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23/12/2010 10:46 CEST - Profili

Il tennis col sorriso di Baghdatis

TENNIS - Nonostante una stagione di alti e bassi, il cipriota ha avuto la meglio (per la prima volta in carriera) sia su Nadal che su Federer: è stato l’unico a battere per due volte, il numero uno “di turno”, anche se non ha avuto troppa fortuna negli Slam. Un giocatore tecnicamente completo, abile sia in attacco che in difesa, con qualche problema fisico di troppo. Cosa può aspettarsi dal 2011? Danilo Princiotto

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Un misto di talento, potenza, passione, coraggio, un pizzico di incoscienza (che spesso non guasta) e tanta tanta simpatia: è questo Marcos Baghdatis, un tennista che si diverte e fa divertire sui campi da gioco; un giocatore gradito da molti addetti ai lavori e dai fan. Riviviamo insieme il suo anno.

I momenti peggiori
Il 2010 del cipriota, come detto nel sottotitolo, è costituito da momenti all’altezza del suo talento ma anche da qualche periodo buio, soprattutto negli eventi più importanti dell’anno. I numeri confermano questa teoria: nella stagione appena conclusa, Marcos ha chiuso negli Slam e nei Masters 1000 con un bilancio in perfetta parità (4-4 per i Majors senza peraltro, riuscire mai a superare il terzo turno) (8-8 per i 1000) perdendo inoltre al primo turno di Wimbledon e degli Us Open, rispettivamente da Lacko e dal francese Clement. Da dimenticare dunque, la sua stagione sull’erba, che nel 2006 lo aveva visto raggiungere le semifinali in quel di Londra, ma che quest’anno lo ha portato a tre sconfitte premature (tutte al primo turno) su altrettanti tornei giocati.

I momenti migliori
Da un altro punto di vista però, il cipriota può considerarsi soddisfatto del miglioramento fatto in classifica (dalla posizione numero 42 di fine 2009 alla numero 20) e del livello di gioco che è riuscito ad esprimere in alcune occasioni. Un anno che ha aggiunto un sapore speciale alla carriera di Baghdatis che per la prima volta è uscito vincitore da un confronto con l’allora numero uno del mondo, Roger Federer a Indian Wells, in quello che Marcos considera “il miglior match della mia intera carriera”. Una partita non per deboli di cuore e piena di emozioni dove il cipriota è stato in grado di annullare due match points e di rimontare uno svantaggio di 1-4 nel set decisivo. Non contento di tale impresa però, il finalista degli Open d’Australia 2006, è riuscito a bissare il successo sull’attuale numero uno: Rafael Nadal, sul veloce di Cincinnati. Anche questo un match molto intenso con il cipriota che ha dato la sensazione di riuscire a contrastare lo spagnolo con un tennis fatto di variazioni, improvvise accelerazioni, coraggio e un servizio molto incisivo: in altri termini, la ricetta perfetta per avere la meglio su Rafa. L’ex numero uno del mondo juniores è stato l’unico nel 2010 a prevalere su Federer e Nadal quando questi erano rispettivamente sul tetto del mondo.
Baghdatis è stato inoltre capace di mettere in bacheca il quarto titolo della sua carriera sul duro di Sydney, battendo in successione: Troicki, Hewitt, Fish e Gasquet; ha raggiunto la semifinale a Dubai, dove è stato sconfitto dal futuro vincitore Djokovic; è arrivato al penultimo atto del torneo di Monaco (sconfitto da Cilic); e poi sul cemento nordamericano prima è riuscito ad ergersi fino alla finale del Legg Mason Tennis Classic di Washington, arrendendosi a un Nalbandian in ottima forma, e poi è stato in grado di raggiungere la prima ed unica semifinale in un Masters 1000 quest’anno, a Cincinnati dove ha perso anche qui, dal vincitore del torneo, Roger Federer.

Il 2010 ai numeri
Di seguito le statistiche, raccolte dal sito dell’Atp che ci portano nello specifico dei match giocati da Baghdatis:

Statistiche al servizio
498 Aces
194 Doppi Falli
52% Primo palle in campo
76% Punti vinti sulla prima
52% Punti vinti sulla seconda
421 Palle break concesse
61% Palle break salvate
823 Games giocati al servizio
80% Games vinti al servizio
64% Punti vinti sul servizio

Statistiche in risposta
31% Punti vinti in riposta al primo servizio
50% Punti vinti in risposta al secondo servizio
512 Palle break a disposizione
38% Palle break convertite
817 Games giocati in risposta
24% Games vinti in risposta
39% Punti vinti in risposta

51% Punti vinti in totale

La tecnica
Tecnicamente Marcos è un ottimo giocatore, e può vantare una qualità che pochi hanno nel circuito. La sua capacità di reazione gli permette di alternare fasi offensive a fasi difensive, nello stesso match e i suoi potenti colpi danno spesso il via a dei contrattacchi veloci, precisi e mortali per gli avversari. Ha un ottimo rovescio lungolinea e un cross di dritto pregevole. Con il servizio riesce a produrre diversi aces e ad alternare la potenza alla precisione; il tocco di palla a rete è pulito anche se Marcos potrebbe ancora fare un passo in avanti per quanto riguarda il posizionamento sulle volèe. La risposta è un altro punto su cui poter migliorare, cercando di trovare gli automatismi giusti che gli permettano di non limitarsi a contenere, magari utilizzando anche il colpo slice. Se volessimo definirlo con un aggettivo, il più adatto sarebbe “versatile”.

Ultime considerazioni
Il cipriota può essere, senza dubbio, considerato uno dei giocatori più eccitanti nel nostro sport, ma il suo scarso rendimento negli Slam non gli ha permesso di compiere un salto di qualità ancora maggiore di quello che ha fatto. Problemi fisici o no, il cipriota, dopo aver raggiunto la finale in Australia e la semifinale a Wimbledon (entrambe nel 2006), non è più rientrato nei migliori 4 in un Major, ottenendo come miglior risultato i quarti di finale a Wimbledon nel 2007 (l. to Djokovic) su 14 slam giocati. Altro dato interessante (ma non completamente esaustivo!) sulla sua tenuta mentale arriva dalla percentuale dei match vinti dopo aver perso il primo set (26,9 %): non moltissimi.
Problemi fisici e di tenuta nervosa dunque, sono le difficoltà di un giocatore che se in forma, è tranquillamente in grado di prendere a pallate metà dei top ten; per questo ci si aspetta sempre un po’ di più da lui, magari l’ingresso nei top 15 o, meglio ancora, nei top ten nel 2011; risultato che potrebbe coincidere con la vittoria in un torneo prestigioso.
Siamo dunque certi che se il cipriota riuscirà ad evitare qualche defiance prematura soprattutto negli slam, riuscirà a dire la sua e concedere al tennis ancora un pizzico di vivacità in più che solo gli showman come lui sono in grado di dare.

Danilo Princiotto

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker