25/11/2010 22:00 CEST - ATP World Tour Finals

Federer, che
super rovescio!

TENNIS - Quando il rovescio a una mano funziona come in questi giorni, lo svizzero è praticamente imbattibile. Il pallonetto passante con cui ha chiuso il primo set è stata fino ad oggi la cosa più bella del Masters. Va detto che Soderling, per caratteristiche, non è il giocatore più adatto a impensierirlo: in un eventuale match con Nadal non sarà solo una questione di tecnica. Rino Tommasi

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Federer - Soderling

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Ci sono giornate in cui, vedendo giocare Roger Federer, ci si chiede se ci sia tra i giocatori in attività, qualcuno in grado di batterlo. Non certamente Robin Soderling, che pur essendo un giocatore di ottima qualità non
ha le caratteristiche che servono per mettere in difficoltà il campione svizzero che non a caso è andato in campo con un bilancio di 14 vittorie ed una sola sconfitta (sulla terra di Parigi) nei confronti dello svedese.
In un’ora e 28 minuti Federer ha portato a casa la sua terza vittoria in due set di questo Masters e può tranquillamente attendere di sapere chi sarà il suo avversario in semifinale ed eventualmente quello della finale. Federer ha preso subito un break di vantaggio ma lo ha dovuto restituire nel sesto gioco. Per liberarsi di un fastidioso tie-break Federer ha avuto bisogno di tre aces e di un pallonetto passante di rovescio che è stata la cosa più bella vista finora in questo Masters.

Perduta la partita Soderling ha preso la strada dell’aeroporto perché in nessun caso la matematica gli avrebbe consentito di qualificarsi per le semifinali. Per riuscirci, dicono gli scienziati, a Murray contro Ferrer basterebbe vincere un set oppure conquistare otto games per rimanere in corsa pur perdendo l’incontro. Insomma più lo frequento questo Masters mi convince sempre di meno. Valga anche questa semplice considerazione. Quando Federer ha vinto il primo set poteva anche ritirarsi, sicuro di essere in semifinale. Ci avrebbe rimesso un po’ di soldi, una goccia nel bilancio di un miliardario. Sono convinto che se Federer giocasse sempre di rovescio come ha fatto ieri e l’altro giorno contro Murray difficilmente perderebbe una partita ma poi mi richiama alla realtà il bilancio delle sue sfide con Nadal (14 vittorie a 7 per lo spagnolo) per convincermi che il tennis non è fatto soltanto di rovesci, di dritti e di servizi ma uno sport dove la partecipazione della psicoanalisi ha la sua importanza. Per fortuna questo Masters, con la sua sciagurata formula, ci può far vedere del buon tennis. Per questo siamo qui perché dal campo si capisce di più che dalla televisione.

Rino Tommasi