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21/09/2010 16:19 CEST - Tennis femminile

Pennetta e le altre star Wta

Il sito ufficiale della Wta dedica un focus con intervista video alle più importanti giocatrici del circuito. Da qualche giorno è stato pubblicato quello dedicato alla nostra Flavia. L'occasione di raccontare un po' di frivolezze, ma anche di fare un bilancio della stagione 2010 che riserva ancora qualche appuntamento importante Roberto Paterlini

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La scenografia è quella di un camerino, simile agli stessi nei quali mille volte abbiamo visto intervistate le star del cinema: un grande specchio, mobilio spigoloso e moderno, ed in mezzo alla scena, seduta su una poltrona in acciaio e pelle nera, magnifica c’è lei: la stella. Come nella miglior tradizione delle conversazioni hollywoodiane, anche in questo caso non si parla certo della professione della protagonista, dei suoi successi né tantomeno delle difficoltà; le vengono piuttosto poste alcune domande per farcela conoscere meglio, scoprire i suoi peccatucci e intravedere come è la vita di una professionista sul Tour WTA.

L’intervista è solo il più recente dei video che l’associazione delle giocatrici ha messo a disposizione dei tifosi per avvicinarli alle protagoniste del circuito: ci sono Kuznetsova e Bartoli che cantano I Gotta Felling dei Black Eyed Peas, Wozniacki e Azarenka che giocano a calcio balilla, Safina che cucina – con annesso piccolo incidente – il giorno del suo compleanno e molti altri.

“Qual è quella cosa che porti sempre con te quando sei in viaggio?” chiede a Flavia una voce fuori campo, dall’accento australiano e a mala pena udibile.
“Un sacco di scarpe,” risponde la nostra Penna, dando sfogo al suo sorriso più spontaneo. “Per uscire, non per giocare,” specifica, alzando la mano in difesa, come se temesse di venir fraintesa. “Naturalmente ne porto alcune anche per il tennis, ma ho sempre un’intera borsa per le altre. Una borsa piccola, non troppo grande: cinque o sei paia.”
“Hai molte opportunità di uscire quando sei in viaggio?”
“Non così tante,” risponde la brindisina, facendo intendere che le piacerebbe ce ne fossero di più. “Mi porto sempre tante cose e non le uso quasi mai. Ma l’importante è essere pronte se capita la serata giusta.”
“Hai sempre molto bagaglio in eccesso in aeroporto?” scherza ora l’intervistatore.
“No, non molto. Sono brava!”
“Cosa ti manca di più quando sei in giro per il Tour?”
“Naturalmente la mia famiglia e gli amici. Ma anche casa mia, le mie cose, la mia routine. Cambiamo talmente tanti hotel che a volte ci dimentichiamo persino il numero della nostra stanza.”
“Come ti rilassi? Tra le partite, gli allenamenti, i massaggi… le interviste…”
“Mi piace molto fare shopping,” confessa Flavia lasciandosi andare ad un’altra risata. “Vado con la mia amica Gisela Dulko (eccole assieme in un altro dei video al mercatino di Markthalle, a Stoccarda): lei è la migliore per lo shopping. Mi piace comperare di tutto, andare in diversi tipi di negozi, dai più economici a quelli più cari. A volte, poi, andiamo al cinema o a teatro, ma la verità è che di tempo libero ne abbiamo poco, tra le varie attività arrivo spesso in albergo che sono già le sei del pomeriggio, e ho solo voglia di riposare e starmene tranquilla,” aggiunge facendosi più seria, persino triste.
“Ti piace comperare qualcosa di particolare se stai in camera?”
“Candele, le adoro.”
“Con chi trascorri la maggior parte del tempo?”
“Con il mio coach, naturalmente. Lavoriamo assieme già da sei anni, e ci conosciamo molto bene. A volte è bello anche avere con sé la propria famiglia o degli amici, ma naturalmente non è sempre possibile, perché hanno il loro lavoro a casa. Quando ci sono è molto stimolante anche perché ti spingono a fare cose diverse dal solito: uscire, vedere la città…”
“La vita sul Tour sembra molto intensa per tutte voi. Quanto è importante riuscire a trovare qualcosa con cui distrarsi?”
“Effettivamente è tutto molto stancante: la stagione inizia a Gennaio e finisce ad Ottobre. Dico sempre che quando mi sarò ritirata, dopo un periodo di riposo, vorrò ripetere tutte le tappe del circuito per vedere le cose che mi sono persa in questi anni…”
“C’è un luogo in particolare nel quale vorresti trascorrere del tempo da turista?”
“Per adesso come turista mi piacerebbe trascorrere più tempo… a casa mia,” scherza ancora Flavia. “Quando mi sarò ritirata, voglio tornare davvero dappertutto: Londra, Parigi, anche qui a Montreal, che mi dicono essere una bellissima città, ma che purtroppo non conosco.”

Pennetta sorride e ne ha ben donde: la sua stagione è stata molto buona, nonostante sia scesa in singolare dalla dodicesima posizione di inizio anno alla ventiduesima attuale. Ha vinto un titolo a Marbella, raggiunto la finale ad Auckland e Palermo, semi a Parigi GDF, Bastad e San Diego, per non parlare dell’ennesima finale di Fed Cup ancora da giocare contro gli Stati Uniti. Non sono andati al meglio i tornei del Grande Slam – un ottavo di finale a Parigi (quanto è stata dolorosa la sconfitta contro Wozniacki!), terzo turno a Wimbledon e Flushing Meadows, secondo in Australia – ma la grande novità dell’anno è stato il doppio, disciplina nella quale, assieme alla sua amica Dulko, Flavia ha fatto segnare tre vittorie consecutive in altrettanti tornei Premier in primavera (Miami, Stoccarda e Roma), ai quali si è aggiunto il trionfo estivo di Montreal, sino all’attuale posizione numero 3 della classifica.

Buona stagione, intervista perfetta, insomma. Tranne per un punto: al giorno del suo ritiro, al meritato riposo e alla vita da turista noi non vogliamo ancora pensare.

 

Roberto Paterlini

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker