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19/12/2010 00:35 CEST - SERIE A1

Il meglio della A: Castellazzo

TENNIS – Scattato senza particolari ambizioni, il Castellazzo Tennis Club è arrivato ad un passo dal titolo, perdendo lo scudetto solo al doppio di spareggio. Ecco la realtà di un circolo spende cifre importanti grazie all’aiuto degli sponsor, ma che fatica a trovare spazio anche nella comunicazione locale. “Non abbiamo ancora avuto servizi in TV, ma adesso ci hanno proposto uno Speciale Castellazzo su un giornale locale” Riccardo Bisti

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Le vittorie del Circolo Canottieri Aniene e del Tennis Club Viterbo hanno fatto calare il sipario sul Campionato di Serie A1, mai in difficoltà come quest’anno e solo parzialmente salvato da due belle finali. Va così in archivio una stagione difficile e perdente dal punto di vista mediatico. Si pensi allo scarso risalto dato dai quotidiani nonostante la presenza di Francesca Schiavone: se escludiamo alcuni articoli usciti sul Corriere dello Sport (peraltro sponsor dell’Aniene), i grandi quotidiani sportivi hanno ignorato l’evento. Fino a qualche anno fa, Corriere dello Sport e Tuttosport dedicavano una pagina intera al campionato, adesso non più. La comunicazione è stata quasi interamente curata dalla FIT, presente in forze a Rovereto con il canale SuperTennis (anche se in misura minore rispetto a Bra 2009, quando venne approntato uno salotto condotto da Mara Santangelo). L’assenza dei grandi media ha fatto si che a Rovereto non venisse approntata nemmeno una sala stampa. Alla luce di questo, ci siamo domandati come i vari club vivano un campionato che costa parecchio e fatica ad avere la giusta visibilità, se non quella limitata alla comunicazione locale. Ed è un peccato: fatte le debite proporzioni, è come se i successi dell’Inter avessero una qualche eco solo a Milano. E, soprattutto, abbiamo rivolto ai quattro club presenti a Rovereto la domanda che si pongono tutti gli appassionati: “Ma chi ve lo fa fare?”. Ci siamo messi in contatto con i responsabili dei quattro club e abbiamo posto a ciascuno le stesse domande. Abbiamo ascoltato Sergio Soderini (Responsabile della Sezione Tennis presso il Circolo Canottieri Aniene), Carlo Zaniboni (direttore del Castellazzo Tennis Club), Fausto Barili (consigliere del Tennis Club Viterbo e organizzatore della squadre di A, B e C) e Massimo Bardazzi, direttore del Tennis Club Prato. Tre domande ciascuno, con il doveroso omaggio agli sponsor di ogni club che anche nel 2010 hanno sostenuto il campionato. Un aiuto vitale per quasi tutte le squadre. In quattro puntate, ascoltiamo i pareri dei quattro top-club del 2010. Oggi ci occupiamo del Castellazzo Tennis Club, finalista a sorpresa e battuto dall’Aniene soltanto al doppio di spareggio.

Come è vissuta la serie A nel vostro club? Come siete stati accolti al vostro rientro?
ZANIBONI: Registriamo il maggior interesse soprattutto quando giochiamo in casa. Giungere in finale, ovviamente, ha stimolato qualche sostenitore ad andare a Rovereto. Avevamo organizzato un pullman sia per il play-off a Bassano che per la finale, ma alla fine non si sono realizzati perché la gente preferiva andare per conto proprio piuttosto che essere vincolata agli orari dei pullman. La nostra Scuola Tennis ha circa 200 allievi, e sono proprio i più giovani a seguire la Serie A, anche perché vivono un contatto quasi quotidiano con Montenet e Tombolini.

L’interesse di giornali e TV (eccezion fatta per le finali in diretta su SuperTennis) è stato scarso. Dopo tanti investimenti e sacrifici per arrivare in alto, un circolo come vive questa situazione?
ZANIBONI: Certamente non siamo contenti. Se i media ci appoggiassero di più avremmo più contropartite con gli sponsor, ma purtroppo non è così. Dobbiamo accontentarci di un mercato su scala locale e provinciale. Abbiamo avuto un qualche seguito da parte della Gazzetta di Parma, dove nell’ultima pagina dello sport usciva un articolo con foto e risultati, ma nessuna TV locale ha mai pensato di venire al circolo anche per soli 30 secondi di filmato. E pensare che una delle TV locali è legata proprio alla Gazzetta. Adesso nel periodo natalizio il calcio si ferma, così sono stato contattato e mi hanno proposto uno “Speciale Castellazzo” di una pagina. Ma forse è così perché non hanno altro (soprattutto calcio) di cui parlare.

Ma quanto costa partecipare alla Serie A? Quante spese vengono coperte dagli sponsor? E quali sono i vostri sponsor?
ZANIBONI: Se escludiamo le grandi possibilità economiche di Aniene e, in precedenza, del Capri, gli ordini di grandezza sono gli stessi. Un buon campionato di Serie A non si si fa con meno di 130-150.000 euro. Per fortuna sono quasi interamente coperti dagli sponsor. Dico “quasi” perché facendo tutti i conti poi si scopre sempre qualche spesa in più. Ma in linea di massima riusciamo a coprirli. Quest’anno avevamo Daniele Bracciali che ha fatto la differenza in tutti i sensi, sia in campo con le vittorie che fuori con l’ingaggio. Ma lui aveva un contratto per tutto il campionato, infatti ha giocato tutte le partite tranne una, mentre gli altri vanno a gettone. I nostri partner? Il title sponsor è Cariparma, che ha anche dato il nome alla squadra. Gli altri investitori significativi sono stati: Parma Motors, “Fiducia” (un rottamatore), “L’Isola d’Oro” (un’azienda alimentare), “Armanetti Impianti” ed SDS Cosmetici, azienda di prodotti estetici.

Riccardo Bisti

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