ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > ItalDavis, obiettivo Cile

08/08/2011 03:03 CEST - Coppa Davis

ItalDavis, obiettivo Cile

TENNIS - L'urna della Davis ci ha assegnato il Cile, la cui Federazione ha deciso di giocare lo spareggio sul campo in “cemento” che verrà allestito a Santiago. Vista la superficie, gli azzurri hanno programmato correttamente la stagione estiva? Abbiamo davvero una squadra all'altezza del compito? I dubbi che dovrà sciogliere capitan Barazzutti. Cesare Boccio

| | condividi

Ormai tutti sanno che dal 16 al 18 settembre la squadra azzurra di Coppa Davis sarà impegnata nel turno di spareggio per l'accesso al World Group a Santiago del Cile, non sulla terra battuta come da noi auspicato, bensì sul cemento (precisamente sintetico outdoor). Una scelta assolutamente logica quella della Federazione tennistica cilena, a quanto pare adottata su esplicito suggerimento dei propri giocatori, Gonzalez in primis, ben consapevoli della storica mediocrità del tennis tricolore sulle superfici veloci. Appena reso noto l'esito del sorteggio i primi commenti sono stati all'insegna dell'ottimismo, mentre successivamente all'ufficializzazione della scelta del campo sono affiorati comprensibili timori. Cerchiamo di capire in che termini questo fattore possa incidere sull'esito della sfida, e soprattutto di analizzare se e come i tennisti italiani hanno programmato la rispettiva stagione estiva in modo funzionionale allo spareggio.

LA SQUADRA CILENA
Per una corretta impostazione della disamina è doveroso partire dalla probabile composizione della squadra cilena che vedrà in campo come leader indiscusso Fernando Gonzalez, a meno di ricadute sul piano fisico, il quale è tuttora in fase di piano recupero di condizione a causa del lungo stop dovuto all'operazione subita all'anca (attualmente è numero 297 Atp). A Wimbledon, “mano de pedra” ha evidenziato un discreto stato di forma riuscendo a superare ben due turni, sconfiggendo al primo l'astronascente Dolgopolov in quattro set, per poi perdere dignitosamente solo dallo straordinario Tsonga. In pratica, considerando che la sfida di Davis si disputerà tra circa 40 giorni, possiamo ragionevolmente prevedere di incontrare un Gonzalez almeno al 70-80% delle sue potenzialità, il che lo renderebbe di fatto ingiocabile sul veloce per qualunque atleta italiano. Oltre a lui, troveremo sicuramente come secondo singolarista Paul Capdeville (secondo in termini tecnici ma non di classifica, perchè attualmente per il computer è il numero uno del Cile, quale numero 118 del ranking), protagonista di due ottimi incontri al primo turno contro gli Stati Uniti quando è stato sconfitto al quinto set da Isner e al quarto da Roddick. Sarà proprio lui, nonostante non si stia parlando di un fenomeno, a rappresentare l'ago della bilancia della sfida stante la sua particolare predilezione per le superfici veloci. I dati statistici confortano questa asserzione dato che il suo record di partite Atp su superficie hard-outdoor è pari a 21 vittorie e 32 sconfitte (trattandosi di un giocatore di secondo piano non è malissimo), mentre negli incontri del circuito challenger, sempre sul “cemento”, può vantare uno score di 42-26. Batterlo non sarà una passeggiata, tutt'altro.

Infine la coppia di doppio dovrebbe essere composta da Jorge Aguilar (215 Atp) e da Nicolas Massu (crollato al numero 469 del ranking) considerato che Gonzalez non giocava il doppio neanche nel 2010 prima di avere i citati problemi fisici. I loro risultati recenti sono sinceramente mediocri; negli ottavi di finale del 2010 hanno perso contro gli israeliani Erlich e Ram al quinto, mentre nei quarti ancora una sconfitta dai cechi Dlouhy e Hajek. La musica non cambia nemmeno nel 2011; un altro knock out subito dai fortissimi gemelli Bryan. Detto francamente, il doppio è la parte più debole della squadra cilena.

