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08/11/2010 16:12 CEST - FINALE FED CUP

Galeazzi senior attonito

TENNIS - PAGELLE TV - Giampiero, ancora la miglior voce della Rai per il tennis, introduce e chiude da studio la telecronaca dell'incontro di Francesca contro la Oudin, commentato da Alessandro Fabretti e Rita Grande. Lei: “Dobbiamo sperare nella paura di vincere di Melanie”. Lui: “Il famoso braccetto? Marcos

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San Diego 07/11/2010: Schiavone / Oudin – Fabretti / Grande


Mary Joe Fernandez, capitana del team americano di Fed Cup, sceglie di schierare Melanie Oudin nel terzo e, forse, decisivo singolare della finale. Francesca Schiavone, vincendo il match, concluderebbe nel migliore dei modi una stagione da incorniciare. Giampiero Galeazzi e Stefano Pescosolido introducono l’incontro da studio. “Le immagini di San Diego mi portano indietro alla grande finale del 1979, a San Francisco, giocata da Panatta, Barazzutti e Bertolucci contro McEnroe e Gerulaitis”. Comincia a servire Francesca ed iniziano a commentare Giampiero e Stefano: il collegamento con Fabretti e Grande non funziona ancora. “Schiavone deve spingere fin dall’inizio e non deve sottostare al ritmo dell’avversaria", commenta l’esperto cronista, che, presto, cede la linea ai cronisti in America: “A voi San Diego!”. Peccato che il vecchio leone sia relegato ad un ruolo così marginale: Galeazzi senior, a mio parere, è ancora il miglior telecronista di tennis della Rai.

Rita esordisce: “Siamo positivi, visto che ci manca solo un punto. Francesca ha tutte le possibilità di vincere: ha sempre battuto Melanie nei precedenti incontri”. La nostra veste un completino bianco, elegante come la sua dritta volée in contropiede. L’avversaria, con braghette scure, riesce a strapparle il servizio, mostrando grande tenacia ed uno straordinario passante rovescio monòmano: 2 a 1 e servizio per Oudin. “S’è discusso molto dell’assenza delle Williams: certo è che Serena, in pratica, non gioca una partita da luglio”, ricorda Fabretti. L’americana sbaglia troppi dritti e la nostra ne approfitta immediatamente, conquistando due palle del contro break. Schiavone chiama un HawkEye, ma le portano un Gin Tonic. Nel punto successivo, la rivale sbaglia l’ennesimo dritto: 2 pari. “Guardate lo sguardo severo di Francesca: è in fiducia, non c’è niente da fare!”, si gasa Fabretti. “E guarda che discesa a rete e che chiusura!”. Francesca salva un’altra palla break, giocando uno spettacolare rovescio lungoriga in controbalzo, prima di concederne un’altra a seguito d’un doppiofallo. “Largo il dritto in top spin: terzo break consecutivo. Oudin in vantaggio per 3 a 2 e servizio”, lui. “Un inizio sorprendente della Oudin, che ha commesso pochi errori”, aggiunge Rita. A me pare, invece, che Francesca sia un po’ troppo tesa: è lei a sbagliar troppo rispetto al suo standard.

“Quarta possibilità per le tenniste di strappare il servizio all’avversaria…e basta questa, basta questa: 3 pari!”, tifa Fabretti. Nel game successivo, Francesca chiede un altro HawkEye: le portano una CocaCola ghiacciata ed ancora tre palle break da salvare. “Altro break: siamo a 5 consecutivi. Il set comincia a farsi caldo. Mi sembra che Corrado cerchi di tranquillizzarla”, muore in rete un rovescio in back della nostra, sotto per 4 a 3. “Palla profonda, in avanzamento…che bel dritto: insomma, fa tutto lei”, commenta lui. Rita: “Sì, ma deve limare un po’ gli errori: ne ha fatti troppi”. “Ecco…qui, devo dire, è stata veramente brava la Oudin: che colpo che è riuscita a fare”, lui. “Sì, ma ha giocato un altro passante da ferma”, precisa lei. Se non si muove l’avversario, difficilmente si porta a casa il punto: 5 a 3. La nostra serve per salvare il set: “Larga anche questa: 0030”, punteggia Fabretti. “Francesca irriconoscibile”, commenta Grande. “Il dritto le finisce in corridoio: torna in panchina arrabbiatissima Francesca Schiavone. Un set a zero, allora: si gioca da quarantasei minuti”, chiude Fabretti, che passa la linea a Giampiero. “Nel nostro personalissimo cartellino, come dice Rino Tommasi, risulta che Francesca ha commesso troppi errori”. Perfetto, Giampiero.

