23/06/2011 23:31 CEST - WIMBLEDON

Federer ok, avanti Delpo e Serena

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Roger Federer b. Adrian Mannarino 62 63 62

Dopo una lunghissima attesa, dovuta alla lunghezza dei due match precedenti, Roger Federer e Adrian Mannarino sono scesi in campo intorno alle 19.30 inglesi. Volendo fare una battuta, si potrebbe dire che lo svizzero aveva prenotato una buon ristorante e non aveva nessuna intenzione di presentarsi in ritardo. Contro il volenteroso Adrian Mannarino, Roger si è imposto con un netto 6-2 6-3 6-2 e si è assicurato un affascinante terzo turno contro David Nalbandian, sua bestia nera nei primi anni di carriera. La sfida contro l'argentino sarà indubbiamente il match più affascinante della prima settimana. Poco da dire del match contro Mannarino: troppo più forte Federer, in ogni zona del campo. L'unico momento di difficoltà è arrivato sul 5-3 nel secondo set, quando si è trovato sotto 0-40. Roger si è tirato su, si è conquistato il setpoint con un gran passante di rovescio (da cui è scaturito un sonoro -Come On!-) e il match è finito lì. Per la gioia del pubblico, Federer ha dato spettacolo fino alla fine, chiudendo con uno spettacolare smash in salto, colpo in cui era specialista Pete Sampras. 88 minuti di allenamento, insomma. L'ideale per preparare il big match contro Nalbandian.

Novak Djokovic b. Kevin Anderson 63 64 62

Sarà contento il simpatico scoiattolino che tutte le mattine fa visita a Novak Djokovic nella sua residenza londinese in cerca di cibo e compagnia, perché sa che per almeno altri due giorni avrà un amico da andare a trovare. Il serbo, infatti, ha superato il secondo turno a Wimbledon senza troppe preoccupazioni. Incontrava per la terza volta nel 2011 il sudafricano Kevin Anderson, giocatore che lo aveva battuto a sorpresa nel torneo di Miami del 2008. Ma l’importanza del torneo e la stagione stratosferica che ha alle spalle, fanno del serbo un giocatore che ha tutte le carte in regole per poter ambire alla vittoria finale e che non ha nessuna voglia di farsi sorprendere al secondo turno di un torneo dello Slam. Nole ha archiviato la pratica in appena due ore con il punteggio di 63 64 62 e al prossimo turno incontrerà il vincente tra il nostro Seppi e Baghdatis.

Juan Martin Del Potro b. Olivier Rochus 67 61 60 64

Conclude la pratica, in due giorni, anche Juan Martin Del Potro, testa di serie n.24 in questo torneo. Il match contro Olivier Rochus era iniziato ieri nel tardo pomeriggio londinese ed era stato sospeso per oscurità sul punteggio di 76 a favore del belga. In quel tiebreak del primo set Del Potro sembrava non riuscire a mantenere aderenza sul campo: in più di un’occasione è scivolato e così, a fine set e prima di lasciare il campo, ha lanciato le scarpe in tribuna . Oggi la storia è stata leggermente diversa: dalla ripresa del match l’argentino ha vinto 18 su 23 game giocati. In altre parole, il parziale della giornata è stato 61 60 64 con un finale di partita in cui i “challenge” venivano chiamati su un punto si e l’altro anche e che hanno confermato anche l’ace finale di Del Potro, il 30esimo dell’incontro. Nella statistica dei numeri straordinari gli fanno compagnia anche 75 (!) vincenti. Finita la partita, in tribuna – per fortuna- ci è finita solo la bandana. Ora, al suo primo terzo turno in carriera a Wimbledon, se la vedrà con Giles Simon.

Serena Williams b. Simona Halep 36 62 61

Tornava in campo, dopo la commozione per la vittoria (sofferta) al primo turno, anche Serenona Williams. Primo match sull'ex campo famoso per essere il cimitero dei campioni, il n.2, Serena è stata subito costretta a rincorrere l’avversaria che le ha strappato il servizio e si è portata sul 3 a 1. La ex-prosperosa rumena riesce, nella sorpresa generale, ad incamerare il primo parziale con il punteggio di 63. Ma da quel momento in poi, le cose iniziano a girare a favore dell’americana che in un attimo vince il secondo set per 6-2 e travolge l’avversaria con un 61 finale. Solo nel 2005 Serena era stata costretta al terzo set nei primi due turni a Wimbledon (da Angela Haynes e Mara Santangelo). La sensazione è che più vada avanti il torneo e più la campionessa in carica diventi un’avversaria ostico per tutte le altre contendenti. La prossima avversaria sarà Maria Kirilenko.

Sara Cecamore