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30/03/2011 16:55 CEST - SONY ERICSSON OPEN

Kim batte Ana, show sul campo 2!

TENNIS - In uno dei match più belli del torneo, relegato ad un campo non coperto dalle telecamere a causa della pioggia, la Clijsters supera la Ivanovic 7-6 al terzo in 2h 17' di gioco, ma la serba era avanti 5-2 e servizio nel parziale decisivo e ha sprecato 5 match point. Nella serata americana la Sharapova impiega 3 ore e mezza per sbarazzarsi della Dulgheru 76 nel set decisivo. Da Miami, Elisa Piva

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Che peccato che un match così sia stato relegato al Campo 2. Non si può che pensare questo dell'ottavo di finale tra Kim Clijsters e Ana Ivanovic. Gli organizzatori però non hanno potuto fare altrimenti, perché la pioggia ci ha messo lo zampino anche oggi, e farle aspettare ancora sarebbe stato impossibile per il proseguo del torneo e anche stressante. E così, Kim e Ana hanno giocato davanti ad una folla raccolta, ma gli spettatori erano assiepati anche nelle tribune dei campi accanto pur di assistere a questo match. E ogni sforzo è stato ripagato: un match molto intenso, con ribaltamenti di fronte e ben giocato da entrambe. Soprattutto dalla Ivanovic, che se oggi avesse vinto non avrebbe davvero rubato nulla. “Era da un bel po' che non la vedevo giocare così bene – commenta Kim –, nel primo e nel secondo set ha servito benissimo, ha giocato tanti vincenti con il dritto. Io cercavo di farla muovere e spingere sul suo rovescio, ma lei giocava davvero troppo bene”. Sul 5-2 del terzo set però la belga è salita di tono, ha abbassato il numero degli errori e ha fatto prevalere la sua maggior esperienza non mollando nemmeno quando era ormai con un piede e mezzo nella fossa. “Dopo tanto tempo nel tour ho imparato che non è mai finita finché non si gioca l'ultimo punto – racconta Kim –, cerchi di prendere tutto quello che l'avversario ti concede, ed è quello che ho fatto io nel terzo set, quando ho cercato di contenere gli errori mentre lei ha sbagliato qualche colpo facile che nei primi due set non aveva mai sbagliato”.
Già, perché nel primo set, dopo tre giochi di assestamento, si è assistito ad un match dall'andamento quasi maschile. Turni di servizio tenuti con autorevolezza, pochi errori e tanti vincenti. E anche il tie-break, l'epilogo più giusto, è stato ben giocato da entrambe, poi due grandi risposte di Kim hanno fatto la differenza.

La Ivanovic però non si è scoraggiata, ed è subito partita fortissimo nel secondo set approfittando di un calo al servizio della numero 2 del mondo. La serba si è portata rapidamente sul 3 a 0 ed ha strappato nuovamente la battuta alla Clijsters nel sesto gioco. Qui si è un attimo irrigidita cedendo uno dei due break di vantaggio, ma quando è stato il momento di servire nuovamente per il set non ha fatto una piega, chiudendo al primo set point e riequilibrando l'incontro.

Nel terzo set è successo di tutto. Dopo un primo game durissimo (4 palle break salvate), Kim avrebbe la possibilità di salire 2-0, ma qui la Ivanovic ha inserito il turbo e con un tennis impeccabile ha conquistato cinque giochi di fila. Ad onor del vero, bisogna dire che la belga non ha servito per nulla bene ed ha commesso qualche errore di troppo dal fondo. Errori che, dopo aver salvato 5 matchpoint (quattro sul 5-1 - di cui tre consecutivi - e un altro sul 5-3) non ha quasi più commesso infilando una striscia di quattro giochi consecutivi. Intanto il pubblico, numerosissimo, incitava sempre più forte la belga, negli States davvero molto amata anche grazie alla nazionalità del marito. Ana dal canto suo, come raccontato anche da Kim in conferenza, ha abbassato l'intensità della spinta concedendo qualcosa alla sua avversaria: quando è stato il momento di servire per la seconda volta per il match infatti, non ha messo una prima in campo. Ma sui match point nulla da recriminare: "Io ho fatto tutto il possibile e mi sono creata le opportunità per vincere il punto, ma lei ha giocato in maniera incredibile" spiega Ana. Ed una partita come questa, con tutti questi colpi di scena, poteva non finire al tie-break decisivo? Certo che no! Le due infatti tengono i due successivi servizi fino al 6 pari.
Il tie-break è palpitante, non bellissimo (3 doppi falli in tutto), ma anche qui il punteggio è una montagna russa: Kim scappa sul 3-0, si fa riprendere sul 4 pari, ancora due punti che seguono il servizio e poi gli ultimi due, bellissimi, scambi che per la Clijsters valgono la partita.

E' dura una sconfitta così per la Ivanovic. “Dovreste vedere la mia racchetta e qualche lacrima mi è anche scappata” confessa Ana in conferenza stampa, originariamente prevista nella stanza piccola ma spostata nella Main Room per la fila di giornalisti accorsi al suo capezzale. La serba è sempre lì lì per ritornare ma le manca ogni volta l'ultimo passo. Si possono però sempre carpire sensazioni positive anche da una sconfitta così, dopo due ore e 17 minuti di partita, persa per un capello. Infondo è arrivata 5 volte al match point contro la numero 2 del mondo, “ma per me non conta la classifica, Kim è la giocatrice da battere”, e se si arriva ad un punto dal battere la migliore, manca davvero un ultimo, piccolissimo passetto che si chiama esperienza, quella che oggi ha fatto la differenza.
Passata la paura invece, Kim affronterà ai quarti di finale Victoria Azarenka come primo match della sessione serale.

Quarti di finale
[21] A Petkovic (GER) d [6] J Jankovic (SRB) 26 62 64
(16) Maria Sharapova (RUS) d. (26) Alexandra Dulgheru (ROU) 36 76(6) 76(5)

Ottavi di finale
[2] K Clijsters (BEL) d [19] A Ivanovic (SRB) 76(4) 36 76(5)

Elisa Piva

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