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26/04/2011 22:32 CEST - Tennisti in crisi

Che succede a Verdasco?

TENNIS- Lo scorso anno in questo momento della stagione, Fernando Verdasco si proponeva per il titolo di "primo fra i normali" sulla terra, dietro Rafa Nadal. Quest'anno di lui non si hanno tracce apprezzabili già da diverse settimane e la classifica cominica a piangere. Ma l'obiettivo non cambia: "Voglio qualificarmi per il Masters". Claudio Maglieri

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Qualcuno, con un pizzico di scherno, lo chiama “Perdasco”, per sottolineare in particolare la costanza con la quale viene regolarmente sconfitto da Rafael Nadal. Ma da qualche settimana a questa parte la faccenda ha preso una piega decisamente più drammatica (a livello sportivo, naturalmente). Il refrain è sempre quello: che succede a Fernando Verdasco? Nel recente periodo il madrileno sembra essersi cacciato in un vortice di confusione e, complice un po’ di sfortuna, non riesce più ad imbroccarne più mezza. Siamo a febbraio, torneo 250 di San Jose (vinto da Nando nel 2010): l’iberico giunge nuovamente in finale e parte decisamente favorito contro il bombardiere <rookie> Milos Raonic. Invece, come per incanto, il canadese si impone in due set, per giunta al tie-break (dove, solitamente, hanno la meglio i giocatori più esperti). Campanello d’allarme? Al momento nessuno ci fa caso, in fondo Raonic è un cannoniere in rampa di lancio (e infatti quel successo darà il via alla scalata ai vertici del giovanotto). Fernando, nel frattempo, non dà segni di ripresa: la settimana seguente perde ancora da Raonic, al primo turno, e nei tornei successivi colleziona una serie di mezzi disastri: da quella finale a San Josè, l’iberico ha messo insieme un non invidiabile palmares di due vittorie e cinque sconfitte, spalmate in cinque tornei. Un cammino decisamente poco avvezzo ad un top ten, ed infatti Verdasco è sceso in quindicesima posizione proprio nel weekend di Pasqua (non poteva scegliere un momento migliore per compiere questo martirio tennisitico). In mezzo a tutto ciò, a parziale riscatto, c’è il fine settimana di coppa Davis in Belgio, dove Verdasco ha vinto il proprio singolare contro Malisse ed il doppio. Può bastare a salvare una prima parte di stagione sottotono? Evidentemente no.

L'anno scorso, di questi tempi, Fernando arrivava nei quarti a Miami, faceva finale a Montecarlo, vinceva Barcellona ed a Roma si arrampicava fino alla semifinale (dopo aver battuto nuovamente Djokovic). Nel 2011 la situazione è in evidente fase involutiva: togliendo gli ottavi a Melbourne (sconfitto da Berdych) e la finale in America, il resto è assolutamente da dimenticare. Out al primo turno a Brisbane (eliminato da Becker), Memphis (Raonic), Acapulco (Bellucci), Miami (Andujar), Montecarlo (Robredo), mentre a Indian Wells è riuscito a vincere un match (contro Berankis, per giunta grazie al ritiro dell’avversario) prima di cedere a Querrey. Insomma, non è il caso di celebrare nessun funerale tennistico ma i numeri parlano chiaro. In mezzo a tutto ciò, vanno considerati però i problemi alla caviglia e gli attriti con Albert Costa (capitano della squadra iberica di Davis): motivi sufficienti per scagionarlo? Difficile dirlo, tuttavia <Nando> pare non essere troppo preoccupato da questo trend negativo: a Key Biscayne, nel corso di un’intervista, ha affermato di sentirsi bene fisicamente e di puntare a chiudere la stagione nuovamente nella top eight (e dunque di qualificarsi al Master). Nel corso della chiacchierata, Fernando ha toccato vari temi (come ad esempio il suo idolo d’infanzia, Andre Agassi) ma nel complesso il madrileno non ha dato a vedere particolari insofferenze a causa di questa momentanea mancanza di risultati.

Intanto, dopo il ko con Andujar (non certo un fenomeno) è maturato lo stop contro Robredo nel Principato di Monaco. E ora? E’ già finita la carriera ad altissimi livelli di Verdasco, oppure si tratta di un calo momentaneo dovuto ad una serie di circostanze sfortunate? Lui dice che la <colpa> è anche da attribuire alla concorrenza, sempre più agguerrita: sarà, ma di certo non è bello vedere un giocatore talentuoso come lui surclassato da carneadi sconosciuti. Dopo la magnifica partita contro Nadal a Melbourne 2009, <Nando> non ha più saputo riproporre con continuità quel livello di tennis, ma il suo gioco sembrava finalmente esploso totalmente. Invece, dopo un buon 2009 (coronato dalla qualificazione al Master) sono arrivati un 2010 a corrente alternata ed un inizio di 2011 da cancellare. Vedremo se il torneo di casa, a Madrid, saprà ridargli la giusta fiducia: sulla terra della <Caja Magica>, notoriamente rapida, Verdasco avrebbe tutte le carte in regola per ritornare prepotentemente nelle posizioni che contano. Lo scorso anno uscì al terzo turno, staremo a vedere che succederà questa volta. Il suo obiettivo, come detto, è la qualificazione alle World Finals di Londra: obiettivo raggiungibile, visto che nella seconda parte del 2010 (quarti agli US Open a parte) non ha saputo cogliere grossi risultati. Voi cosa ne pensate? Ce la farà il buon <Nando> a deliziarci nuovamente con il suo variegato tennis, oppure troverà sempre più difficoltà a riaffacciarsi nelle primissime posizioni? Intanto bisogna vedere se tornerà a breve a rialzare una coppa: Verdasco non vince un torneo proprio da Barcellona 2010, quando in finale superò Robin Soderling.

L'intervista a Verdasco di tennis.com

Claudio Maglieri

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