Italiano English Français
HOMEPAGE > > In semi Federer, Roddick e la Serbia

06/11/2010 14:50 CEST - ATP Basilea

In semi Federer, Roddick e la Serbia

TENNIS - Nei quarti di Basilea, altra passeggiata di salute per Roger Federer, che supera agevolmente Stepanek. Domani affronta Roddick, vincitore su Nalbandian. Nella parte bassa, scontro tutto serbo tra Djokovic e Troicki, già lanciatissimi verso la sfida Davis con la Francia. Nole: «L’Insalatiera è l’obiettivo primario di fine stagione. Dio sa se avremo l’opportunità di giocare un’altra finale, soprattutto in casa». Mauro Cappiello

| | condividi

Federer continua a passeggiare a casa sua. Con percentuali al servizio ancora una volta mostruose (86 per cento dei punti vinti sulla prima), lo svizzero ha superato senza patemi, nei quarti di finale del torneo di Basilea, Radek Stepanek, un giocatore contro il quale aveva perso due volte in carriera (ma vinto otto), l’ultima a Roma nel 2008. Un’ora esatta di gioco e un 6-3 6-2 sono bastati al numero 2 del mondo per archiviare comodamente la pratica e prepararsi alla sfida di domani, la ventiduesima, contro Andy Roddick. I due si ritrovano per la prima volta dalla tiratissima finale di Wimbledon dell’anno scorso, che Federer vinse 16-14 al quinto set.

Quello di oggi, tuttavia, non era certo lo Stepanek d’annata ammirato due anni fa al Foro italico. Il ceco ha fatto un’onesta partita, ma senza mai crederci più di tanto: le sue giocate non sono quasi mai state caratterizzate da quella brillantezza che le distingue nelle sue giornate migliori. Federer ha contenuto al massimo i gratuiti e ha regalato al suo pubblico alcune perle, come la risposta di rovescio lungolinea seguita da un passante di dritto a campo quasi aperto che gli ha dato il primo break dell’incontro sul 3-2 in suo favore nel primo set.

Ancora più facile il secondo parziale: due errori di Stepanek, il rovescio scagliato fuori sulla palla break del 2-3 e la volée di rovescio fallita sulla palla break del 2-5, costituiscono la sintesi perfetta di una partita che Federer ha concluso con il suo settimo ace.

C’era molta attesa per il match tra Roddick e Nalbandian. I due, che non si incontravano da quattro anni, erano stati tra l’altro protagonisti di un match molto discusso sette anni fa nella semifinale dell’Open degli Stati Uniti, con l’argentino arrivato a un punto dalla vittoria contro il futuro vincitore del torneo.

Invece la sfida di oggi non ha tenuto fede alle aspettative. Un Nalbandian scarico ha sbagliato molto nei punti importanti (due errori, uno di dritto e uno di rovescio, hanno dato a Roddick il break al quinto gioco che ha deciso il primo set) e non è quasi mai riuscito a prendere il controllo degli scambi da fondo. Complice oggi anche un Roddick decisamente centrato, l’ex numero 3 del mondo, che a Basilea vanta una vittoria nel 2002 e altre tre finali, ha confermato come, dal suo rientro nel circuito, fatichi a dare continuità alle sue prestazioni.

L’americano non è stato mai in difficoltà al servizio e, dopo aver ottenuto il break nel secondo set al terzo gioco, avrebbe potuto vincere ancora più facilmente se Nalbandian non gli avesse annullato, con una bella volée di dritto in contropiede, la palla per il 4-1 pesante. Roddick incamera così altri punti 90 punti che lo avvicinano sempre più alla qualificazione al Masters di Londra: un traguardo importante se si considera che la sua stagione è stata in parte anche condizionata dalla mononucleosi.

La semifinale della parte bassa del tabellone sarà invece un derby serbo tra Djokovic e Troicki. E se è vero che Nole ha vinto cinque dei sei precedenti confronti diretti, l’ultima sfida, in cui il numero 3 del mondo ha rischiato la sconfitta nel primo turno dello US Open quest’anno, dovrebbe destargli qualche preoccupazione. Anche perché Troicki, dopo la semifinale a Tokyo (con match point sprecato contro Nadal) e la vittoria a Mosca, sta vivendo il momento migliore della carriera.