Nel secondo set inizia a servire Melanie, che conquista a zero il game. “Francesca cerca di spronarsi: 0030…ma guardate di quanto sbaglia questa volée: 0040, ancora palla break. Cosa combina la Schiavone!”, Fabretti incredulo. La nostra sbaglia ancora un dritto: “Nono punto consecutivo di questa che non è certo una campionessa”, continua lui. “Sì… sta comunque giocando un discreto match”, aggiunge Rita, che continua: “Magari è anche un po’ stanca, Francesca…”, l’ex tennista cerca di confortare la nostra, che affonda una volée di dritto in rete. “Ecco…dopo 12 punti consecutivi, arriva il punto della Schiavone grazie al doppiofallo della Oudin”, che sbaglia altri due colpi, prima di portarsi sul 3 a 0. Francesca sta giocando veramente male. Anche le immagini di RaiSport1 non sono di buona qualità: si fa fatica a vedere la pallina. “Mi spiace perché Francesca teneva particolarmente a questa vittoria…però, non è detto: nel tennis femminile capita spesso che le cose cambino durante il match”, spera la cronista.

Nel quarto gioco, Schiavone approfitta di qualche errore della rivale, gioca uno stupendo stretto di rovescio tagliato ed accorcia le distanze: 13. “Dobbiamo sperare nella paura di vincere di Melanie”, s’aggrappa Rita. “Il famoso braccetto?”, chiede lui, malizioso. “Eh sì”, conferma lei. L’italiana ne stecca un’altra: 4 a 1 sotto. “Questa è stanchezza”, decreta Rita. “Oltre che fisica, anche mentale”, precisa Fabretti. “Brava…ben al centro del campo, Oudin riesce a chiudere facile col dritto”. “Quando può giocare da ferma, l’americana non sbaglia”, conferma lei. “La sconfitta ci può stare, ma il punteggio mi sembra severo. Certo, prima dell’incontro, non ci si poteva aspettare una cosa del genere”, deluso Fabretti, che si riprende subito: “Il match non può scappare via in questo modo!”. Ma: “1540, ci sono ancora due palle break”. “E siamo 5 a 1: un’ora e dieci minuti di gioco”. “Non riesco a dire niente”, ammette Rita, sinceramente avvilita. “Quest’anno ci ha regalato delle emozioni incredibili: finire così in malo modo…”. Melanie, al contrario della nostra, trova colpi d’ottima fattura, empia di gioia ed orgoglio. “4030, ha giocato bene l’Oudin, non c’è niente da dire: siamo al match point”, avverte il cronista. “No, non ci posso credere: chiude con l’ace? È chiaro che Francesca chiede il falco…e la palla è buona, già la vedo. 63 61: Melanie Oudin regala un importante punto agli Stati Uniti, che non sono ancora sconfitti”. Fabretti continua, commosso: “Guardate che bello quest’abbraccio…questo è lo spirito del gruppo azzurro. A Francesca l’abbraccio consolatorio di tutta la squadra”. Rita chiude con saggezza latina: “E’ facile essere uniti solo quando si vince”. Tempore felici multi numerantur amici, dum fortuna perit…

Giampiero: “Siamo anche noi attoniti. Non ci aspettavamo questa flessione totale della nostra giocatrice. L’Oudin è una buona giocatrice: io l’ho definita un’americanina da sbarco. È una specialista del veloce: ha fatto bene la grande Mary Joe Fernandez a schierarla. Francesca non è riuscita a reagire, nemmeno dal punto di vista nervoso. E questo da una campionessa, una lottatrice, una fighter come la Schiavone non ce l’aspettavamo”. Sono pienamente d’accordo con Giampiero e mi unisco all’abbraccio consolatorio di tutta la squadra.


Fabretti: 5
Grande: 6/7
Schiavone: 4
Oudin: 7
 

Marcos

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker