23/05/2011 15:36 CEST - ROLAND GARROS

Schiavone: è partenza sprint

TENNIS - Non poteva iniziare meglio la campagna parigina di Francesca Schiavone: 6-2 6-0 a Melanie Oudin. Ottima prestazione, in cui peraltro ha conservato energie preziose. E a 30 anni non è un vantaggio da poco. La Oudin, battuta in poco più di un'ora, non ha dubbi: "Francesca è una delle mie candidate per la vittoria finale". Da Parigi, Ubaldo Scanagatta

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Una performance super di Francesca. L’unico momento in cui non lo è stata è quando ha avuto 5 setpoints, peraltro procurati splendidamente, nel primo set. Lì, e chissà perché, ha infilato errori gratuiti, un doppio fallo nel terzo setpoint, finchè è riuscita a vincere finalmente quel primo set per 6-2 e poi non ha perso più un solo gioco dominando. Per essere una tappa di montagna del Tour de France, la prima, Francesca ha pedalato in discesa. La montagna era irta e ripida solo per la Oudin che ha provato a venire qualche volta in avanti a cogliere punti a rete, ma Francesca non si è mai spaventata. Il pubblico l’ha accolta con la simpatia che merita una giocatrice che ha vinto il Roland Garros conquistando non solo le avversarie ma anche gli spettatori, fino a commuoverli addirittura.

Gran partita quindi, fin troppo facile, ma attenzione: quando si hanno 30 anni le partite facili, senza troppo dispendio di energie fisiche e nervose, sono un bonus. Il Tour de France dei tennisti è duro, di solito sono 7 tappe di montagna, come l’Izoard, l’Aubisque, e il Tourmalet. Aver avuto il vantaggio di averne affrontata una in discesa può essere d’aiuto. Al prossimo round dovrebbe trovare la Keothavong, britannica d’origini asiatiche, che al momento è avanti di un set sulla russa Dolonts (che confesso non conosco…), e sulla terra rossa non dovrebbe essere molto più che una collinetta.

Stavolta Francesca non si è chinata a baciare la terra rossa di Parigi come l’anno scorso: “Non so se mi sono dimenticata o non era il momento, seguo l’istinto”. Il primo match sul Centrale da detentrice del titolo non poteva essere come gli altri: “Sento ancora l’adrenalina. Il campo è fantastico, compatto, mi sento proprio a mio agio: come quando si è a casa e la mamma prepara tutto quello che ci piace. Nervosa? Sì, dieci minuti prima di scendere in campo la tensione è salita alle stelle. Ma ho avuto anche ottime sensazioni. Sul Centrale ero tornata per la prima volta sabato nell’esibizione: mi ero sentita piccola piccola…”. Non ditele però che ha iniziato in discesa: “Non esiste un match facile, sono stata brava a giocare vicino alle righe e a non farla entrare in partita. Solo sul 6-2 5-0 mi sono guardata un po’ intorno e mi sono detta: andiamoci a prendere questo match”.

La maglia rosa sembra un portafortuna, a Roma aveva sempre vinto con questo completo: “Non sono superstiziosa, non me ne sono neanche accorta”. Le palle nuove la possono favorire: “Sì, chi utilizza molto spin con il caldo può avere vantaggi, ma dipende dal meteo: in un attimo può arrivare il freddo”. Tennis a parte, c’è qualcosa di Parigi che vorrebbe visitare? “Mi piace camminare, ma non devo per forza vedere la Tour Eiffel o andare a fare shopping. Amo passare un po’ di tempo nelle vie della zona Odeon, ho bisogno dei miei spazi”.

La Oudin, intervistata da Alberto Giorni, ha detto: “Ho avuto uno dei sorteggi più difficili che potevano capitarmi. Francesca si muove benissimo, gioca gli slices, è padrona del campo…le condizioni rispetto a San Diego erano assolutamente diverse, là era indoor, io indoor gioco meglio e invece questo è il regno di Francesca. Io credo che lei possa rivincere qui a Parigi…però se devo scommetere un dollaro su chi vincerà…preferisco non sbilanciarmi, ma Francesca è una delle mie candidate alla vittoria finale"

Schiavone b. Oudin 62 60 - LE STATISTICHE DEL MATCH