I serbi si preparano al meglio, quindi, per la conquista dell’Insalatiera: «Vincere quel titolo è l’obiettivo prioritario per il finale di stagione – ha dichiarato Djokovic dopo aver battuto nel quarto di finale di oggi Robin Haase –. Dio solo sa se avremo l’opportunità di giocare un’altra finale, specialmente in casa».

Oggi Djokovic, che non ha ancora perso un set nel torneo, non ha avuto bisogno del suo miglior tennis per avere la meglio sul suo avversario. Haase, venuto fuori dalle qualificazioni, non è infatti riuscito a fare la differenza col servizio come gli era capitato nel turno precedente contro John Isner. Tre addirittura i break subiti nel primo set (terminato 6-2) dal bombardiere numero 66 del mondo, che quest’anno ha risalito la classifica dopo un infortunio al ginocchio destro grazie anche a tre successi consecutivi in tornei challenger nella Penisola: San Marino, Manerbio e Como.

Dal 2-2 iniziale (quando Djokovic si era fatto raggiungere dopo aver fatto il break al secondo gioco alla sesta occasione) un parziale di sette giochi a zero ha messo fine alla partita. L’olandese ha rischiato anche per due volte di andare sotto 5-1 nel secondo set. Il servizio lo ha tenuto a galla, ma, pur essendo arrivato sullo 0-30 nel game successivo, Haase non è mai più riuscito a strappare la battuta al rivale.

Nel primo match della giornata Viktor Troicki ha vinto soffrendo solo nel primo set una sorta di spareggio Davis contro Richard Gasquet, con entrambi alla ricerca di un posto nella finale tra Serbia e Francia che si giocherà a inizio dicembre. «Ora è interessante giocare contro i francesi, c’è quel pizzico di tensione in più. La finale di Davis è ciò che mi sta dando la spinta e mi mantiene motivato», ha affermato Troicki dopo la partita di oggi, che ha messo ancora una volta in evidenza le difficoltà psicologiche di Gasquet nella gestione del match.

Il francese, praticamente impeccabile per buona parte del primo set con un solo punto perso nei primi quattro turni di servizio, si concede un passaggio a vuoto sul 4-4. Con un doppio fallo va 0-30 e, steccando un dritto, regala il break decisivo al serbo, che fino a quel momento era stato costretto ai vantaggi sui suoi game di battuta in due occasioni.

Altro momento di follia del francese nel primo gioco del secondo set, quando perde il servizio da 30-0. Un parziale di cinque game consecutivi dà allora a Troicki un vantaggio che Gasquet non sarà più in grado di colmare. Anzi, il serbo conquisterà un altro break al settimo gioco, prima di chiudere al game successivo con un bellissimo passante di rovescio lungolinea in poco più di un’ora di gioco. Dodici ace a zero e quasi l’80 per cento di punti vinti sulla prima per l’attuale numero 32 del mondo. Gasquet ancora una volta viene meno in un’occasione che poteva essere importante: nel secondo set ha addirittura evidenziato un’arrendevolezza disarmante. «Non è un buon segno», titola Sport24.com, proiettando le ombre del match di oggi sulla finale di Coppa Davis. Ma almeno, dopo questa prestazione, a capitan Forget dovrebbe essere ben chiaro che non potrà essere Gasquet il secondo uomo da schierare in singolare a Belgrado.

Risultati:
V. Troicki (Srb) b. R. Gasquet (Fra) 6-4 6-2
(2) N. Djokovic (Srb) b. (Q) R. Haase (Ned) 6-2 6-3
(4) A. Roddick (Usa) b. D. Nalbandian (Arg) 6-4 6-4
(1) R. Federer (Sui) b. R. Stepanek (Cze) 6-3 6-2

Mauro Cappiello

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Giorno e notte a Doha

Quote del giorno

"Non so quale sia il segreto per vincere uno Slam; sai, non ne ho mai vinto uno".

Andy Murray dopo la sconfitta con Wawrinka agli US Open

Accadde oggi...

7 Novembre 1983

Con il Re di Svezia Karl Gustav XVI in tribuna Mats Wilander onora la casa reale della sua nazione battendo Tomas Smid 6-1 7-5 nella finale del torneo di Stoccolma.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker