto giocare la finale del torneo junior con Gaudenzi al Roland Garros 20 anni fa.

E lui, ridendo: “Ah, ora mi hai rovinato la notte ricordandomi quella brutta giornata…”

Ed io: “Stanotte in realtà al tuo posto mi concentrerei su altro, perché la scelta che devi fare non è facile e se la sbagli la tua squadra magari perde…”.

Assistevano a quel colloquio Jonas Arnesen e Tobias Osterberg, due giornalisti veterani del circuito (soprattutto il primo). La cosa curiosa è che Jonas mi ha subito detto: “Secondo me Enqvist non cambierà formazione, giocheranno Aspelin e Linstedt”. Tobias Osterberg, invece: “Scommetterei che giocherà Soderling. Serve troppo bene, mentre Aspelin non tanto. Inoltre in questi ultimi due mesi Aspelin non ha fatto questi grandi risultati….come si fa a lasciare fuori il n.5 del mondo, reduce da una partita come quella appena giocata contro Fognini? Soderling e Lindstedt hanno giocato insieme più di quanto lo abbiano fatto Linstedt e Aspelin, che oltretutto giocano dalla stessa parte e uno dei due dovrebbe cambiare lato di risposta”.

Mentre Enqvist lasciava ad intendere, seguendo le parole di Soderling, che avrebbero giocato Aspelin e Linstedt…Poi però si lasciava scappare di fronte ai colleghi svedesi che ricordavano le due partite giocate da Soderling con Linstedt: “Robin ha giocato in doppio anche a Dusseldorf in Nations Cup…”.

Io vi dico che se fossi Enqvist non avrei dubbi e farei giocare Soderling. Barazzutti non sembrava, sulle prime, aver preso in troppa considerazione l’ipotesi Soderling.

Comunque per l’intervista italiana…beh, se ascoltate l’audio potrete verificare come ancora una volta Barazzutti ci tenesse proprio a polemizzare. Colleghi gli chiedevano di domenica, di Soderling presunto imbattibile, e lui ribatteva: “Ma perché mi chiedete di domenica?” Quando ha ribadito il concetto non ho potuto resistere: _ Parlano di domenica perché se ti si chiede di sabato e del doppio ci dirai forse chi giocherà il doppio?_

Ho invitato, così facendo, la lepre a correre.

Voi, lettori di ubitennis, ascoltate e poi scrivete pure le vostre impressioni. Se riesco a inserire il video _ mi chiamano il Bill Gates di Firenze…solo per prendermi in giro!_ vedrete con più chiarezza ancora il tutto, faccine comprese.

E vi invito anche a sentire le risposte che Barazzutti ha dato a un collega svedese. Il massimo della simpatia, davvero. Infatti lo svedese ha chiuso la sua intervista con un “thank you!” ovviamente polemico.

Più divertente e interessante, perché più spiritosa, la conferenza stampa di Thomas Enqvist e Robin Soderling. Soderling ha parlato in continuazione del doppio Aspelin-Lindstedt, ma alcuni colleghi svedesi che lo hanno sentito parlare anche nella sua lingua hanno interpretato i suoi discorsi come …discorsi di uno che non vuole scavalcare il capitano, di uno che vuole mantenere buoni rapporti co n gli altri giocatori. E’ anche possibile che lui tutto sommato preferisca difendere il suo status di singolarista imbattibile a questi livelli (su un campo così veloce non perde con nessuno dei nostri neppure se gioca su una gamba sola) e non prendersi la responsabilità di scendere in campo in doppio dove, alla fine, avrebbe molto da perdere e poco da guadagnare.

Fossi Enqvist proverei a convincerlo. Per quanto riguarda il doppio italiano invece la bella prova di Starace e il fatto che Potito abbia detto abbastanza apertamente che si sente più forte al fianco di Bolelli piuttosto che di Bracciali (di cui pure è amico e ha proposito del quale ha subito aggiunto: “Mi trovo bene anche con Daniele”) non ha voluto.

Ubaldo Scanagatta

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker