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17/03/2011 04:09 CEST - INDIAN WELLS

Djokovic e Federer passeggiano

TENNIS - Nole devasta in meno di un'ora il fantasma di Gulbis, autore di una prova sconcertante e cancellato dal campo per 6-0 6-1. Roger molto autoritario su Chela, che raccoglie appena un game in più del lettone in 58 minuti: ora lo attende Harrison, vincitore di un entusiasmante match con Raonic. Avanza senza patemi Berdych, mentre Wawrinka supera Cilic. Tutti i risultati. Samuele Delpozzi

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Djokovic – Gulbis 6-0 6-1

Una mattanza. Non ci sono altri termini per definire il trattamento riservato da Djokovic ad un disastroso Ernestino Gulbis, rispedito negli spogliatoi dopo appena 54 minuti: roba da fare quasi invidia al celebre Graf-Zvereva del Roland Garros '88.
Il match di fatto dura lo spazio d'un game, il primo, nel quale il gaudente lettone non sfrutta un vantaggio di 0-40 sul servizio di un Nole ancora in fase di rodaggio. Sfumate le 3 palle break, il serbo inizia a capitalizzare i tantissimi errori gratuiti (in particolare col diritto) del rivale, che – dopo aver mancato altri 2 break point consecutivi sullo 0-4 – chiude il primo set in bicicletta con l'ennesimo diritto sparacchiato in rete.
Il secondo parziale prosegue sulla stessa musica, anzi, se possibile la superiorità di Djokovic è ancor più schiacciante – nessuna palla break concessa – ma nonostante ciò Gulbis riesce finalmente a conquistare un game, sullo 0-9, tra i boati del pubblico californiano. È comunque una gioia di breve durata, poiché Nole riprende a navigare in solitario fino al definitivo 6-0 6-1, suggellato da due aces consecutivi.
Una prestazione da Riga... mortis quella di Ernests, autore di un solo vincente in tutto il match di fronte a 28 errori non forzati (tra cui 5 doppi falli). Che altro dire? Passando a Djoko, ennesima prova solidissima per lui, ancora imbattuto in questo 2011 ed in serie positiva da 16 match, inclusa anche la finale di Coppa Davis dello scorso dicembre. L'ultima sconfitta risale al Masters di Londra, dove fu travolto 6-1 6-4 da un grande Federer. Al prossimo turno se la vedrà ancora una volta col suo amico e compagno di doppio Viktor Troicki (precedenti 7-1 per Nole), vittorioso con un duplice 6-3 su Michael Llodra: niente rivincita di Davis per il parigino, dunque.

Federer – Chela 6-0 6-2

Match quasi a specchio del precedente, quello tra Federer e Juan Ignacio Chela. Tra le similitudini, oltre al punteggio, anche il minutaggio sotto l'ora di gioco (58 minuti in questo caso) ed il cruciale game d'apertura, dove l'argentino fallisce l'unica palla break dell'incontro con un Roger ancora freddo.
Sfumata la chance, il primo set si tramuta in autentica carneficina: lo svizzero conquista il 2-0 al termine di un bello scambio, chiuso da un diritto di Chela di poco largo, e di lì a poco anche il doppio break con un gran diritto inside-in. La mazzata inferta al morale del sudamericano sembra definitiva: i due doppi falli consecutivi con cui si congeda dal set, a zero, equivalgono ad una sentenza.
Come nel caso di Djokovic, poco cambia nel secondo set. Gian Ignazio riesce finalmente a muovere il suo punteggio impattando sull'1-1 – grazie a 4 gentili omaggi di Federer, avanti 0-30 anche in quel game – ma nulla cambia nell'economia della partita. Due giochi più tardi arriva l'inevitabile strappo, favorito dall'ennesimo doppio fallo e da un diritto affossato in rete dal tennista di Buenos Aires. Roger non sfrutta altre 2 palle break consecutive sul 4-1, ma chiude il match strappando ancora il servizio all'avversario, con un bel passante di rovescio lungolinea.
Tra i dati salienti, oltre alla durata irrisoria dell'incontro, anche il numero di errori non forzati, 19 a testa. Il numero 2 mondiale, però, ha avuto dalla sua il decuplo dei vincenti, 30 a 3. In definitiva, un Federer senz'altro migliore di quello ammirato contro Andreev, probabilmente anche grazie alle caratteristiche di Chela, colpitore più lineare e meno fastidioso rispetto al russo.

Il prossimo ostacolo sarà Ryan Harrison, 19enne americano di belle speranze ed una meno bella (almeno per chi scrive) tendenza al fanatismo. Tra c'monnnnn urlati belluinamente (su ogni punto importante) e racchetta scagliata alle stelle (dopo aver trasformato il match point decisivo), il ragazzino della Louisiana riesce a spuntarla dopo quasi 2 ore e mezza su un altro astro nascente, Milos Raonic.
Primo set con poche chances in ribattuta per entrambi, nell'inevitabile tie-break Harrison non sbaglia niente, mentre il canadese infila un errore di diritto dietro l'altro (saranno 4 in tutto) e cede nettamente 7-1. Nel secondo è Milos a procurarsi più chances – palle break nel sesto e nell'ottavo gioco – ma sul 4-4 è lui a vedersela veramente brutta, 0-40: raddrizza il game con un paio di aces, dopodiché conquista il primo break dell'incontro chiudendo il parziale 6-4, al terzo set point utile. Il momento positivo del tennista dell'Ontario termina subito, e in malo modo, quando cede il servizio in apertura di terzo set con uno smash orribilmente ciccato... un passaggio a vuoto che consente a Harrison di spiccare il volo, addirittura avanti di un doppio break sul 5-2. Al servizio per il match, lo statunitense sale al match point ma mette lunga una volée, quindi cede inaspettatamente la battuta con un diritto in rete. Raonic si riavvicina sul 4-5 e torna a crederci, annulla altri due match point e si procura addirittura una clamorosa palla della parità, ma Ryan infila tre punti perfetti – servizio vincente, stop volley di rovescio, ace – e finalmente può liberare la tensione con un urlo a pieni polmoni. La racchetta, intanto, era già volata via.

Gli altri match

Avanza senza patemi anche il numero 7 del seeding Tomas Berdych, mai in difficoltà col mancino brasiliano Bellucci. Negli ottavi incontrerà il coetaneo Stan Wawrinka: l'elvetico, a parte un piccolo passaggio a vuoto sul 5-3 del primo set, ha controllato con grande sicurezza le sporadiche fiammate di Cilic, piegato 7-5 6-3.
Delude invece assai il match tra i talentini Gasquet e Melzer: tutta colpa dell'austriaco, mai capace d'impensierire il servizio di Richard e brekkato ben 4 volte in un'oretta di gioco. Il transalpino ora attende Andy Roddick, che nel match serale si è preso la rivincita sul compagno di David John Isner, che lo aveva battuto allo Us Open 2009.

Masters 1000 Indian Wells - Risultati 3° turno:

[2] R Federer (SUI) d [29] J Chela (ARG) 60 62
[3] N Djokovic (SRB) d [31] E Gulbis (LAT) 60 61
[7] T Berdych (CZE) d [26] T Bellucci (BRA) 63 62
[8] A Roddick (USA) d [30] J Isner (USA) 75 62
[18] R Gasquet (FRA) d [10] J Melzer (AUT) 61 63
[12] S Wawrinka (SUI) d [17] M Cilic (CRO) 75 63
[16] V Troicki (SRB) d [24] M Llodra (FRA) 63 63
[WC] R Harrison (USA) d [WC] M Raonic (CAN) 76(1) 46 64

Samuele Delpozzi

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