22/05/2011 15:53 CEST - Roland Garros

Fiducia Schiavone "Inizia la scalata"

TENNIS - La detentrice del titolo appare distesa e disponibile nella conferenza stampa d’apertura: “Appena ho messo piede al Roland Garros, alcuni tifosi mi hanno detto: Francesca, regalaci un altro trofeo. Le altre giocatrici ora mi temono di più. Il match di Bruxelles con la Wozniacki è stato molto buono, era tanto che non giocavo così”. Da Parigi, Alberto Giorni

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“Sono sulla bicicletta, in pianura, tra poco inizia la salita, ma sono pronta, il piede è agganciato bene”. Siamo al Roland Garros e non al Tour de France, ma Francesca Schiavone si descrive con una metafora ciclistica. E’ distesa e disponibile, a suo agio nella sala interviste più capiente, che ha imparato a conoscere bene l’anno scorso durante la sua trionfale cavalcata. Appena ha messo piede al Roland Garros, ha avuto una piacevole sorpresa: “Alcuni tifosi mi si sono avvicinati e mi hanno detto: Francesca, regalaci un altro trofeo”.

Difficile dimenticare l’impresa di dodici mesi fa: “Ma io non voglio affatto dimenticarla – precisa Francesca –, ce l’ho nel cuore e mi accompagnerà anche adesso. Il mio obiettivo è tenere il torneo del 2010 e aggiungere qualcosa di nuovo in quello che sta per iniziare: un mix sarebbe l’ideale. Ogni giorno mi sento meglio, ho grandi ricordi ed emozioni”.

Il primo Gran Premio della montagna non sembra dei più impervi: ad attenderla al primo turno c’è la giovane statunitense Melanie Oudin, che tuttavia ha sconfitto la milanese in Fed Cup a San Diego: “E’ un primo turno ostico, perché lei è una giocatrice talentuosa che alterna momenti brillanti ad altri meno entusiasmanti. Starà a me gestire la partita, dovrò frenare la sua aggressività e tenerla lontana. Tra l’altro negli allenamenti ho notato che le palle vanno velocissime, soprattutto quando fa molto caldo”.

La semifinale di Bruxelles con la numero uno del mondo Caroline Wozniacki ha dato alla Schiavone la consapevolezza di essere al livello delle migliori e di poter dire la sua ancora una volta sulla terra rossa più famosa del mondo: “Sì, la partita con la Wozniacki a tratti è stata molto buona, era tanto che non mi esprimevo a quei livelli, sono in fiducia, devo solo cercare di gestire meglio i momenti importanti”. La danese è stata una delle vittime di Francesca a Parigi l’anno scorso, nei quarti di finale: “Quello è stato uno dei match in cui ho giocato meglio in carriera: insieme a quell’incontro metterei le mie prime sfide contro le top 10: con la Tauziat, oppure con Dementieva e Mauresmo a Mosca”.

Dal fantastico Roland Garros 2010, Francesca ha un nuovo status: “Le altre giocatrici mi temono di più, sanno che sulla terra ho qualità; a me capita la stessa cosa per esempio quando mi trovo davanti Serena Williams a Wimbledon. Sto lavorando molto sul servizio: qui è molto utile passare da quello potente alla soluzione in kick, non vedo l’ora di scendere in campo”.