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16/12/2010 16:04 CEST - SERIE A1

Il meglio della A: Canottieri Aniene

TENNIS – Conclusa una difficile Serie A, abbiamo contattato i quattro club finalisti per conoscere la loro opinione su un campionato dispendioso e faticoso, in cui i ritorni mediatici ed economici non sono sempre soddisfacenti. E omaggiare gli sponsor che continuano ad aiutare i circoli e permettono al meccanismo di andare avanti. Partiamo con i campioni del CC Aniene. Riccardo Bisti

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Le vittorie del Circolo Canottieri Aniene e del Tennis Club Viterbo hanno fatto calare il sipario sul Campionato di Serie A1, mai in difficoltà come quest’anno e solo parzialmente salvato da due belle finali. Va così in archivio una stagione difficile e perdente dal punto di vista mediatico. Si pensi allo scarso risalto dato dai quotidiani nonostante la presenza di Francesca Schiavone: se escludiamo alcuni articoli usciti sul Corriere dello Sport (peraltro sponsor dell’Aniene), i grandi quotidiani sportivi hanno ignorato l’evento. Fino a qualche anno fa, Corriere dello Sport e Tuttosport dedicavano una pagina intera al campionato, adesso non più. La comunicazione è stata quasi interamente curata dalla FIT, presente in forze a Rovereto con il canale SuperTennis (anche se in misura minore rispetto a Bra 2009, quando venne approntato uno salotto condotto da Mara Santangelo). L’assenza dei grandi media ha fatto si che a Rovereto non venisse approntata nemmeno una sala stampa. Alla luce di questo, ci siamo domandati come i vari club vivano un campionato che costa parecchio e fatica ad avere la giusta visibilità, se non quella limitata alla comunicazione locale. Ed è un peccato: fatte le debite proporzioni, è come se i successi dell’Inter avessero una qualche eco solo a Milano. E, soprattutto, abbiamo rivolto ai quattro club presenti a Rovereto la domanda che si pongono tutti gli appassionati: “Ma chi ve lo fa fare?”. Ci siamo messi in contatto con i responsabili dei quattro club e abbiamo posto a ciascuno le stesse domande. Abbiamo ascoltato Sergio Soderini (Responsabile della Sezione Tennis presso il Circolo Canottieri Aniene), Carlo Zaniboni (direttore del Castellazzo Tennis Club), Fausto Barili (consigliere del Tennis Club Viterbo e organizzatore della squadre di A, B e C) e Massimo Bardazzi, direttore del Tennis Club Prato. Tre domande ciascuno, con il doveroso omaggio agli sponsor di ogni club che anche nel 2010 hanno sostenuto il campionato. Un aiuto vitale per quasi tutte le squadre. In quattro puntate, ascoltiamo i pareri dei quattro top-club del 2010. Iniziamo con il Circolo Canottieri Aniene, finalmente Campione d’Italia dopo esserci andato vicino in due occasioni.

Come è vissuta la serie A nel vostro club? Come siete stati accolti al vostro rientro?
SODERINI: Sono rimasto quasi sorpreso dall’interesse avuto dalla Serie A presso il circolo. Sa, il nostro club è una polisportiva e la Sezione Tennis è un po’ indietro rispetto alle altre discipline. D’altra parte non è facile confrontarsi con una Sezione Nuoto in cui figura Federica Pellegrini. Va però detto che dal 2001 abbiamo fatto una cavalcata eccezionale, partendo dalla serie inferiori per arrivare finalmente al titolo. C’è stata una grande festa con brindisi e bandiere. Non possiamo pretendere feste come ce ne sarebbero state a Castellazzo o Rovereto: immagino che in realtà più piccole sarebbero stati accolti alla stazione o al casello autostradale e accompagnati con il tappeto rosso. Da noi non è possibile, ma siamo ugualmente molto contenti.

L’interesse di giornali e TV (eccezion fatta per le finali in diretta su SuperTennis) è stato scarso. Dopo tanti investimenti e sacrifici per arrivare in alto, un circolo come vive questa situazione?
SODERINI: Per me è un nervo scoperto. Probabilmente è dovuto al fatto che è un periodo pieno di calcio e viene dato pochissimo spazio a quello che è il top nazionale. I quotidiani non capiscono l’importanza che ha avuto il tennis negli ultimi otto anni. Noi nel 2000 iniziammo, facendo un percorso controcorrente, e siamo stati premiati. In questi giorni hanno scritto di noi il Corriere dello Sport e il Messaggero nella Cronaca di Roma con un articolo di Marco De Martino, ma al di là di questo mi pare che ci sia una scarsa sensibilità verso un mercato del tennis che è sempre più forte. Forse dovremmo essere anche noi a stimolare la comunicazione.

Ma quanto costa partecipare alla Serie A? Quante spese vengono coperte dagli sponsor? E quali sono i vostri sponsor?
SODERINI: Da questo punto di vista, noi siamo fortunatissimi. Giovanni Malagò, il nostro Presidente, è unico. Persino Pescante è arrivato a dire: “Se avessi le possibilità di Malagò..”. Grazie alla presenza e alle conoscenze di Malagò abbiamo sponsor importanti, di altissimo livello. Ne abbiamo 10: il più importante è Adidas. A proposito di questo, l’Aniene ha favorito l’accordo tra Adidas e il nostro giocatore Alessio Di Mauro, che nonostante gli ottimi risultati faticava a trovare uno sponsor. Gli altri nostri partner sono il Corriere dello Sport, Lotto, BNL, Tecnogym, Assicurazioni Aurora, Alitalia, Ford, il Comune di Roma e Piscine Castiglione. Le spese per il Campionato di Serie A sono interamente coperte dai nostri partner, e per noi è un motivo d’orgoglio non aver messo le mani nel portafoglio dei soci, magari con aumento delle quote. Niente di tutto questo. La Serie A, in quanto tale, ha costi importanti anche perché i rimborsi non sono un granchè (e per accedervi bisogna rispettare determinati parametri come il numero di squadre iscritte ai vari campionati, soci, allievi…).

Riccardo Bisti

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