Italiano English Français
HOMEPAGE > > Aniene, il sogno è ad un passo

11/12/2010 23:19 CEST - FINALI SERIE A

Aniene, il sogno è ad un passo

TENNIS – Alla vigilia della finalissima contro il Castellazzo Tennis Club, parla Marco Barbiero, capitano (e bandiera, insieme a Vincenzo Santopadre) del Circolo Canottieri Aniene. “I ragazzi sono carichi come non mai”. L’SMS mattutino di Alessio Di Mauro. “L’anno scorso volevamo battere il Capri, quest’anno abbiamo più consapevolezza”. La botta di fortuna del tesseramento di Grzegorz Panfil. Dall’inviato a Rovereto, Riccardo Bisti

| | condividi

A Rovereto la vita scorre lenta, delicata e pungente. Pungente come il freddo che imbianca le montagne e il vento che obbliga a munirsi di sciarpe e cappotti. Poca gente per le strade, poco rumore, come se gli indigeni avessero paura di disturbarsi tra loro. E pensare che in questi giorni ci sono i deliziosi Mercatini di Natale, una cinquantina di chioschi nella via principale, occasionalmente bloccata al traffico. Si passeggia quasi in un punta di piedi, anche se un quadretto all’italiana non manca mai. Nei suddetti mercatini c’è un bancone gastronomico con alcune prelibatezze in bella evidenza, quasi sulla strada. Come è in bella evidenza un cartello scritto a pennarello: “NON MANGIARE”. In questo clima ovattato ma tutto sommato gradevole si assegneranno gli scudetti del Campionato di Serie A1, dopo che Bra ha deciso che non era più il caso di sobbarcarsi l’organizzazione in cambio di un livello tecnico non degno di un massimo campionato. Inizialmente si pensava di giocare presso il nuovissimo palazzetto del CT Rovereto, in località Baldresca, ma alla fine si è optato per il Palazzetto dello Sport (mentre Baldresca ospita gli allenamenti, giacchè al palasport c’è un campo solo). Piccolo ma adatto a un evento del genere. Sei gradoni di tribuna nei lati lunghi e quattro in quelli corti per un totale di 1.500 posti a sedere. A partire da Sabato (ore 10, diretta SuperTennis) vedremo se i seggiolini gialli e blu di Via Piomarta si riempiranno di pubblico, magari incentivato dall’ingresso gratuito. Al termine di un campionato senza pepe ed emozioni, sono rimasti in quattro a giocarsi lo scudetto: Canottieri Aniene e Castellazzo Tennis Club tra gli uomini, Tennic Club Viterbo e Tennis Club Prato tra le donne.

Barbiero: “Non mi aspettavo di trovare il Castellazzo”
Si parte con gli uomini, per lasciare a Francesca Schiavone la passerella domenicale e per darle qualche ora in più dopo l’esibizione di Giovedì sera ad Anversa (dove ha perso 7-5 6-4 contro Yanina Wickmayer). E allora gli occhi di giornata sono tutti puntati su Aniene-Castellazzo, classica sfida tra un colosso (i romani) e una matricola (gli emiliani). “Francamente non mi aspettavo che Castellazzo sarebbe arrivato in finale” racconta Marco Barbiero, capitano di Aniene e bandiera del club insieme a Vincenzo Santopadre “Quando sono usciti i gironi pensavo che l’altra finalista sarebbe stata Bassano. Durante il campionato avevo visto salire le azioni del Parioli, ma proprio non credevo che Castellazzo vincesse a Bassano”. Ma Bassano era una squadra competitiva soprattutto sulla terra battuta, mentre Castellazzo può far male indoor. E’ questo l’unico timore che frulla in testa ai romani. “Quando ho saputo che avremmo affrontato Castellazzo, in effetti, ci ho pensato. Poi loro hanno un vero e proprio animale da gare squadre: Daniele Bracciali. Se guardi la storia della Serie A, lui è sempre tra i protagonisti”. Va detto che nella regular season, Aniene ha vinto 5-1 sulla moquette di Parma (non omologata a livello internazionale, altra anomalia di questo campionato), addirittura firmando il 4-0 dopo i singolari. “E proprio in virtù di quel precedente abbiamo ancora un piccolo dubbio sulla formazione da mettere in campo. A Parma abbiamo sacrificato Di Mauro per far scalare Cipolla e mettere Panfil contro Bracciali. Andò benissimo”. Il dubbio è questo: con Bolelli, Cipolla e Santopadre già certi di giocare, potrebbero pensare di mettere il polacco Grzegorz Panfil al posto di Alessio Di Mauro. Ma sarà una scelta difficile, anche perché lo stesso Barbiero ricorda: “L’anno scorso con Alessio abbiamo fatto un giochino, costruendoci una parola d’ordine: “battaglia”. Seguendo questo motto, ha giocato una stagione straordinaria, riavvicinandosi ai top 100 a 33 anni di età. E Giovedì mattina mi ha mandato un sms alle 7 del mattino, dicendomi che non era mai stato così carico per un match di tennis. Battaglia!”.