GLI AZZURRI E LA LORO PROGRAMMAZIONE ESTIVA
A meno di clamorose sorprese, Corrado Barazzutti dovrebbe confermare le scelte effettuate nei precedenti incontri di Davis. A parte le brevi parentesi delle convocazioni di Volandri contro la Bielorussia e di Lorenzi in Olanda nel 2010, la squadra sarà composta da: Fabio Fognini, Potito Starace, Simone Bolelli e Daniele Bracciali come sicuro doppista. Sulla carta, un team dal livello medio superiore a quello cileno, ma la location della sfida deve condurci a delle considerazioni diverse.

In primo luogo dobbiamo chiederci se gli azzurri hanno programmato correttamente la stagione estiva; una domanda niente affatto banale visto che i nostri ragazzi sono soliti prediligere i tornei sul rosso, nonostante in contemporanea si disputino i ricchissimi e ambiti Masters 1000 negli Usa. Purtroppo dobbiamo constatare come in effetti sia Starace che Bolelli non vedranno un campo hard-outdoor almeno fino agli Us Open, mentre il solo Fognini sarà a Toronto e a Cincinnati (già qualificato per la sua buona classifica). Precisamente, sia Potito che Simone (oltre a Volandri e Lorenzi) da lunedì prenderanno parte al torneo challenger di San Marino, una competizione per noi tradizionale (in calendario dal 1988) ma del tutto avulsa dal contesto tecnico in cui ci si dovrebbe trovare in questo periodo. Tra l'altro, a quanto pare, Starace non salterà solo gli eventi principali ma anche Winston Salem, contrariamente a quanto fece lo scorso anno quando giocò a New Haven prima di recarsi a New York. Probabilmente alcuni appassionati si chiederanno se abbia un senso modificare repentinamente il programma tecnico in vista della Coppa Davis, ma chi scrive ritiene che il problema vada posto in termini differenti. Infatti in questo caso il dilemma è un altro, ossia: gli italiani vogliono ambire a migliori posizioni di classifica e a risultati di maggior prestigio? Se la risposta è positiva, la scelta dovrebbe essere obbligata, ossia prendere senza indugio un volo diretto negli Stati Uniti. Al contrario, rimanere in Italia denota la scarsa volontà di rischiare da parte dei nostri ragazzi, i quali preferiscono pochi e sicuri guadagni nella penisola piuttosto che confrontarsi e migliorarsi contro i più forti del circuito. Da questo punto di vista il paragone con le ragazze è impietoso, e non solo sul piano della classifica. Quindi, chiedere ai nostri di andare in America non significherebbe altro che indurli a scegliere i tornei che rientrano nella normale cronologia estiva dell'Atp. Una scelta che però in questo caso sarebbe, non solo razionale in termini di carriera tennistica, bensì anche estremamente opportuna e proficua rispetto all'incontro di Santiago.

QUALI SCELTE PER SINGOLARE E DOPPIO?
L'affidabilità di Starace nella Davis rende certa al 100% la sua designazione come singolarista, mentre potrebbero sorgere dei problemi per l'individuazione dell'altro. In lizza ci sono solamente Fognini e Bolelli perchè Seppi, forse il migliore dei nostri sul veloce, si è autoescluso e difficilmente rientrerà in squadra nel 2011. Inoltre credo si possano considerare quasi nulle le possibilità di vedere in maglia azzurra sia Volandri, scarsamente competitivo sul cemento, che Lorenzi, vista la sua stagione non esaltante (a parte il match incredibile di Roma contro Nadal).

In questa contesa di casa nostra Fognini parte avvantaggiato dalla classifica nettamente superiore e dal fatto che, come detto, sarà l'unico della squadra a recarsi in nord-america ad Agosto. Però sia consentito sollevare alcune perplessità sul suo rendimento sulla superficie di Santiago, poiché le statistiche Atp suggeriscono che Fabio, nella sua carriera, ha disputato un totale di 46 partite Atp sul cemento, di cui ben 33 perse; corrispondente ad una percentuale assai esigua di vittorie di circa il 28%. I numeri diventano ancora più impietosi se ci limitiamo al solo 2011, con zero vittorie e cinque sconfitte subite rispettivamente: a Doha e Indian Wells da Davydenko, ad Auckland da Nalbandian, a Melbourne da Nishikori e a Miami da Stepanek. In sostanza, sussiste il fondato timore che il tennista di Arma di Taggia non sia effettivamente adatto a sostenere il peso della sfida cilena. Dal punto di vista tecnico Bolelli sarebbe superiore sul veloce ma, a causa delle predette scelte dei tornei sul rosso e della sua ormai cronica imprevedibilità di rendimento, rischia di non essere nemmeno considerato dal nostro capitano se non in caso di infortunio di un compagno.

Purtroppo, ahinoi, non abbiamo un novello Omar Camporese da schierare clamorosamente come fece “Panattone” nel 1997 contro la Spagna, perciò i singolaristi dovrebbero essere Fognini e Starace. In doppio, oltre a Bracciali (da confermare assolutamente), è assai probabile che Barazzutti debba chiedere a Starace un nuovo sacrificio per la patria tennistica! Contro la Slovenia i due hanno evidenziato un discreto feeling; intendiamoci, nulla di trascendentale, ma si tratta comunque di un doppio che non dovrebbe avere problemi di sorta contro i cileni.

IL POSSIBILE ESITO DELLA SFIDA
E' presto per fare dei pronostici ma, ipotizzando gli schieramenti sopra elencati, è possibile affermare che almeno 3 dei 5 incontri abbiano un esito pressochè scontato. Gonzalez, anche se non al meglio, non dovrebbe avere difficoltà nel conquistare i due singolari (è troppo superiore ai nostri singolaristi), mentre per noi la quasi-certezza è rappresentata dal doppio, o meglio, dalla mediocrità degli avversari. Restano i due match di Capdeville. A tal proposito Starace, nonostante le scelte estive effettuate, è per tecnica e mentalità più competitivo del cileno quindi dovrebbe portare a casa il punticino; mentre per le ragioni già esposte rimangono dei dubbi su Fognini. I due numeri uno (Fognini e Capdeville) dovrebbero affrontarsi come quarto incontro (il primo dell'ultima giornata) e presumibilmente con l'Italia in vantaggio per 2-1 (Gonzalez vincitore su Fognini, Starace su Capdeville e il nostro doppio sui padroni di casa). Solo se Fabio manterrà la calma e la giusta concentrazione potrà permetterci di tornare nel World Group (cosa molto difficile, considerato il proverbiale calore del tifo sudamericano). E' così facilmente spiegato il motivo delle perplessità sulla programmazione degli azzurri. Partire sotto di 0-2 rinunciando a priori a mettere in difficoltà un ottimo giocatore come Gonzalez non appare così conveniente. Al contrario, con un'adeguata preparazione sul veloce forse avremmo potuto dargli qualche grattacapo, e magari chiudere la sfida in scioltezza sfruttando la sua condizione non ottimale (forse Andreas Seppi o un Bolelli ben allenato sul duro outdoor sarebbero stati gli unici a poterlo contrastare decorosamente). Se invece consideriamo la reale situazione dei nostri, obiettivamente, non abbiamo più del 50% di possibilità di farcela, perciò quella di Santiago sarà una trasferta durissima....Come è lontano il 1976!

Cesare Boccio

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Quote del giorno

"L'erba è la migliore superficie perchè cambia giorno dopo giorno. La variazione del rimbalzo dal primo giorno di Wimbledon a quello della finale è impressionante. Per avere successo sull'erba, i giocatori devono superare in astuzia gli avversari e saper gestire meglio le condizioni del campo"

John Newcombe nel 1991

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

La pubblicitĂ  della Rogers Cup 2011