L’assenza del Capri
Quelli dell’Aniene ci tengono da pazzi, a questa Serie A. Dopo le delusioni del 2008 e del 2009, quest’anno sono strafavoriti e fino ad oggi non hanno deluso le aspettative. E allora, sapendo di toccare un tasto dolente, abbiamo chiesto a Barbiero se l’assenza del Capri renderebbe meno dolce un eventuale titolo: “Io posso dire che l’anno scorso avevamo le loro foto davanti a noi, a mò di Rocky Balboa. Abbiamo giocato tutto l’anno pensando a fare l’impresa contro Capri. E ci siamo andati vicinissimi. Quindi è evidente che quest’anno c’è più consapevolezza e forse meno tensione, ma in fondo quando entri nell’albo d’oro ci si ricorda soprattutto di quello”. E per la sezione tennis dell’immenso Aniene sarebbe una gran cosa: “Piano piano siamo riusciti a costruirci una buona considerazione all’interno del club, dove altri sport hanno certamente un seguito maggiore. Per dire: l’anno scorso noi giocavamo alla morte, ma il seguito era così così. In finale invece verranno diversi tifosi a sostenerci, tanto che ho fatto preparare 50 felpe da distribuire, in modo da creare una “minicurva”. Vogliamo fortemente questo titolo, e lo vogliono anche i ragazzi. L’attaccamento di Di Mauro, Cipolla e Santopadre non si discute. Ma devo dire che anche Bolelli si è lasciato trascinare dall’entusiasmo e Panfil è l’elemento ideale: ogni cosa facciamo a lui va bene. E’ perfetto. I giocatori non possono essere al massimo, sono in piena preparazione. Simone ha ripreso Lunedì scorso a Monte Carlo con Fognini, ma è così per tutte le squadre”

Caso Panfil, che fortuna!
Barbiero è persona schietta, onesta, spigliata (è lui il tennista nel videoclip di “Lemonade”, canzone dei Planet Funk), e non si tira indietro quando gli chiediamo un parere su questa Serie A. “Il livello si è abbassato clamorosamente, e questo per due motivi: il primo riguarda le nuove regole, che hanno tagliato le gambe a molte squadre. Con soli quattro giocatori non c’era spazio per fare nuovi ingaggi. Questo ha portato a incontri ridicoli: noi a Udine abbiamo giocato contro un quarta categoria…Il secondo motivo riguarda l’assenza del Capri. Senza di loro, manca l’altra grande squadra. E poi il loro forfait è arrivato a tabelloni già compilati, falsando il girone da sei squadre e poi il mercato era già chiuso, impedendo alle altre formazioni di ingaggiare i migliori giocatori italiani”. Il livello si è abbassato, mentre Aniene è riuscito a rinforzarsi grazie all’ingaggio di Simone Bolelli e ad una rosa allungata a cinque giocatori grazie alla presenza di Grzegorz Panfil, schierabile come Under perché tesserato con l’Aniene in età giovanile. Barbiero ci ha raccontato il gustoso retroscena che ha permesso questo tesseramento: “Ammetto che abbiamo avuto una fortuna incredibile. Nel 2005 Grzegorz era in Italia per giocare qualche torneo e venne portato all’Aniene per allenarsi. Lo vedemmo giocare, ci parve buono ma non straordinario e decidemmo di tesserarlo. L’anno dopo ce lo siamo ritrovati vincitore del doppio junior allo Us Open! Per la sezione tennis fu un motivo di vanto all’interno del Club, così abbiamo deciso di continuare a tesserarlo. Quando sono uscite le nuove regole, ci siamo accorti che rientrava perfettamente nella lista dei tesserabili come elemento del vivaio. La possibilità di avere Panfil ci ha permesso di poter ingaggiare un fenomeno come Bolelli, altrimenti non sarebbe mai stato possibile”. Insomma, i classici due piccioni con una fava. Per il prestigioso club romano, la cui Scuola Tennis è stata presa in mano proprio da Santopadre e lo stesso Barbiero, lo scudetto del tennis avrebbe una valenza doppia: la libidine di acchiappare ciò che è sempre sfuggito, ma anche la sodisfazione di guadagnare ancora posizioni nella scala valori della polisportiva. E quando il presidente si chiama Giovanni Malagò (presente a Rovereto sin dalla vigilia), sapere che il suo club è sempre più coinvolto, beh, non può che essere una buona notizia per il nostro sport. Castellazzo permettendo, obviously.

Riccardo Bisti

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Un quiz con Daniela Hantuchova

Quote del giorno

"Voi mi chiedete se io mi sia emozionato a incontrare Maradona. Certo, ma onestamente mi è parso più lui emozionato a incontrare me".

Roger Federer

Accadde oggi...

    12 Dicembre 1992

Petr Korda conclude uno dei migliori giorni della sua carriera tennistica battendo il numero 2 del mondo Michael Stich 2-6 6-4 7-6 2-6 11-9 in 3 ore e 48 minuti per vincere la Grand Slam Cup a Monaco di Baviera.

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker